Giovedì, 16 Novembre 2017 19:46

Pescara, voto shock in Consiglio comunale: approvato odg del centrodestra per chiedere la modifica dello Statuto regionale e Pescara capoluogo

di 

Clamorosa decisione del Consiglio comunale di Pescara. 

L'assise civica - con 14 voti a favore e 9 contrari - ha approvato un ordine del giorno presentato dalle forze di centrodestra che impegna l'amministrazione a farsi portavoce, presso Regione Abruzzo, affinché venga modificato lo Statuto regionale per consentire, così, che il capoluogo venga trasferito da L'Aquila a Pescara. 

Un voto difficile da commentare, e che scatenerà polemiche a non finire; con conseguenze imprevedibili, al momento. 

A votare a favore, compattamente, i consiglieri di centrodestra; il Partito Democratico si è spaccato, con due dei rappresentanti seduti in aula (Perfetto e Di Giampietro) che hanno approvato il documento presentato dalle minoranze (oltre al sindaco Alessandrini e al presidente del Consiglio Pagnanelli, hanno votato contro Zuccarini, D'Antonio, Presutti, Longhi e Giampietro). I consiglieri del M5S sono 'fuggiti' dall'aula, contrari gli esponenti di Articolo 1.

In particolare, hanno votato sì i consiglieri  Scurti (Pers.Com.Per Pe), Perfetto (Pd), Padovano (LCD), Teodoro (Scegli Pescara), Cremonese (Pescara in testa), Testa (Pescara in testa), Pastore (Pescara in testa), Antonelli (Forza Italia), D'Incecco (Forza Italia), Rapposelli (Forza Italia), Seccia (Forza Italia), Albore Mascia (Forza Italia), Bruno (LCD) e Di Giampietro (Pd); contrari il sindaco Marco Alessandrini (Pd) e il presidente del Consiglio comunale Francesco Pagnanelli (Pd), oltre a Zuccarini (Pd), D'Antonio (Pd), Presutti (Pd), Longhi (Pd), Giampietro (Pd), Casciano del Papa (Articolo 1), Gaspari (Articolo 1). 

Assenti: Alessandrini (M5S), Berardi (PE/Bene comune), Di Pillo (M5S), Kechoud (Pd), Martelli (Sel), Masci (Pescara futura), Natarelli (Pd), Pignoli (Scegli Pescara), Sabatini (M5S), Santroni (Sel).

 

Alessandrini: "Una presa di posizione più inutile che dannosa, sia per quanti l'hanno proposta che per quelli che l'hanno sostenuta"

"Al termine di una impegnativa giornata di Consiglio Comunale, il centrodestra ha voluto presentare e votare con una partecipazione massiccia (non ricordo una sessione pomeridiana che abbia visto la presenza di 8 consiglieri di centrodestra su 9) un ordine del giorno raffazzonato e singolarmente rivolto al Consiglio Regionale e non all’Amministrazione comunale. Non sono sicurissimo che questo esercizio di stile troverà particolare accoglienza nel Palazzo dell’Emiciclo, a partire dagli stessi gruppi consiliari di centrodestra in Regione".

Così il sindaco di Pescara Marco Alessandrini (Pd), sul voto pomeridiano del Consiglio comunale. "In sintesi si è trattato di un impiego non particolarmente efficace di un’ora di seduta consiliare, di un voto che senza la partecipazione unanime del centrodestra presente in aula sarebbe stato infruttuoso anche sul piano formale", prova a gettare acqua sul fuoco. "Su quello sostanziale non dubito che non avrà alcuna conseguenza. La questione centrale resta la Nuova Pescara su cui questo Consiglio si è già espresso favorevolmente sin da luglio 2015 con una mozione che ottenne il voto quasi unanime dell’aula, incluso il centrodestra, e il cui cammino penso che procederà senza particolari intoppi, il che forse dispiacerà a coloro che hanno suggerito e sostenuto l’ordine del giorno odierno".

 

Biondi: "Isteria dettata da clima pre elettorale"

"Il Consiglio comunale dell'Aquila non risponderà all'ordine del giorno per spostare il capoluogo a Pescara: non facciamo cose che non hanno senso".

Così il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che, all'Ansa, commenta l voto dell'assise civica pescarese. "Mi sembra un'isteria dettata dal clima pre elettorale. Voglio vedere quando si comincerà a parlare di qualcosa di serio". Dunque, l'affondo: "Si tratta di una cosa risibile".

 

Presutti (PD): "Atto tanto irresponsabile quanto irrilevante"

"Parafrasando in libertà Ennio Flaiano, se il voto espresso oggi dall’aula consiliare potesse avere conseguenze serie, allora forse sarebbe stato un atto grave;  ma poiché la mossa odierna è in gran parte un tentativo di gettare sabbia negli ingranaggi della Nuova Pescara, cercando di agitare il drappo rosso di una nuova disputa per il capoluogo regionale, è possibile stare ragionevolmente tranquilli, la questione non è grave, né tanto meno è seria".

Parole del capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Marco Presutti. Che aggiunge: "si tratta in buona parte di un voto figlio della volontà del centrodestra di buttare la questione in caciara, mai così compatto al voto, e del timore di qualche altro consigliere comunale di non essere rieletto qualora dovesse nascere una città nuova con un numero maggiore di elettori e un numero minore di seggi disponibili in consiglio comunale. Una preoccupazione in molti casi fondata - sottolinea Presutti - ma non tale da apparire insuperabile rispetto a una scelta, quella della Nuova Pescara, votata a larga maggioranza dai cittadini con il referendum e che ha il respiro di una sfida in grado di rilanciare le funzioni di questo territorio nello scenario adriatico".

Il timore e il calcolo personali o di fazione "non possono prevalere su un interesse collettivo così strategico e soprattutto non possono riaprire una questione definita da decenni come quella del capoluogo", ribadisce Presutti; "abbiamo bisogno di unire, non di dividere. Non escludo, comunque, che anche in futuro non possano essere votati ordini del giorno non meno rilevanti di quello odierno: vista la bella opportunità rappresentata dall’ospitare in città una sede extraterritoriale come quella dell’Icranet nella vecchia stazione, qualche consigliere potrebbe sempre proporre un ordine del giorno per trasferire qui da Ginevra l’Ufficio delle Nazioni Unite. Perché arrampicarsi sino in Svizzera, quando è così comodo starsene qui in riva all’Adriatico?”.

 

D'Incecco (Forza Italia): "Non si può immaginare che la Nuova Pescara non sia capoluogo"

"Quando crei una città importante come questa, che rappresenta un quinto dell'intera regione, non puoi immaginare che non sia il capoluogo".

Così all'Ansa Vincenzo D'Incecco, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Pescara, tra coloro che hanno votato a favore dell'ordine del giorno. "Non si tratta di uno scippo all'Aquila: ci sono tanti strumenti per dare all'attuale capoluogo la possibilità di fare molte attività, magari con una legge speciale".

 

Rapino (Pd): "Chi ha intrapreso una strada differente da quella ribadita, dovrà assumersi le proprie responsabilità"

"Ieri mattina, durante la conferenza stampa che si è tenuta a L'Aquila con i massimi vertici del Pd, ho sostenuto che il Partito Democratico abruzzese non ha mai pensato di portare il capoluogo a Pescara, non ha mai pensato di discuterne, non ha mai pensato di sostenere alcuna proposta su questo tema. Per questa ragione e per il valore e l'importanza che, all'interno di un partito come il nostro, rivestono l'elemento del confronto e della condivisione, rimango basito dall'atteggiamento e dalla scelta di due dei nostri consigliere del Comune di Pescara di sostenere e votare l'ordine del giorno presentato da Forza Italia in merito, proprio, alla proposta di spostare il capoluogo di Regione in quella che sarà la Nuova Pescara".

A dirlo è Marco Rapino, segretario regionale del Partito Democratico. "Il centrodestra si è assunto la grande responsabilità di presentarlo e votarlo compattamente ma è ancora più sbagliato il gesto di chi ha prestato il fianco per battere la maggioranza che governa Pescara. Quell’ordine del giorno, tra l’altro, non vale nulla sul piano concreto. Qui non si tratta di mancanza di rispetto delle opinioni altrui ma si tratta di una questione di metodo e modi e quelli utilizzati nei giorni scorsi e oggi, da alcuni nostri esponenti, vanno fuori dai binari ben tracciati dal nostro essere un partito serio, un partito in cui si propone e si discute nelle sedi ritenute opportune, se c'è necessità e bisogno di farlo, un partito che si assume le responsabilità di ciò che viene democraticamente sottoposto al giudizio, indiscutibile, della sua comunità".

Non siamo Forza Italia e non siamo Lorenzo Sospiri, ha sottolineato Rapino. "Noi non abbiamo appoggiato l'attuale Sindaco Biondi per poi lasciarlo solo a dover spiegare ai suoi concittadini le ragioni per cui i suoi alleati abbiano messo in piedi una simile azione contro la sua città. Noi non creiamo scompiglio, a danno del futuro di città come Pescara, Spoltore e Montesilvano, affinchè non venga realizzato il progetto della Nuova Pescara. Noi non adottiamo simili strategie per il timore di non essere rieletti in un panorama completamente differente. Noi siamo il Partito Democratico e, pertanto, chi ha deciso e scelto di intraprendere, con il proprio voto e in una sede istituzionale, una strada differente da quella più volte ribadita in questi giorni dovrà assumersi le proprie responsabilità. L’Aquila è e rimane il capoluogo d’Abruzzo".

 

Globuli Rossi: "Consiglio comunale straordinario urgente e aperto"

E' necessaria la convocazione di un Consiglio straordinario urgente ed aperto.

A chiederlo è il gruppo 'Globuli Rossi'. "Lo impone la gravità del momento e l'urgenza estrema di dare una risposta istituzionale e popolare compatta a quella che sembra essere la posizione populista e demagogica condivisa di una parte irresponsabile ed avventurista della politica abruzzese, soprattutto nella Città di Pescara. Che il Presidente del Consiglio, Tinari, sappia con tempismo, autorevolezza ed autonomia rispetto ai personaggi dei Partiti della coalizione di Governo cittadino i cui destini politici dipendono, alle prossime elezioni politiche, dai difficili equilibri regionali, assumere, ad horas, ogni iniziativa utile a difendere la Città. Giudichiamo dannoso, irresponsabile e pavido l'atteggiamento del Sindaco Biondi che vorrebbe sminuire e sottovalutare l'accaduto. Ciò testimonia solo la subalternità politica e culturale del medesimo alla politica ed ai politici della Costa dei quali è stato fedele collaboratore in Regione negli anni passati".

 

Fratelli d'Italia: "Sterili contrapposizioni non fanno bene all'Abruzzo"

"La polemica sul Capoluogo di Regione è anacronistica, fuori luogo e rimanda la politica abruzzese indietro agli anni '70. Oggi l'Abruzzo non ha bisogno di sterili contrapposizioni ma di un progetto organico di sviluppo, capace di garantire l'adeguamento infrastrutturale della nostra regione e il superamento delle vulnerabilità che il nostro territorio ha ampiamente dimostrato". Così in una nota i Coordinatori regionali abruzzesi di Fratelli d'Italia-An, Etelwardo Sigismondi e Giandonato Morra.

 

Morelli (Forza Italia): "Non accetteremo più altre provocazioni"

"Mi trovo, mio malgrado, a dover nuovamente intervenire su una vicenda che ormai sta assurgendo al grottesco: la messa in discussione del capoluogo di regione. E' forse bene ricordare che la responsabilità di avere aperto questo tema è tutta del PD attraverso suoi autorevoli esponenti. Forza Italia ha già nei giorni scorsi ribadito, attraverso il coordinatore regionale Pagano, che ha derubricato la vicenda come ridicola, che il capoluogo non si tocca. Allo stesso modo posso dire che in nessuna occasione il mio partito, ai livelli decisionali, non ha mai messo in discussione il ruolo della nostra città".

Così Stefano Morelli, coordinatore cittadino di Forza Italia. "La mozione, proposta dal centrodestra e votata ieri dal consiglio comunale di Pescara, ha chiaramente avuto origine dalla volontà di mettere in difficoltà il PD e l'amministrazione Alessandrini, peraltro riuscendoci. Ma è chiaro però, e lo dico da aquilano prima che da esponente politico, che non accetteremo più altre provocazioni. A maggior ragione se queste sono in contrasto con quella che è la linea del movimento politico a cui appartengo: ovvero L'Aquila è e resta il capoluogo della regione Abruzzo". 

Ultima modifica il Venerdì, 17 Novembre 2017 11:33

Articoli correlati (da tag)

Chiudi