Venerdì, 29 Settembre 2017 17:35

I consiglieri di centrosinistra a Biondi: "Siamo ancora in attesa di confrontarci su un'idea di città e reali atti amministrativi"

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"Sono passati ormai oltre tre mesi dalle elezioni e siamo ancora in attesa di poterci confrontare su un'idea di città e su reali atti amministrativi prodotti dalla nuova maggioranza".

L'affondo è dei consiglieri di minoranza Stefano Palumbo, Stefano Albano, Americo Di Benedetto, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio, Angelo Mancini, Elisabetta Vicini, Elia Serpetti, Paolo Romano e Lelio De Santis che hanno firmato una nota congiunta. "Restiamo all'evidenza dei fatti: l'attuale maggioranza ha portato alla discussione del Consiglio comunale solo il programma di mandato presentato in campagna elettorale, un condono fiscale e il piano sociale costruito dalla precedente amministrazione", hanno sottolineato. "Nonostante i nostri tentativi di approfondire proposte e stimolare la discussione su idee e progetti, questi non sono emersi, semplicemente perché non ci sono. Le uniche risposte ottenute finora sono stati lo sgarbo istituzionale e la violenza verbale".

I consiglieri di centrosinistra hanno tenuto a mostrare solidarietà al consigliere Giustico Masciocco, vittima di "attacchi personali rivolti dai gruppi di maggioranza" che testimoniano "il clima svilente in cui annaspa il dibattito politico con l'attuale amministrazione. Ci si attacca ad una parola, volutamente provocatoria, utilizzata dal capogruppo di Articolo 1 e ci si nasconde grottescamente dietro questo spauracchio per passare alle offese personali. Non ci si è preoccupati neppure di spiegare alla cittadinanza le ragioni di un atto antidemocratico e scorretto quale è stato l'abbandono dell'aula consiliare da parte della maggioranza (nonostante fosse già maturato il diritto al gettone di presenza, in barba alla tanto sbandierata attenzione alla razionalizzazione delle spese). Una violazione dei propri doveri istituzionali aggravata dalla circostanza che a compierla siano state le stesse forze deputate a presiedere il Consiglio, definire l'ordine del giorno e garantire il buon andamento delle attività consiliari".

Non si producono atti amministrativi, insomma, non si discutono progetti, non si chiariscono le ragioni politiche di episodi istituzionali significativi, "tutto questo passa sotto silenzio per nascondersi dietro la confusione. Se anche il Sindaco crede nella necessità di un confronto costruttivo, si sforzi allora di andare oltre i vuoti appelli all'unità", la richiesta rivolta a Biondi. "Trovi il coraggio di confrontarsi in Consiglio sui temi veri, utilizzati con troppa disinvoltura in campagna elettorale come strumento di consenso, ma che ora necessitano di risposte, proposte e atti amministrativi. Biondi cominci davvero a fare il sindaco di tutti gli aquilani e se ama Silone, ci permettiamo di suggerire la lettura de "La scuola dei dittatori". Lo aiuterà a spiegare ai capigruppo di maggioranza che non si ha a che fare con dei sudditi, ma con dei cittadini nell'interesse dei quali tutti dovrebbero ricordarsi di lavorare".

I consiglieri di centrosinistra si dicono molto preoccupati: "senza idee e progetti, una città che dipende dall'erogazione di risorse sulle progettualità - molto semplicemente - si ferma. Bene le aiuole e i marciapiedi, ma la città ha bisogno di ben altro".

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