Giovedì, 17 Marzo 2022 11:07

L'Aquila, riunione della Consulta giovanile nella sede di CasaPound: affissioni minacciose sotto la sede del Pd

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E' di ieri la denuncia del segretario provinciale dei Giovani democratici, Paolo Antonelli, che ha svelato l'incredibile decisione del Consiglio direttivo della Consulta Giovanile dell'Aquila di riunirsi nella sede di CasaPound. 

"Denunciamo con forza questa irregolarità perché la Consulta Giovanile è un organo istituzionale, a servizio di tutti i giovani di questa città al fine di promuovere le attività giovanili; certamente, non è uno strumento in mano al centrodestra che crede, impunemente, di convocare i consigli direttivi nelle sedi dei partiti di loro riferimento politico", le parole di Antonelli. "Si supera sempre il limite della correttezza istituzionale che si sovrappone all’interesse ideologico di partito. Ricordo al consiglio direttivo e al presidente Ludovico Caldarelli che tali irregolarità non sono tollerabili e, per questo, saremo costretti a chiedere un’interrogazione all’assessore Maria Luisa Ianni tramite i consiglieri comunali del Partito Democratico Stefano Palumbo e Stefano Albano al fine di chiarire la questione e prendere i dovuti provvedimenti".

La vicenda ha avuto una eco nazionale se è vero che il segretario nazionale di Sinistra Italiana, l'onorevole Nicola Fratoianni, ha annunciato una interrogazione parlamentare. 

Ebbene, questa notte - sotto la sede del Pd di via Paganica, sul cantiere di ricostruzione della sede comunale di Palazzo Margherita - è apparso uno striscione con su scritto: "Dio, Patria, Consulta"

"Evidentemente quando si denunciano le irregolarità che vengono compiute, non resta che fare affissioni abusive e minacciose sotto la sede del Partito Democratico tentando di intimidire", il commento di Antonelli. "È la logica di chi questa notte ha pensato di affiggere questo manifesto in piazza Palazzo davanti la sede del Comune dell’Aquila e sotto la sede del Partito democratico. Gravissimo quello che sta accadendo che non lasceremo correre! Non ci lasceremo intimidire da chi non ha dialettica per affrontare nei meriti le questioni ma conosce solo metodi fascisti per poterlo fare. Non ci stiamo. Chiederemo incontro al Prefetto dott.ssa Cinzia Torraco per pretendere provvedimenti sull’accaduto e chiederemo conto al Sindaco dell’Aquila perché denunci quanto sta accadendo".

Ferma la condanna del Pd regionale: "Il Partito Democratico abruzzese condanna e respinge la grave intimidazione al Pd e ai Giovani Democratici dell’Aquila. Siamo uniti contro qualsiasi tipo di provocazione neofascista” le parole del segretario Michele Fina. "La presa di posizione del segretario provinciale dei Giovani Democratici Paolo Antonelli è stata giusta e tempestiva, e la reazione lo dimostra. Il Pd è presidio antifascista, anche e soprattutto a tutela dei luoghi e degli organismi istituzionali. Una linea che è ancora più convinta dopo i fatti dell’ottobre scorso, quando la sede della Cgil a Roma ha subito un violento assalto squadrista. Serve ribadire sempre che la Repubblica, in tutte le sue articolazioni, è antifascista. Non è una dichiarazione retorica, ma un principio da affermare quotidianamente, con le azioni e i comportamenti".

Una condanna del sindaco dell’Aquila della grave intimidazione è quanto mai necessaria, ha aggiunto Fina. "La Consulta è un luogo di rappresentanza e impegno giovanile importante ed utile. Non va strumentalizzato da nessuno, tanto meno da estremisti nostalgici dei tempi bui della nostra storia. Un luogo pubblico comunale, così come prevede il regolamento, si poteva e si doveva trovare. Guarda caso non si trova nemmeno una stanza di proprietà del Comune e guarda caso si rende subito disponibile CasaPound".

"Siamo al fianco di Paolo Antonelli e dei Giovani Democratici L'Aquila che ieri hanno giustamente denunciato come il consiglio direttivo della Consulta Giovanile, organismo istituzionale del Comune dell'Aquila, si fosse riunito nella sede di un'organizzazione neofascista", ha aggiunto la segretaria comunale dem Emanuela Di Giovambattista. "La risposta è stata l'affissione intimidatoria di scritte di stampo fascista sotto la sede del Partito democratico dell'Aquila. Un atto grave di cui immediatamente chiederemo conto nelle sedi istituzionali e che denunceremo alle autorità competenti. Non indietreggiamo di un passo e ci mobilitiamo insieme all'ANPI L'Aquila, alla CGIL L'Aquila, a tutto il centrosinistra ed alle cittadine ed ai cittadini aquilani per chiedere con ancora più forza lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste ed il rispetto delle istituzioni democratiche".

Si attende una presa di posizione del primo cittadino.

La condanna del Passo Possibile

"Stigmatizzando fermamente le scritte deprecabili e offensive esposte presso la sede del Partito Democratico cittadino, l’intero gruppo de 'Il Passo Possibile' è vicino al segretario Paolo Antonelli e ai Giovani democratici".

Si legge in una nota del movimento civico politico.

"Ciò che preoccupa, ancora una volta, è il crescente clima di odio e violenza in cui si verificano questi episodi, rigurgiti che promanano da prese di posizione meramente ideologiche. Nessuno spazio o incertezza di fronte a tali gesti inqualificabili che nulla hanno a che vedere con la normale dialettica politica e con una sana diversità di opinioni, dinanzi ai quali abbiamo tutti il dovere morale di non restare indifferenti, ora e sempre".

La presa di posizione di Rifondazione comunista

"Manca soltanto di ritrovarci da un giorno all'altro con il fascio littorio al portone del Palazzo Municipale".

E' la presa di posizione di Rifondazione comunista che sottolinea come siano sempre più inquietanti i "segnali che vengono dall’amministrazione comunale in tema di compiacenza con pericolose nostalgie fasciste quali la collocazione di uno striscione minaccioso davanti alla sede del Partito democratico e la riunione della Consulta giovanile cittadina tenutasi nella sede di CasaPound. Nel manifestare la solidarietà al Partito Democratico, organizzazione rispetto alla quale il PRC registra una marcata alterità anche in queste drammatiche settimane di guerra, appare sempre più evidente come il sindaco Biondi non perda occasione per dimostrarsi incapace di qualificarsi, come ogni primo cittadino dovrebbe, rappresentante di tutti i cittadini, al di là del colore politico".

"Che un organismo pubblico come la Consulta Giovanile del Comune venga convocata presso la sede di CasaPound, organizzazione che ama definirsi composta da fascisti del terzo millennio, non può che indurre alle valutazioni più fosche in merito già alla sola ricandidatura del sindaco Biondi e, nel contempo, rinnovare le iniziative per lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste presenti nel nostro paese. Per rinnovare gli sforzi per allontanare ogni ombra mefitica di ritorno di un passato irriproponibile anche nella nostra città, partecipiamo domani alla protesta venerdì 18 maggio a piazza Nove Martiri".

Ultima modifica il Giovedì, 17 Marzo 2022 18:57

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