Venerdì, 02 Marzo 2018 21:00

L'Aquila, Bertolaso accolto da un migliaio di persone: "Rifarei telefonata a Stati"

di  Roberto Ciuffini e Nello Avellani

"La telefonata all'allora assessore regionale Daniela Stati? La rifarei subito, dicendo le stesse parole". 

Guido Bertolaso è tornato a L'Aquila, accolto da un migliaio di simpatizzanti giunti al centro sportivo Arcobaleno per la chiusura della campagna elettorale di Forza Italia.

Era dal 2012 che l'ex capo della Protezione civile non si faceva vedere in città, chiamato allora come teste nel processo alla Commissione Grandi Rischi. E non ha mancato di rivendicare la telefonata finito al centro del processo stralcio che l'ha visto imputato con l'accusa di omicidio colposo e lesioni colpose plurime: "L'assessore aveva scritto che non ci sarebbero state altre scosse di terremoto" ha ricordato, tornando con la memoria al 30 marzo del 2009; "Era mio dovere in quel momento farle la telefonata, farle il cazziatone che le ho fatto".

Sulla mancata presenza alle udienze del processo, l'ex sottosegretario ha tenuto a spiegare che si è trattato di una "forma di rispetto per gli aquilani"; e sulle polemiche seguite alla notizia della sua venuta, ha aggiunto che "è normale ci sia una parte della città che mi vuole bene e una parte che mi critica: in questo senso, L'Aquila è la metafora dell'Italia: siamo fatti così, dobbiamo prenderne atto".

Sul palco della sala dove si è tenuto l'evento, sono saliti tutti i candidati forzisti alle elezioni sui collegi di L'Aquila e Teramo: Antonio Martino, Gaetano Quagliariello, il coordinatore regionale del partito Nazario Pagano, la senatrice uscente Paola Pelino, Rita Ettorre e gli esponenti locali di Forza Italia, le assessore Sabrina Di Cosimo e Annalisa Di Stefano col vicesindaco Guido Quintino Liris a fare da cerimoniere all'evento.

Tra il pubblico presenti anche il presidente dell'Ance Ettore Barattelli e il predecessore Gianni Frattale. Assente il sindaco Pierluigi Biondi, influenzato. Erano in sala, invece, il primo cittadino di Avezzano Gabriele De Angelis e Maurizio Brucchi, fino a qualche settimana fa sindaco di Teramo. 

"In questi otto anni di ibernazione - ha sottolineato Bertolaso - le uniche persone che mi sono state davvero vicine sono state Silvio Berlusconi, un vero servitore dello Stato, e Gianni Letta".

L'ex sottosegretario ha voluto ricordare che nel 2001, all'indomani della vittoria elettorale, il leader di Forza Italia lo volle con sé per riorganizzare la Protezione civile sebbene durante la camagna elettorale Bertolaso avesse sostenuto "l'amico" Francesco Rutelli, con il quale aveva lavorato fianco a fianco per il giubileo del 2000. 

Bertolaso non ha lanciato strali al Pd - "Massimo Cialente e Stefania Pezzopane sono persone amiche", così ha smorzato i toni - sebbene abbia voluto sottolineare il fallimento del centrosinistra nella gestione dell'emergenza del terremoto del Centro Italia.

Piuttosto si è scagliato contro i Cinque Stelle, criticando con forza la sindaca di Roma Virginia Raggi, "in Messico nei giorni della perturbazione più annunciata del dopoguerra: se hanno ridotto in questo stato la capitale - l'affondo - figuriamoci cosa potrebbero fare i pentastellati a Palazzo Chigi". 

Bertolaso indossava una felpa neroverde dell'Aquila Rugby 1936, di cui è stato presidente onorario, con la raffigurazione del rosone di Collemaggio: "Vi ricordo che nel 2009 riaprimmo la Basilica nonostante le difficoltà; ora è stata restaurata, mi dicono sia tornata bellissima: non sono stato invitato al taglio del nastro, ma la cosa non mi ha turbato".

"E' una vergogna che non sia stata riconosciuta all'allora capo della Protezione civile la cittadinanza onoraria", le parole di Guido Quintino Liris; "Non posso promettere nulla - ha aggiunto - ma provvederemo a comportarci di conseguenza".

"Quando andremo al governo, ti faremo ministro della Protezione civile" ha detto a Bertolaso una scatenata Paola Pelino. Lui però ha messo le mani avanti: "L'ultima volta che mi hanno offerto un ministero poi mi hanno fatto fuori. Io di nuovo alla Protezione civile? Non si torna mai sul luogo del delitto".

Bertolaso ha detto che tornerà all'Aquila il 7 marzo "per mangiare una pizza nel lcoale che sta aprendo un mio amico tornato apposta da Filadelfia e per visitare  il negozio di Roberto Grillo in centro storico".

Ultima modifica il Venerdì, 02 Marzo 2018 23:56

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