E' Mario Schettino, segretario dei Giovani democratici della provincia dell'Aquila, il coordinatore della Consulta giovanile comunale del capoluogo abruzzese.
L'elezione è avvenuta ieri in un clima tesissimo, generato dall'ennesima grana in seno al centrodestra cittadino.
Il coordinatore dei giovani di Forza Italia, Carlo Ferdinando de Nardis, ha contestato duramente l'assessore comunale Monica Petrella. "Tra i ventuno membri, cinque sono rappresentanti del Consiglio Studentesco che, da Statuto della Consulta, devono rappresentare anche le minoranze interne al Consiglio", ha spiegato de Nardis; ebbene, "con un colpo di mano, approfittando dell'assenza, anche giustificata, dei rappresentanti delle altre liste, le due liste universitarie di sinistra hanno eletto solo tra le loro fila i cinque rappresentanti, tenendo fuori le altre due liste. Questo in nome dell'urgenza, quella stessa urgenza che viene sempre invocata per giustificare le posizioni più illegittime e meno democratiche".
Forza Italia Giovani - ha aggiunto il coordinatore - è stata tra le realtà propositrici e fondatrici della Consulta Giovanile, "e ne ha sempre sostenuto l'ecumenicità nei confronti del mondo associativo, politico e delle rappresentanze. Pertanto, all'inizio della seduta di insediamento ho eccepito con forza tale palese irregolarità che, secondo le più elementari norme democratiche e secondo lo Statuto stesso della Consulta, non avrebbe dovuto esserci. L'assessore Petrella però, pilatescamente - l'affondo di de Nardis - ha dichiarato che non era sua competenza, né competenza degli uffici comunali, verificare la correttezza del procedimento di designazione e dunque, sottraendosi a una valutazione nel merito, ha legittimato la pretesa dei 'sinistri' di rappresentare da soli tutto il panorama studentesco dell'università, riconoscendo di fatto una compromissione della rappresentatività e un distorsivo condizionamento politico portato alla Consulta da tale irregolare e inopportuna nomina".
Probabilmente tale posizione "è stata giustificata da genuino disinteresse dell'assessore alla Consulta stessa - ha aggiunto de Nardis - dalla mancanza di volontà politica di garantirne la corretta composizione, visto che lo Statuto espressamente prevede un criterio di composizione della rappresentanza universitaria, sulla quale il Comune, attuatore dell'effettiva composizione della Consulta, avrebbe dovuto vigilare. Tanto era palese la violazione del regolamento che, oltre allo scrivente, diverse altre rappresentanze hanno abbandonato la sala, come rifiuto di riconoscere la legittimità delle deliberazioni di un organo dalla composizione discrezionale, iniqua e faziosa".
Dunque, la stoccata: "Forza Italia Giovani si è posta dalla parte delle regole, dell'opportunità, della correttezza anche della rappresentanza, e per questo è uscita dall'aula. Altri hanno invece con provvedimenti illegittimi cercato di monopolizzare le sedi del confronto democratico tra giovani, e l'assessore Petrella l'ha lasciato fare".
Petrella: "Il Comune dell'Aquila ha rispettato le procedure"
"Il Comune dell'Aquila ha rispettato tutte le procedure previste dallo Statuto della Consulta giovanile e, ai sensi dell'articolo 4 comma 3B, ha chiesto all'Ateneo aquilano di nominare i propri rappresentanti in seno alla Consulta".
Lo dichiara l'assessore alle Politiche giovanili del Comune dell'Aquila Monica Petrella. "Dopo aver ricevuto i nominativi indicati dal Consiglio studentesco, dalle scuole e dalle associazioni, che tra l'altro sono stati pubblicati anche sui giornali nell'ottica di massima trasparenza e pubblicità, il Comune ha proceduto alla convocazione della seduta di insediamento della Consulta. In merito alle problematiche sollevate riguardo la nomina dei rappresentanti dell'università sicuramente potrà risponderne il Consiglio studentesco, visto che il Comune non può entrare nel merito di procedure squisitamente interne al Consiglio stesso".
"In qualità di Assessore alle Politiche giovanili - conclude Petrella - ho il compito di assicurare il regolare funzionamento dell'organo e non di favorire al suo interno questa o quella parte politica" conclude l'assessore.
Giorgio Bruno, vicepresidente del Consiglio Studentesco Univaq: "Il rispetto delle minoranze è stato assicurato"
"Ancora una volta la destra aquilana dimostra di tenere in ostaggio le istituzioni cittadine per sostenere conflitti interni. L'ennesimo gioco di potere tra esponenti di maggioranza del Consiglio Comunale questa volta chiama in causa la componente degli studenti universitari indicati dal Consiglio Studentesco a partecipare ai lavori della Consulta Comunale dei Giovani".
Ad affermarlo è Giorgio Bruno, vicepresidente del Consiglio Studentesco Univaq, che sottolinea come "nella nota diffusa a mezzo stampa da Forza Italia Giovani emerge una presunzione, del tutto arbitraria, di presenza di irregolarità da parte del CS nell'indicazione degli studenti chiamati a svolgere i lavori della Consulta".
"Il 29 marzo il Settore Politiche Sociali e Cultura del Comune dell'Aquila ha correttamente inviato al Consiglio Studentesco la richiesta di indicare cinque studenti universitari nel rispetto delle minoranze entro 15 giorni. Il 4 aprile è stata correttamente convocata la seduta dell'Organo per l'11 aprile. La convocazione riportava in allegato la copia della richiesta del Comune e l'ordine del giorno della seduta, in cui era presente il punto specifico relativo all'indicazione degli studenti".
"Le liste Azione Universitaria, Lista Aperta e Link Studenti Indipendenti - prosegue Bruno - sono le forze di minoranza nel Cs. Con l'unica differenza che Link, attraverso i propri rappresentanti ha presenziato alla seduta e ha indicato correttamente i propri nomi. I rappresentanti di Azione Universitaria e Lista Aperta, pur avendo inviato una idonea giustificazione, non hanno in alcun modo comunicato i propri nomi, nemmeno per e-mail, nonostante la trasparenza e i sette giorni di tempo per riunirsi e decidere i nomi da comunicare.
"Il rispetto delle minoranze è stato quindi assicurato sia nei termini della trasparenza del processo, sia nei termini dell'effettiva presenza di studenti indicati dalle minoranze -afferma Bruno- Questa uscita grottesca, in cui Forza Italia Giovani viene fulminata sulla via di Damasco, accorgendosi dell'importanza del Cs dopo un anno intero di assenteismo, è fuori tempo massimo. Le istituzioni si rispettano sempre, non solo quando fa comodo".
"Una pagina triste, perché per la Consulta Comunale dei Giovani lo spirito collaborativo e un'azione slegata dalle particolari convenienze di partito sono l'unica garanzia di un corretto funzionamento dell'organo. Aspetto - conclude Bruno - di potermi confrontare con responsabilità, lealtà e rispetto reciproco con gli esponenti di Forza Italia Giovani sulla progettualità da mettere in campo per il bene di un'intera generazione di aquilani".