Lunedì, 11 Dicembre 2017 18:22

Regolamento impianti sportivi: in Commissione manca numero legale

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Per la seconda volta, la IV Commissione consiliare - riunita per discutere l'atteso regolamento per la gestione degli impianti sportivi che istituisce, tra l'altro, la consulta comunale dello sport - si è chiusa con un nulla di fatto, stavolta per assenza del numero legale: il centrodestra non aveva i numeri, infatti, per garantire il corretto svolgimento dei lavori. E per la seconda volta, i commissari hanno intascato, comunque, il gettone.

Ad orario di pranzo, i commissari hanno iniziato a rumoreggiare; alcuni esponenti del centrodestra, in particolare, hanno attaccato il presidente, il salviniano Fabrizio Taranta, 'colpevole' - a loro dire, particolarmente duro è stato Vito Colonna - d'aver convocato l'assise, per l'ennesima volta, in tarda mattinata; se non fosse che Taranta, la Commissione, l'ha riunita alle 11:30 per poter audire l'assessore con delega allo sport Alessandro Piccinini, assente la volta precedente, con la conseguenza che, anche allora, l'assise si era sciolta.

Sta di fatto che alle 13:30, con i commissari impegnati a votare, uno per uno, gli articoli istitutivi della consulta, è mancato all'improvviso un consigliere, Marcello Dundee; a quel punto, il centrodestra non aveva più i 16 commissari necessari: riunione conclusa, ed ennesimo rinvio.

Ad inizio dei lavori, era stata bocciata una pregiudiziale presentata dai consiglieri di centrosinistra che, in sostanza, chiedevano che la fase istitutiva della consulta precedesse, cronologicamente e funzionalmente, l'approvazione del regolamento sulla gestione degli impianti. "L'approvazione del regolamento dovrebbe essere sottoposta al vaglio della Consulta stessa, stando almeno al disposto di cui all'articolo 2, comma 1, lettera i dello stesso disciplinare - ha spiegato la consigliera dem Emanuela Iorio, già assessore allo sport della Giunta Cialente - secondo il quale alla Consulta è rimesso il compito di 'esprimere, nel rispetto della normativa vigente, un parere preventivo non vincolante circa i regolamenti che il Comune dell'Aquila intenda adottare in ambito sportivo'. Diversamente - ha aggiunto Iorio - i compiti dell'istituendo organo, come da attuale previsione, finirebbero per essere del tutto marginali e il suo ruolo sarebbe svuotato di ogni effettiva capacità d'incidere nel processo".

A dire che per attribuire alla consulta, concretamente, il rilievo di 'organo consultivo, di raccordo, di partecipazione e di confronto tra l'amministrazione comunale e il mondo dello sport cittadino', come prevede il regolamento predisposto dall'amministrazione comunale, "non si dovrebbe prescindere dalla necessità di coinvolgerla proprio nel processo di formazione e approvazione del suddetto regolamento".

Come anticipato, la proposta è stata bocciata dai consiglieri di centrodestra; l'assessore Alessandro Piccinini ha accolto, invece, l'invito del commissario d'opposizione Angelo Mancini affinché la presidenza della consulta non sia affidata all'assessore, bensì lasciata alla autodeterminazione dell'assemblea.

Ma come sarà organizzata la consulta e che ruolo avrà? Innanzitutto, sarà strutturata su due livelli: un’assemblea appunto, di cui faranno parte i rappresentanti delle federazioni sportive e queli delle società e delle asd presenti sul territorio, nonché delegati dei comuni del Cratere e uffici scolastici; e un comitato direttivo, un organo più ristretto che sarà formato da soggetti cooptati dall’assemblea. "La consulta - ha spiegato l'assessore - sarà un organo di raccordo, partecipazione e confronto tra amministrazione e mondo dello sport cittadino e avrà varie competenze: dalla gestione della coabitazione di società e associazioni sportive che condividono un impianto alla individuazione di personalità sportive che si siano distinte nel corso dell'anno e, per questo, meritevoli dell'attenzione dell'amministrazione; dalla diffusione della pratica sportiva alla promozione di manifestazioni sportive, passando per l'attuazione di politiche di sensibilizzazione per lo sport pulito".

La costituzione della consulta, una novità assoluta, è uno dei punti principali del nuovo regolamento predisposto dalla Giunta e atteso da anni. Altro punto cardine sarà la classificazione degli impianti in strutture a rilevanza economica e strutture economicamente non rilevanti. Un’operazione per la quale il comune ha scelto di avvalersi della consulenza scientifica dell’Università dell’Aquila, in particolar modo della cattedra del professor Luciano Frattocchi, docente di Economia al dipartimento di Ingegneria industriale. La classificazione degli impianti sportivi in impianti profit e non profit si basa su criteri abbastanza stringenti, indicati da leggi nazionali. L'inserimento di un impianto nell'una o nell'altra categoria dipende dal possesso di determinati requisiti. Cosa cambia a livello pratico? Ad esempio la durata delle concessioni per la gestione. Per gli impianti economicamente rilevanti è di vent'anni, per quelli non economicamente rilevanti di cinque.

Per ora sono stati inclusi nella categoria degli impianti a redditività economica la Piscina Comunale, il complesso sportivo di Santa Barbara, il Circolo Tennis, il palazzetto della pallacanestro di Piazza d’Armi, il Palazzetto dello Sport di viale Ovidio. Tra le strutture che non hanno una rilevanza economica ci sono, invece, la pista di atletica Isaia Di Cesare, i campi da rugby di Piazza d’Armi e Centi Colella. Ma si tratta, in entrambi i casi, di elenchi tutt’altro che definitivi.

Anche sulla concessione di contributi, ordinari e straordinari, alle società, il comune intende adottare criteri a basso tasso di discrezionalità e l’attribuzione di punteggi il più possibile oggettivi. Le ultime due novità del nuovo regolamento riguardano, infine, la costituzione di un albo con tutte le associazioni e le società sportive con sede nel territorio, un elenco che verrà aggiornato di anno in anno; e la concessione di patrocini e onoreficenze per meriti sportivi, sulla quale potrà, come detto, presentare porposte anche la consulta.

Sempre che si riesca a giungere ad approvazione: il provvedimento, già passato in III Commissione, approvato in IV verrà portato alla definitiva approvazione del Consiglio comunale; a questo punto, con l'anno nuovo. 

 

Ultima modifica il Lunedì, 11 Dicembre 2017 21:36

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