Giovedì, 18 Gennaio 2018 00:09

Verso il 4 marzo: giorni decisivi per le candidature. Scenari nell'aquilano

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Sono giorni decisivi per la composizione delle liste in vista delle elezioni del 4 marzo; entro il 29 gennaio alle 16, infatti, le forze politiche dovranno depositare le candidature. Insomma, i giochi si stanno facendo in queste ore, tra riunioni frenetiche sui territori e a Roma.

Come noto, l'Abruzzo eleggerà:

- 14 deputati

  • 5 col maggioritario, uno per ogni collegio: Abruzzo 01: L’Aquila, Marsica, Alto Sangro / Abruzzo 02: quasi tutta la provincia di Teramo / Abruzzo 03: quasi tutta la provincia di Pescara col comune di Silvi in aggiunta / Abruzzo 04: Chieti e i comuni vicini dell’interno, comuni pescaresi interni (Popoli, Bussi), Valle Peligna con Sulmona e Scanno / Abruzzo 05: comuni chietini della costa, Francavilla, Vasto, Ortona, San Salvo, oltre a Lanciano e Atessa;
  • 9 col proporzionale nei due collegi L'Aquila - Teramo (4 seggi ) e Chieti - Pescara (5 seggi). 

- 7 senatori

  • 2 col maggioritario, uno per ogni collegio: Abruzzo 01: province di Chieti e Pescara con l’aggiunta di Silvi e Valle Peligna / Abruzzo 02: province di L’Aquila e Teramo ad esclusione di Valle Peligna e Silvi;
  • 5 col proporzionale su collegio unico regionale. 

Stando per il momento al nostro territorio, dunque, verranno eletti un deputato col maggioritario sul collegio 'L'Aquila, Marsica, Alto Sangro', altri 4 col proporzionale sul collegio 'L'Aquila - Teramo'; un senatore verrà scelto col maggioritario sul collegio 'L'Aquila - Teramo' (ad esclusione di Valle Peligna e Silvi), altri 5, invece, usciranno dal collegio unico regionale col proporzionale.

Disegnata la cornice, proviamo a delinare alcuni scenari che, sia chiaro, sono tutt'altro che cristalizzati e piuttosto fluidi, a dire il vero, con l'ultima parola che verrà da Roma.

La sfida politica è sui collegi uninominali, nel 'corpo a corpo' all'ultimo voto; sui listini del proporzionale, infatti, prevarranno equilibri tra correnti, logiche di spartizione territoriale e d'influenza, col rischio - tra l'altro - che, da altri territori, vengano dirottate candidature ad uso e consumo delle segreterie nazionali.

Al momento, l'unica forza politica ad aver svelato le candidature è Potere al Popolo: per la Camera dei Deputati, all'uninominale il candidato sarà l'aquilano Alessandro Tettamanti; il listino proporzionale, invece, riporterà i nomi di Silvia Frezza (L'Aquila), Matteo Ginaldi (Teramo), Valentina Di Girolamo (Teramo) e Paolo Dominici (Avezzano); per il Senato, sul collegio maggioritario la candidata sarà Vittoriana Palumbo (Celano) con Silvano Di Pirro (Pescasseroli) ed Elisa Braca (Roseto degli Abruzzi) sicuri candidati col proporzionale.

In casa M5S, invece, alle 21 di ieri sera si sono concluse le 'Parlamentarie', tra ricorsi e proteste che hanno interessato anche l'Abruzzo, e in particolare L'Aquila; in giornata era circolata la voce di una possibile proroga dei termini per votare, ma in serata dal blog di Beppe Grillo è arrivata la conferma: le parlamentarie si sono concluse. "C'è stata una grande partecipazione", si legge nel post, tutto si è svolto "con regolarità" e "la proroga non è stata necessaria". Poi, l'annuncio: "I risultati delle votazioni sono stati affidati a due notai che li custodiranno fino a domenica. Le liste definitive saranno annunciate questa domenica a Pescara". Soltanto allora, sapremo i nomi che M5S inserirà nei listini bloccati sul proporzionale, alla Camera e al Senato (qui, i candidati del territorio). Intanto, Luigi Di Maio è al lavoro per scegliere i nomi da presentare nei collegi uninominali: è lì che i pentastellati sono più deboli, essendo meno radicati nei territori, ed è lì che si giocherà la partita di governo. Per questo, M5S ha aperto - per la prima volta - a candidature della società civile: vige il massimo riserbo, al momento, sui nomi che potrebbero essere inseriti nei collegi maggioritari. Intanto, come anticipato da news-town Di Maio sarà a L'Aquila domenica prossima, tra un appuntamento e l'altro del 'Villaggio Rousseau' a Pescara.

Per quel che riguarda 'Liberi e Uguali', la formazione politica guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso in cui sono confluiti 'Articolo 1', 'Possibile' e 'Sinistra Italiana', per il collegio uninominale alla Camera su il candidato dovrebbe uscire da una rosa di nomi definita: in lizza Daniele Iacutone (coordinatore provinciale di SI), esponente della Marsica, l'aquilano Luigi Fabiani ed il neo eletto coordinatore regionale di Mdp, Fabio Ranieri. Come capolista sul listino proporzionale su 'L'Aquila - Teramo', il movimento avrebbe voluto giocarsi la carta Francesco Mastromauro, sindaco di Giulianova, ma non è chiaro se potrà, in effetti, candidarsi. Per il teramano, sul piatto c'è anche la disponibilità della dirigente regionale Rosaria Ciancaione. Molto dirà l'incrocio con il collegio 'Chieti - Pescara', evidentemente, il più importante per LeU poiché c'è la concreta possibilità di strappare un seggio: in campo ci sono le candidature dell'assessora regionale Marinella Sclocco e dell'uscente Gianni Melilla; la questione di genere segnerà le scelte. Non filtrano notizie, invece, sui candidati che potrebbero giocarsi il seggio in Senato sul collegio 'L'Aquila - Teramo'. Di certo, 'Liberi e Uguali' punterà a presentare - nei listini del proporzionale - nomi di peso, e di sicuro spessore, per portare 'acqua al mulino'.

Arriviamo, così, alle coalizioni di centrodestra e centrosinistra.

Per ciò che attiene il centrodestra, in questi giorni vanno definendosi le 'suddivisioni' dei 7 collegi uninominali (5 alla Camera e 2 al Senato) tra 'Forza Italia', 'Lega', 'Fratelli d'Italia' e la così detta 'quarta gamba'. Stando ai ben informati, per ragioni di mero calcolo elettoralistico e pure per mantenere un equilibrio tra le possibili candidature in campo, il collegio maggioritario alla Camera 'L'Aquila, Marsica e Alto Sangro' potrebbe andare ai forzisti. Defilato il vice sindaco dell'Aquila Guido Quintino Liris che, sussurrano voci interne a Palazzo Fibbioni, starebbe giocando la sua partita sulle regionali, in rampa di lancio ci sarebbero il consigliere regionale Emilio Iampieri e l'assessora al bilancio del Comune dell'Aquila Annalisa Di Stefano, referente per l'Abruzzo della Fondazione Bellisario e 'vicinissima' a Renato Brunetta. Un poco più defilato, al momento, Andrea Ruggeri, residente a L'Aquila, già responsabile dei rapporti di FI con le tv e nipote di Bruno Vespa. Per il collegio 'L'Aquila - Teramo' al Senato, invece, i giochi tra i partiti sono tutt'altro che fatti. E così per i listini del proporzionale.

La coalizione di centrosinistra, infine, che ruota intorno al 'Partito Democratico'. Qui, i giochi sembrano piuttosto definiti: lo scriviamo da giorni, i tre seggi blindati col proporzionale - al Senato, su collegio unico, e alla Camera - sembrano assegnati; a dare le carte è il governatore Luciano D'Alfonso, in campo per uno scranno a Palazzo Madama, che dovrebbe trascinare anche la candidatura di Federica Chiavaroli, in seno a 'Civica Popolare': per Montecitorio, Stefania Pezzopane sarà capolista sul collegio 'L'Aquila - Teramo', Camillo D'Alessandro su 'Chieti - Pescara'. Per ciò che attiene al seggio uninominale alla Camera, invece, sono in ascesa le quotazioni di Michele Fina, e per diversi motivi: innanzitutto per la questione di genere, poi per la logica spartizione di candidature tra l'aquilano e la Marsica - Pezzopane al proporzionale, Fina al maggioritario appunto - e infine per un auspicato equilibrio tra mozioni (Fina è della minoranza dem, come noto). Sul collegio maggioritario per il Senato, infine, dovrebbe spuntarla un esponente dem del teramano.

Nei prossimi giorni allargheremo lo sguardo all'intera Regione; intanto, c'è da prendere atto che poco si muove, 'sotto al sole', che la consegna delle liste si avvicina e molto è ancora da scrivere, e che, in definitiva, assisteremo ad una campagna elettorale tra le più brevi che si ricordino.

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