Martedì, 12 Settembre 2017 00:15

L'Aquila, in Consiglio comunale il programma di mandato dell'amministrazione Biondi: ecco il documento, punto per punto

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Identità, inclusione, ricostruzione e sviluppo: sono i capitoli in cui è suddiviso il programma di mandato dell'amministrazione Biondi che, stamane, è stato discusso - e approvato - in Consiglio comunale.

NewsTown ha svelato il documento in anteprima; si tratta di un programma che rispecchia, per lo più, l'agenda per una città accogliente che il sindaco ha presentato in campagna elettorale.

Su alcune questioni, le idee appaiono piuttosto chiare.

Si rimetterà mano al lavoro svolto fin qui dalla passata amministrazione per la predispozione del nuovo Piano regolatore generale considerato che "le analisi svolte non sono sufficienti per valutare dove e come vivono oggi gli aquilani, dove e come vogliono vivere, quale città pensano e soprattutto cosa non vogliono". Coi tempi d'approvazione destinati, dunque, ad allungarsi.

Per sbloccare la ricostruzione pubblica, l'amministrazione propone l'istituzione di una "task force tecnica composta da personale del Comune, della Provincia (per l'aspetto urbanistico), della Regione (genio civile) e del Provveditorato alle opere pubbliche, con la supervisione dell'Autorità nazionale anticorruzione e con l'apporto di ulteriore personale a tempo determinato che dovrà occuparsi esclusivamente degli appalti pubblici in una sorta di conferenza dei servizi permanente".

Argomento caro al centrodestra è la sicurezza: verrà potenziato il corpo di Polizia Municipale e realizzato un sistema di videosorveglianza nei punti sensibili del territorio comunale; l’area di Piazza d’Armi, del Centro polifunzionale di Paganica, del Parco del Sole dovranno diventare dei grandi luoghi di aggregazione polivalenti, "delimitati, controllati e monitorati".

Sul rilancio del Gran Sasso, la Giunta di Pierluigi Biondi intende far proprie le proposte dell'associazione Progetto Montagna: dunque, si procederà con "l’attuazione del Piano speciale territoriale Scindarella-Montecristo; un obiettivo che è perseguibile - si legge nel documento - attraverso la proposta di revisione del perimetro del Sic (sito interesse comunitario), non riducendo l’area soggetta a vincolo ma traslandola sulle zone individuate di maggior pregio dalla Carta Natura della Regione Abruzzo e che oggi, invece, ne sono inspiegabilmente escluse".

L'amministrazione vorrebbe, inoltre, acquisire la Reiss Romoli nell'ottica di un rilancio economico che passerà, anche, dalla capacità di reinventarsi la vocazione e la destinazione d' importanti strutture pubbliche e private oggi poco o per nulla utilizzate. E ancora, la Giunta Biondi si dice pronta a riconvertire ad usi e vocazioni più attinenti al territorio, "abbandonando inutili velleità civili prive di sostenibilità economica", l'aeroporto dei Parchi 'Giuliana Tamburro' di Preturo.

Verrà istruito, altresì, un ufficio dedicato ai bandi comunitari, in collaborazione con Confindustria, Ance, Sindacati, Api, Confcommercio e Università; infatti, si vorrebbero finalizzare le risorse del 4% come sgravi fiscali alle giovani imprese, per il finanziamento di nuove startup e per la compartecipazione, appunto, ai bandi europei.

Per andare incontro alle esigenze delle frazioni, si pensa di trasformare le delegazioni in veri e propri Uffici per le relazioni con il pubblico (Urp), in grado di offrire una gamma di servizi ampia e a 360 gradi.

Verrà istituita la figura del disability manager. Poi, si lavorerà ad un Consiglio dei Quarti e ad una Casa dei Quarti, quale spazio fisico d'incontro e di promozione d'iniziative culturali ed economiche dei centri del territorio. Inoltre, l'amministrazione assicura che si impegnerà a sostenere, economicamente ed organizzativamente, "le piccole realtà culturali sorte dopo il terremoto".

Su altri temi, il programma di mandato appare, invece, più debole.

Sulla sicurezza delle scuole, innanzitutto: sul documento è scritto che "va definito un Piano straordinario che garantisca la piena sicurezza degli edifici e che individui soluzioni architettoniche, arredi e strumenti di lavoro correlati alle metodologie didattiche". Non sono definiti, tuttavia, tempi e modalità di realizzazione del Piano; inoltre, non viene spiegato dove si intendano reperire le risorse. Nell'immediato - leggiamo ancora dal programma - "va effettuata una ricognizione degli spazi pubblici disponibili per capire dove collocare gli studenti ospitati in scuole in cui non siano state effettuate le verifiche di vulnerabilità degli edifici in attesa dell'avvio del piano". Tuttavia, l'anno scolastico è già iniziato: le verifiche istruite sulle prime dieci scuole individuate dall'amministrazione Cialente non sono ancora concluse, e si stanno affidando gli incarichi per procedere con le prossime; ebbene, gli studenti - oggi e per i prossimi mesi - frequenteranno le lezioni nelle vecchie scuole, sprovviste di verifica.

Vale lo stesso per la ricostruzione privata: sottolineando come in passato si sia proceduto "a macchia di leopardo" in una sostanziale "anarchia", l'amministrazione si impegna - in modo piuttosto vago - ad imporre "regole certe, scadenze e penalità" senza entrare nel dettaglio dei provvedimenti che intende mettere in campo.

Poco specifico anche il capitolo che attiene al rilancio del centro storico, istituzionale, commerciale e residenziale, che "deve essere coniugato anche con un funzionante piano della mobilità basato sullo scambio intermodale, e su un intelligente piano dei parcheggi"; non vengono indicate, però, le azioni che sottendono alle enunciazioni formulate.

Pure per la gestione del progetto Case, ci si limita a prefigurare una interlocuzione col Governo - difficilissima, a dire il vero - "per ricontrattare le modalità attraverso le quali gli insediamenti sono stati inopinatamente acquisiti al patrimonio comunale". Per una porzione del progetto C.a.s.e. "si sperimenterà il mutuo sociale rivolto agli aquilani che non hanno possibilità di accesso al credito. Quelli più vicini al centro e all’Università, per esempio, potrebbero essere destinati a uffici o co-housing o a studenti". E gli altri: come si intendono riqualificare e dove reperire le risorse per la manutezione straordinaria e ordinaria?

Decisamente 'curiosa' la proposta del 'compra aquilano': l'amministrazione si propone di "istituire, sfruttando l’avanzo d'amministrazione certificato, un fondo comunale che garantisca un credito virtuale: una sorta di moneta parallela scambiabile anche tramite app per smartphone". Tale credito sarebbe utilizzabile solo per acquisti all'Aquila e nelle frazioni, presso esercenti del posto, per sostenere l'economia locale e alleviare gli effetti dell'incremento del 20% della tassa sui rifiuti deciso dall'amministrazione di centrosinistra, che ha colpito in particolar modo le famiglie numerose e le attività commerciali.

IL DETTAGLIO

CAPITOLO 1 - IDENTITA'

Identità e cultura, innanzitutto; il segno caratteristico dell’Aquila è il suo essere - fin dalle origini - una città territorio, suddivisa dentro e fuori le mura in quattro quarti. Tenere viva la città storica significa, quindi, "promuovere i quarti anche attraverso la creazione nel centro storico dei Consigli dei Quarti e di una Casa dei Quarti, quale spazio fisico d'incontro e di promozione di iniziative culturali ed economiche dei centri del territorio". Identità significa anche ripensare la Perdonanza celestiniana, "la cui celebrazione andrebbe riformulata in termini maggiormente aderenti alla sua altissima valenza spirituale, restituendole, nel contempo, quell’impronta storica che la tradizione antica ci ha consegnato per valorizzarla, non per stravolgerla".

L'amministrazione Biondi ritiene necessario "il pieno recupero degli spazi - legato a un progetto di pianificazione degli stessi - destinati alle attività culturali e dello spettacolo, in linea con gli standard richiesti per l’ammissione ai finanziamenti statali". L'intenzione è di favorire un dialogo tra le varie istituzioni culturali e fra le istituzioni culturali e il Comune, per favorire progetti condivisi nell’ottica della creazione di un cartellone unico. L'amministrazione, poi, si impegna a sostenere, economicamente ed organizzativamente, "le piccole realtà culturali sorte dopo il terremoto (o che si accingono a nascere) e che, tra mille difficoltà, portano avanti laboratori di ricerca e progetti innovativi in grado di coinvolgere e di far crescere culturalmente quella parte significativa di giovani che non si sentono attratti dall’offerta proposta dalle Istituzioni tradizionali".

Capitolo scuole: "va definito un Piano straordinario che garantisca la piena sicurezza degli edifici e che individui soluzioni architettoniche, arredi e strumenti di lavoro correlati alle metodologie didattiche. Nell'immediato - viene ribadito - va effettuata una ricognizione degli spazi pubblici disponibili per capire dove collocare gli studenti ospitati in scuole in cui non siano state effettuate le verifiche di vulnerabilità degli edifici in attesa dell'avvio del piano"; inoltre, "va incentivata l'offerta formativa di qualità, attraverso, per esempio, l'istituzione del Liceo Sport Invernali e Scientifico Sportivo (attualmente ne esiste uno solo in Italia, a Tarvisio) che potrebbe essere ospitato presso una porzione del progetto C.a.s.e. di Assergi, che conseguirebbe anche l'altro obiettivo di riuso del complesso in parte per foresteria per gli studenti e in parte per usi didattici". L’Amministrazione comunale dovrà, infine, "farsi parte attiva presso la Provincia e la Regione per la ricostruzione o l’adeguamento sismico al 100% di tutte le scuole superiori presenti sul territorio comunale".

Dalla scuola all'università, l'amministrazine si impegna alla "promozione di un Centro di eccellenza sul costruire sicuro; un centro per la ricerca e lo studio di alta specializzazione, legato strettamente allo sviluppo produttivo, capace di determinare, anche a livello internazionale, un indotto occupazionale sia nel settore dell’edilizia antisismica e delle strumentazioni, sia nel campo della protezione civile". Gli obiettivi sui quali lavorare, più strettamente legati agli interessi e ai bisogni degli studenti, riguardano invece "la sottoscrizione di un sorta di 'patto' tra Comune, Università, Azienda per il diritto allo studio e studenti per la fornitura agevolata di servizi vari (trasporti, sport, spettacoli, cinema, etc.) attraverso una 'Carta dello studente', la difesa dei reparti specialistici ospedalieri e, di conseguenza, dei corsi di laurea specialistici dell’Univaq, l’incentivazione dei rapporti con le strutture pubbliche, gli ordini professionali, e le organizzazioni di categoria, la possibilità di formazione degli studenti nelle aziende partecipate comunali, al fine di rafforzare i legami tra università, territorio e mondo del lavoro per valorizzare le eccellenze e i giovani ricercatori".

CAPITOLO 2 - INCLUSIONE

Tema centrale per Biondi e le forze di centrodestra - fin dalla campagna elettorale - è l'inclusione: in questo senso, ci si impegna a recuperare spazi di risulta del tutto ignorati per renderli fruibili, e lo stesso discorso vale per gli edifici inutilizzati; l'intenzione è di incrementare la realizzazione di orti urbani da dare in concessione a chi ne faccia richiesta e "sarebbe auspicabile rendere funzionali per l’intero sistema città‐territorio i singoli sistemi rurali‐ambientali, capaci di entrare all’interno di una sorta di rete ecologica cittadina con forte propensione verso l’esterno, fatta di emergenze ambientali quali, per esempio, la fascia bassa della Pineta di Roio‐Monteluco; il fiume Aterno; la Riserva del Vetoio; il laghetto di Pile; il complesso di San Giuliano‐Monte Castelvecchio; il fosso di San Giuliano. Va, infine, sottratto all’abbandono e al degrado il paesaggio dell’Aterno, ipotizzando la realizzazione di un parco fluviale attrezzato".

L’area di Piazza d’Armi, del Centro polifunzionale di Paganica, del Parco del Sole dovranno diventare dei grandi luoghi di aggregazione polivalenti, "delimitati, controllati e monitorati".

Verrà istituita la figura del disability manager.

Inclusione significa anche tutela della salute dei cittadini: l'amministrazione s'impegna, dunque, "a sostenere in sede regionale e ministeriale la realizzazione di un hub di secondo livello (un ospedale con tutte le specializzazioni più importanti), al fine di assicurare la miglior tutela della salute non solo per i cittadini aquilani, ma per quelli dell’intera regione".

Altro argomento caro al centrodestra è la sicurezza; di seguito, le proposte individuate nel programma di mandato:

  • potenziamento del corpo di Polizia municipale, attivazione dei turni notturni e contestuale integrazione e sinergia degli interventi tra le forze dell’ordine presenti sul territorio;
  • realizzazione di un sistema di videosorveglianza nei punti sensibili del territorio comunale;
  • revisione e adeguamento della pubblica illuminazione;
  • realizzazione di attività formative sulle tematiche dell’educazione alla legalità diffusa e dell’educazione al rispetto della cosa pubblica, in collaborazione con tutte le istituzioni scolastiche.

CAPITOLO 3 - RICOSTRUZIONE

A pagina 6 del programma di mandato si parla di ricostruzione privata, sottolineando come - in passato - si sia proceduto a "macchia di leopardo"; una sostanziale "anarchia" che va affrontata con "regole certe, scadenze e penalità: un cronoprogramma razionale che garantisca la vivibilità immediata degli edifici ricostruiti e degli spazi pubblici". Per le frazioni invece, oggi abbandonate a se stesse, "va adottato lo stesso metodo di regole e celerità, avendo cura di assegnare a ogni singolo centro una vocazione derivante dall'analisi storica del luogo e del tessuto sociale, nonché delle prospettive".

Uno dei nodi da sciogliere è la ricostruzione pubblica: l'amministrazione propone l'istituzione di una "task force tecnica composta da personale del Comune, della Provincia (per l'aspetto urbanistico), della Regione (genio civile) e del Provveditorato alle opere pubbliche, con la supervisione dell'Autorità nazionale anticorruzione e con l'apporto di ulteriore personale a tempo determinato che dovrà occuparsi esclusivamente degli appalti pubblici in una sorta di conferenza dei servizi permanente". Una struttura che può essere finanziata "con i fondi annualmente assegnati dal Cipe per i servizi di natura tecnica e all’assistenza qualificata". La priorità, naturalmente, dovrà essere assegnata alle scuole, "per la cui ricostruzione andrà chiesta una deroga rispetto alle procedure del nuovo codice degli appalti, così come previsto per il cratere sismico del centro-Italia".

La rivitalizzazione del centro storico, istituzionale, commerciale e residenziale, deve essere coniugata anche con un funzionante piano della mobilità - si legge nel programma di mandato - "basato sullo scambio intermodale, e su un intelligente piano dei parcheggi". Pertanto, in un quadro generale di pianificazione strategica della città-territorio, "va migliorata la rete dei servizi con interventi infrastrutturali compresa la realizzazione di nodi di scambio gomma-ferro e va attivata la metropolitana leggera Sassa e Onna-S.Gregorio, vanno sostenuti i progetti di servizio a chiamata per gli anziani". Inoltre, l'amministrazione accenna ad un "piano per la movida sicura" e al potenziamento della linea ferroviaria L'Aquila-Roma. Infine, "va predisposto un programma di progressiva preclusione dell'accesso dei mezzi nel centro storico che proceda di pari passo con la realizzazione di parcheggi di prossimità".

Biondi contesta alla passata amministrazione "la logica del 'com'era, dov'era', senza slanci e senza un sogno di effettiva rigenerazione urbana in un'ottica di resilienza"; obiettivo è accelerare, dunque, con la predisposizione del nuovo Piano regolatore generale che dovrà "prevedere innanzitutto una ricucitura infrastrutturale del territorio". L'idea è che il nuovo Prg "non debba essere solo un piano teso a sistemare situazioni già precostituite, ma vada pensato quale necessario supporto allo sviluppo delle politiche economiche e alla ricostruzione del tessuto sociale della città, contenendo al massimo il consumo di suolo rifunzionalizzando l'esistente, promuovendo l'efficienza energetica, la produzione di energie alternative e l'utilizzo di nuove tecnologie. Al "com'era, dov'era" - si legge nel programma di mandato - va opposto l'imperativo del miglioramento della qualità urbana, architettonica e ambientale della città".

Il NPRG dovrà avere "caratteri di processualità e perfettibilità nel processo, di contenimento dei fattori di incertezza che caratterizzano la attuale situazione socio-economica e con essa di progetti di vita dei cittadini"; in tal senso, si intende avviare una "sperimentazione dal basso per la individuazione di un modello sociale di sviluppo".

L'amministrazione ritiene che "le analisi sinora svolte non siano sufficienti per valutare dove e come vivono oggi gli aquilani, dove e come vogliono vivere, quale città pensano e soprattutto cosa non vogliono"; dunque, si farà precedere la definizione del NPRG "da una interlocuzione con la cittadinanza nella forma dell’inchiesta pubblica".

Pensando al progetto CASE, ai manufatti realizzati con la famigerata legge 58, alla mobilità, all’Università, al centro storico, alle frazioni, alla distruzione del paesaggio agrario storico, il primo cittadino e la sua Giunta ritengono "non siano problemi da risolvere con un dimensionamento. In realtà si tratta di questioni che la passata amministrazione ha incardinato tra una improbabile variante per la conferma dei vincoli decaduti e un dimensionamento asfittico e penalizzante che comprime qualsiasi futuro programma di riqualificazione". Dunque, "queste attività che prevedono l’esame, l’integrazione e la necessaria correzione del materiale prodotto sinora, saranno definite da una delibera programmatica di contenuto politico e di indirizzo, alla quale seguirà un documento preliminare che ne specificherà i contenuti, i tempi e le modalità, a perfezionamento del precedente documento".

Tornando alle frazioni, e alla necessità di ricostruirne i centri storici, "si vuole istituire una delega specifica per il territorio, collegata con le Circoscrizioni. Inoltre, si pensa di trasformare le delegazioni in veri e propri Uffici per le relazioni con il pubblico (Urp), in grado di offrire una gamma di servizi ampia e a 360 gradi ai cittadini delle frazioni della città-territorio".

Per quel che attiene alla gestione del progetto Case, va avviata una interlocuzione col Governo "per ricontrattare le modalità attraverso le quali gli insediamenti sono stati inopinatamente acquisiti al patrimonio comunale"; Per una porzione del progetto C.a.s.e. "si sperimenterà il mutuo sociale rivolto agli aquilani che non hanno possibilità di accesso al credito. Quelli più vicini al centro e all’Università, per esempio, potrebbero essere destinati a uffici o co-housing o a studenti".

CAPITOLO 4 - SVILUPPO

Ultimo capitolo, lo sviluppo economico. "I fondi del 4% della ricostruzione, circa 200 milioni, sono un punto fermo da cui ripartire nell'immediato. È certamente positivo il bando “Fare Centro”, ma è una goccia nel mare. Altri fondi sono stati utilizzati male dalla giunta di centro-sinistra, come gli 11 milioni per Accord Phoenix e le centinaia di migliaia di euro per il fallimentare investimento sull’aeroporto. I fondi per la ricostruzione economica possono essere attivati in tempi brevi, finalizzandone l’utilizzo a sgravi fiscali per giovani imprese, nuove startup e compartecipazione ai bandi comunitari europei. Si vuole istituire, pertanto, un ufficio dedicato ai bandi comunitari, in collaborazione con Confindustria, Ance, Sindacati, Api, Confcommercio e Università".

L'amministrazione si muoverà, inoltre, per ricontrattare la zona franca urbana in sede comunitaria europea.

In prospettiva, "il mercato di piazza Duomo deve tornare nel tradizionale sito e, nell'attesa che si creino le giuste condizioni, va incentivata la nascita di nuovi mercati rionali".

L’aeroporto, invece, dovrà essere riconvertito ad usi e vocazioni più attinenti al territorio, "abbandonando inutili velleità civili prive di sostenibilità economica. L’utilizzazione a scopi emergenziali (il 118), di Protezione civile, di servizio protezione dagli incendi boschivi (vista la vicinanza all’invaso di Campotosto) e di soccorso alpino - parzialmente già svolte, ma da potenziare e valorizzare come estensione dell’area di riferimento servita - potrebbero essere integrate con attività industriali ad alta valenza tecnologica, come lo studio e la produzione di droni, tecnologia che vede sempre più ampliarsi i campi d’impiego".

Dunque, la proposta del 'compra aquilano': l'amministrazione si propone di "istituire, sfruttando l’avanzo di amministrazione certificato, un fondo comunale che garantisca un credito virtuale: una sorta di moneta parallela scambiabile anche tramite app per smartphone. Tale credito sarebbe utilizzabile solo per acquisti all'Aquila e nelle frazioni, presso esercenti del posto, per sostenere l'economia locale e alleviare gli effetti dell'incremento del 20% della tassa sui rifiuti deciso dall'amministrazione di centrosinistra, che ha colpito in particolar modo le famiglie numerose e le attività commerciali".

Lo sviluppo dell’Aquila e del suo territorio passa anche per la capacità di reinventarsi la vocazione e la destinazione di importanti strutture pubbliche e private oggi poco o per nulla utilizzate come il complesso di Collemaggio, la caserma “Rossi”, l'ex Sercom, la Reiss Romoli. "In quest'ultimo caso, l'idea è quella di agevolare l’acquisizione pubblica del complesso, ricorrendo ai fondi Inail ancora non utilizzati, per farne un centro congressi di alto livello, attrezzato nelle strutture e nelle reti tecnologiche, o - d'accordo con le aziende già insediate nel territorio aquilano o altre interessate - un centro di ricerca in grado di attrarre una utenza qualificata nella conoscenza e nello sviluppo". In ogni caso - promette l'amministrazione - "il futuro di questi “spazi” fondamentali per il capoluogo non potrà che essere immaginato attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, con i quali andrà disegnato il progetto complessivo dell'Aquila città-territorio.

La ripresa economica dell’Aquila "non può prescindere dallo sviluppo sostenibile del Gran Sasso, attraverso l’attuazione del Piano speciale territoriale Scindarella-Montecristo. Un obiettivo che è perseguibile attraverso la proposta di revisione del perimetro del Sic (sito interesse comunitario), non riducendo l’area soggetta a vincolo, ma traslandola sulle zone individuate di maggior pregio dalla Carta Natura della Regione Abruzzo e che oggi, invece, ne sono inspiegabilmente escluse".

A questa iniziativa ne andrebbero legate altre come "la valorizzazione dell’albergo di Campo Imperatore, dell’osservatorio astronomico, del giardino botanico. Urgente anche la realizzazione di una carta dei sentieri e di una guida per l’utilizzo consapevole della montagna, nonché l’ampliamento degli orari di attività della funivia. Tutti elementi che consentirebbero, in tempi brevi, di ridare lustro a un elemento fortemente identitario del nostro territorio, quale è il Gran Sasso, e che va reso appetibile per il turista.

Inoltre, considerate le peculiari condizioni atmosferiche "vanno attuate tutte le misure utili all’evacuazione dell’area di Campo Imperatore, nel caso che la funivia non funzioni, per guasto o per maltempo, mediante impianti a fune, che costituiscano un collegamento tra Campo Imperatore, Fossa di Paganica e Montecristo, fino a raggiungere la viabilità ordinaria".

Ultima modifica il Martedì, 12 Settembre 2017 22:13

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