Mercoledì, 10 Gennaio 2018 08:47

Rifiuti di Roma, si decide giovedì. D'Alfonso: "Orientati a dare 3 mesi d'accoglimento". Strali di Di Maio, Raggi: "Nostro piano di gestione funziona"

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"I quattro punti sui quali abbiamo chiesto un supplemento d'informazioni servono al fine di istruire la delibera che contiene l'accordo di programma, e giovedì terremo una giunta su questo argomento, sempre se ci verranno forniti i dati richiesti. Con il presidente Nicola Zingaretti concordiamo pienamente su una soluzione sollecita del caso".

L'ha chiarito il presidente di Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso che, ieri, ha inviato una lettera alla sindaca di Roma Virginia Raggi, all'AMA e a Regione Lazio, ribadendo che l'Abruzzo non si sottrarrà ad una collaborazione istituzionale accettando di trattare una parte dei rifiuti della Capitale; "ho chiesto però vi sia chiarezza su quattro condizioni", ha spiegato il governatore: "vogliamo conoscere il quantitativo dei rifiuti oggetto dell'emergenza, l'arco temporale in cui si dispiegherà l'intervento, l'itinerario dei camion adibiti al trasporto e l'impatto sulla viabilità minore, una volta che i mezzi usciranno dall'autostrada". Inoltre, "un quadro complessivo dello sforzo straordinario che intende attuare il Comune di Roma, per capire in quali termini sarà risolta l'emergenza".

Dunque, D'Alfonso ha aggiunto che "ci saranno confronti tecnici tra funzionari dell'Abruzzo e dell'AMA per verificare i costi dell'operazione. L'Abruzzo assicura la massima collaborazione e solidarietà. Non dimentichiamo quanto abbiamo ricevuto dalle altre Regioni e dal Lazio in occasione delle calamità subìte", le parole del governatore. 

"Sulla domanda di conferimento di rifiuti indifferenziati noi siamo orientati a dare tre mesi di accoglimento", ha quindi precisato. 

Stando a quanto affermato dal sottosegretario alla Presidenza con delega all'ambiente, Mario Mazzocca, le ulteriori 100mila tonnellatte annue di rifiuti oggetto dell'accordo dovrebbero essere ripartite, "che significa trattate e non smaltite", tra l'impianto Aciam di Aielli (40mila tonnellate), il Cogesa di Sulmona (30mila tonnellate) e la Deco spa di Chieti (30mila tonnellate).

 

Raggi a D'Alfonso: "Su quantitativi, tempi e costi decide l'Ama"

"Ho risposto al governatore della Regione Abruzzo, che ha offerto la propria disponibilità ad accogliere i rifiuti della Regione Lazio, e l'ho tranquillizzato sulla validità del Piano per la gestione dei materiali post consumo che abbiamo approvato lo scorso marzo e che contribuirà alla drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati".

Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Dopo aver elencato alcuni punti centrali del programma M5s per i rifiuti della Capitale, la Raggi ha scritto al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso: "Relativamente ai quantitativi, tempi e costi di trattamento a freddo in Abruzzo questi attengono alle decisioni tecniche gestionali di Ama in cui la politica non può entrare, in particolare ciò vale per quanto riguarda le tariffe che vengono negoziate tra le aziende", ha fatto notare. "Abbiamo chiesto al presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani, di fornire alla Regione Abruzzo i dati tecnici indicati nella sua missiva - ha aggiunto - Si tratta di quotazioni relative a una richiesta pubblica presentata da Ama lo scorso ottobre alla quale nei mesi scorsi hanno risposto numerose aziende in tutta Italia comprese alcune in Abruzzo".

 

Di Maio: "Presidenti di Lazio, Emilia e Abruzzo sono dello stesso partito, dovrebbero parlarsi e non fare campagna elettorale alle spalle dei romani"

Ospite di Porta a Porta, il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, non ha mancato una 'stilettata' ai governatori del Pd, e tra gli altri proprio a Luciano D'Alfonso. "Noi ci prendiamo tutta la responsabilità di risolvere il problema dei rifiuti. In un periodo di picco come quello delle feste è sempre successo che Roma mandasse i rifiuti in altre regioni", ha tenuto a chiarire Di Maio. "A fronte dei 180 euro a tonnellata dell’Emilia Romagna, preferiamo i 150 dell’Abruzzo. Solo che i presidenti regionali di Lazio, Emilia Romagna e Abruzzo sono dello stesso partito, cioè del Pd, e dovrebbero parlarsi tra loro anziché fare campagna elettorale sulle spalle dei romani. Allora dico loro: smettetela di usare i romani per fare la vostra campagna elettorale".

 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 10 Gennaio 2018 17:46

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