All'indomani della nota congiunta firmata da Americo Di Benedetto e Michele Fina [qui] che hanno manifestato la disponibilità ad una candidatura alla Camera dei Deputati invitando, tra l'altro, ad una continuità con le candidature al Senato della Repubblica - come a dire, Stefania Pezzopane dovrebbe presentarsi per un seggio a Palazzo Madama - ecco che la mozione Orlando della provincia dell'Aquila, riunita stamane, ha inteso indicare al segretario Provinciale di L'Aquila, Francesco Piacente, proprio Fina quale candidato alle prossime elezioni nazionali.
Una presa di posizione che acuirà ancor di più le tensioni in seno ai dem, e che rischia di creare imbarazzi nel partito aquilano: non è un mistero, infatti, che il segretario cittadino riconfermato Stefano Albano e così il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il sindaco uscente Massimo Cialente e il presidente dell'assemblea provinciale dem Pietro Di Stefano siano esponenti della mozione Orlando.
Si profila una clamorosa rottura con Pezzopane?
La chiave per interpretare il comunicato, probabilmente, sta in queste parole: "Michele rappresenta con il suo curriculum una istanza di rinnovamento e competenza necessaria nell'offerta politica alla Camera dei Deputati dove sono chiamati al voto migliaia di giovani". Insomma, non viene indicato se Fina debba essere candidato come capolista nel listino proporzionale - posto che, come detto, la segreteria regionale vorrebbe per Stefania Pezzopane - oppure nel seggio uninominale. Sta qui il nodo: se Fina dovesse accettare di giocarsi le sue possibilità d'elezione col maggioritario, nella sfida 'corpo a corpo' all'ultimo voto, si troverebbe una 'quadra', anche in un gioco d'alternanza tra correnti, di rappresentatività dei territori e di genere; e dovesse andare davvero così, il maggioritario sul Senato se lo giocherebbe un esponente dem della provincia di Teramo. Altrimenti, dovesse la mozione Orlando chiedere il proporzionale per Fina, si aprirebbe una 'sanguinosa' battaglia politica che, probabilmente, potrebbe rompere lo stesso fronte degli orlandiani.
Staremo a vedere.
Intanto, la mozione Orlando della provincia dell'Aquila ha inteso ribadire che "l'obiettivo del Partito Democratico è stato sempre quello di non restringere le decisioni nelle mani di pochi ma di renderle chiare e robuste con la partecipazione di molti"; dunque, auspica "l'apertura di un processo di ascolto dei circoli per la definizione dei candidati e delle candidate. Al posto di questa speranza ci siamo ritrovati per ora indicazioni di tipo verticistico".
La mozione - nei giorni scorsi - aveva già redatto e diffuso un documento [qui] "nel quale abbiamo scritto il nostro pensiero ma anche che, come componente del partito, avremmo contribuito alla battaglia elettorale fornendo ai Segretari Provinciali i nomi dei nostri candidati disponibili. Abbiamo assicurato la nostra mobilitazione nel territorio per portare al voto le persone ignare del pericolo che l'Italia possa correre con il ritorno della destra al governo oppure consegnare l'Italia all'inesperienza grillina come dimostra con chiarezza laddove costoro hanno responsabilità primarie nei governi delle città. Ora come mozione vogliamo passare dalle parole ai fatti, senza rinunciare alla nostra visione partecipata ed allargata".
E' per questo che l'assemblea delle mozione Orlando ha inteso indicare al Segretario Provinciale di L'Aquila "il compagno Michele Fina quale candidato alle prossime elezioni nazionali". Ed ora, "l'auspicio è che questo contributo non sia brutalizzato da una pratica scellerata quanto inaccettabile di delegittimazione ma rappresenti una vera opportunità riposta nelle mani del partito che farà le sue scelte che noi rispetteremo".