"L’Aquila Le deve molto e gli aquilani non L’hanno dimenticata: torni in visita nella nostra città".
E' quanto si legge in una lettera aperta indirizzata che il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari, ha inviato all’ex premier Silvio Berlusconi. "Gli aquilani non dimenticano: il Suo Governo lavorò silenziosamente e responsabilmente, senza urlare, senza spot e con un dispiego di uomini e mezzi mai visto prima, che permise a tutti noi di avere, a meno di otto mesi dal sisma, un alloggio adeguato e la certezza di una attenta gestione dell’intero quadro venutosi a creare", scrive Tinari, esponente di Forza Italia. Che aggiunge: "impietosi appaiono i confronti con la gestione degli ultimi eventi sismici".
Di seguito, il testo integrale della lettera aperta, già trasmessa nei giorni scorsi dall’esponente forzista a Berlusconi.
Illustre Presidente Silvio Berlusconi,
Le scrivo non solo in qualità di esponente di Forza Italia, ma anche e soprattutto come cittadino aquilano. Desidero ringraziarLa per tutto quanto Lei ed il Suo Governo attuò, efficacemente e celermente, in occasione del terribile evento sismico che di fatto distrusse la nostra amata città, L’Aquila: a soli 22 giorni da quel tragico 6 aprile, venne varato un Decreto Legge che dispose lo stanziamento di risorse e misure mai prima d’ora impiegate ed attuate dallo Stato Italiano per un evento calamitoso di questo genere.
Gli aquilani non dimenticano: il Suo Governo lavorò silenziosamente e responsabilmente, senza urlare, senza spot e con un dispiego di uomini e mezzi mai visto prima, che permise a tutti noi di avere, a meno di otto mesi dal sisma, un alloggio adeguato e la certezza di una attenta gestione dell’intero quadro venutosi a creare. Non sono mancate ovviamente le polemiche, provenienti da chi tentò di screditare l’operato altrui, attraverso manifestazioni estemporanee ed inconcludenti, nonché fini a loro stesse, mettendo in discussione quello che fu un intervento senza eguali, voluto da un Presidente del Consiglio che aveva veramente a cuore la sorte di noi cittadini.
Le scrivo questo, caro Presidente, per dirLe che L’Aquila Le deve molto, e che gli aquilani non L’hanno dimenticata: impietosi sono i confronti con la gestione degli ultimi eventi sismici verificatisi nella nostra Nazione, dove l’assegnazione dei pochi moduli abitativi provvisori forniti è avvenuta tramite estrazione a sorte dei ‘fortunati’ beneficiari, tra lo sgomento dei cittadini interessati e dell’Italia intera.
La invito pertanto, Presidente Berlusconi, a tornare nuovamente in visita nella nostra L’Aquila: lo deve alla città, a quella parte vera che da tempo La attende per dirLe GRAZIE.
Con immensa stima