“E’ un risultato importante, vissuto in città con un grande sospiro di sollievo: ho ricevuto decine di messaggi di persone che, in un tale disastro, si sono potute consolare con la mia elezione. Chiaramente, se avessi potuto scambiarla con un migliore risultato del Pd l’avrei fatto volentieri”.
Così Stefania Pezzopane commenta il risultato delle urne, la sua elezione alla Camera dei Deputati nel collegio L’Aquila/Teramo che, fino all’ultimo minuto, non è stata affatto scontata. “In Abruzzo abbiamo preso un colpo importante – riconosce ai nostri microfoni - che ci conferma sotto la media nazionale. Ora si apre una fase del tutto diversa, il paese verrà governato da altri e anche il mio ruolo cambierà: di sicuro, sarò a disposizione del territorio, come è sempre stato”.
Pezzopane crede che il Pd debba stare all’opposizione, sulla linea politica dettata dal segretario dimissionario Matteo Renzi: “E’ opportuno assecondare l’orientamento degli elettori che ci hanno voluto all’opposizione: c’è un partito, il Movimento 5 Stelle, che è stato molto premiato e una coalizione, quella di centrodestra, che ha ottenuto un risultato importante. A noi è stato dato un ruolo diverso: d’altra parte, col 20% non si può pensare di governare. Evidentemente, la nostra sarà una opposizione intelligente, non faremo ostruzionismo, ma non si possono più confondere i ruoli. Il Pd ha pagato, e molto, l’azione di governo degli ultimi anni che ci ha costretto a mescolare le carte con altre forze politiche d’orientamenti e visioni differenti”.
E' convinta, altresì, che il Pd debba ritrovare una vocazione ulivista: “Che serva un centrosinistra forte e allargato è evidente e lo dimostra la vittoria di Zingaretti che, nel giorno in cui perdiamo malamente le elezioni politiche, si afferma come governatore del Lazio con una coalizione allargata. Il fatto è che lì c’era una prospettiva, un centrosinistra di governo: una prospettiva che al Pd, in campagna elettorale, è assolutamente mancata. Non è un caso che nel mio manifesto elettorale abbia messo un Ulivo, è ad un nuovo Ulivo che dobbiamo guardare”.
Dunque, la neoeletta deputata non ha mancato di sottolineare come – a livello locale – i dem si portino dietro, ancora, la sconfitta alle amministrative, “e non abbiamo riflettuto per bene, fino in fondo, sulle ragioni di quel risultato, andando a cercare un capro espiatorio, trovando piccole ragioni invece di cercare i grandi motivi di quel risultato”. E pure a livello regionale, sebbene il Pd sia stato per quattro anni al governo, “non c’è stato un cambiamento rispetto al passato, gli orientamenti degli abruzzesi sono rimasti tali. Non lo dico a cuor leggero, lo dico con preoccupazione: sono tante le domande che dovremmo porci”.
Sulla possibile candidatura di Giovanni Legnini alle prossime elezioni regionali, “sarebbe una splendida possibilità – riconosce - non la sola, ma permetterebbe di costruire una grande coalizione e un serio confronto politico”.