L'avevamo anticipato nel pomeriggio [qui]: blindata la candidatura di Stefania Pezzopane alla Camera dei Deputati come capolista sul collegio proporzionale 'L'Aquila - Teramo', con Michele Fina e Lorenza Panei che si sarebbero giocati fino all'ultimo l'uninominale 'L'Aquila - Marsica - Alto Sangro' (l'ha spuntata Panei, ndr), in seno al Partito Democratico non restava che sciogliere le riserve sul possibile candidato al collegio uninominale 'L'Aquila - Teramo' (ad esclusione della Valle Peligna e del comune di Silvi) per il Senato; avevamo scritto come, nelle ultime ore, circolasse insistentemente il nome di Massimo Cialente, considerato pure che i dem della provincia di Teramo avrebbero preferito la seconda posizione nel listino proporzionale per Palazzo Madama, a traino di Luciano D'Alfonso.
Ebbene, in serata è arrivata la conferma: è oramai certo che l'ex sindaco dell'Aquila sarà candidato sul maggioritario a Palazzo Madama; a quanto si è appreso, a sollecitare la discesa in campo di Cialente, già deputato della Repubblica dal 2001 al 2007, è stata la segreteria nazionale. Al Nazareno, infatti, il seggio è considerato contendibile - sebbene i sondaggi, al momento, non premino affatto il Partito Democratico - e, dunque, la convinzione è che il nome di Cialente sia il più spendibile, quello, cioé, capace di muovere il voto d'opinione.
La conferma è attesa nelle prossime ore.
Nel corpo a corpo all'ultimo voto, l'ex sindaco dell'Aquila potrebbe vedersela con Giuseppe Bellachioma, coordinatore regionale della Lega, o con un esponente di Forza Italia, dipende da come verranno spartiti seggi: così fosse, la sfida sarebbe con Andrea Ruggeri o Nazzareno Carusi. Liberi e Uguali, invece, potrebbe candidare un altro aquilano, Guido Iapadre. E se il Movimento 5 Stelle non ha ancora sciolto le riserve, Potere al Popolo ha già deciso di far scendere in campo Vittoriana Palumbo, attivista di Celano.
Certo è che la candidatura di Cialente potrebbe spingere le altre forze politiche, il centrodestra in particolare, a rivedere le strategie puntando su nomi che, per notorietà, possano contrapporsi con maggiore forza all'ex sindaco dell'Aquila.