"La questione del presunto spostamento di qualche ufficio regionale tra L’Aquila e Pescara merita di essere approfondita ulteriormente, per questo domani non ci sarà la conferenza stampa che avevamo pensato di tenere con Giovanni Lolli. Voglio interloquire più a fondo con i sindacati e studiare la riorganizzazione in tutti i suoi aspetti, poi ci sarà l’opportunità di fornire chiarimenti e indicazioni".
Così parlava il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci giovedì scorso, annunciando che la conferenza stampa prevista per venerdì sarebbe stata rinviata a data da destinarsi. Ebbene, stamane si è svolta in Regione una riunione convocata proprio dal presidente della Commissione Territorio del Consiglio regionale, alla presenza del direttore generale della Regione Vincenzo Rivera e dei rappresentanti sindacali. La riunione è stata aggiornata a domani, e vi parteciperanno tra gli altri anche l'assessore al Bilancio Silvio Paolucci e i dirigenti competenti per materia.
A quanto si è potuto apprendere, è stato chiarito che la riorganizzazione predisposta dalla Giunta è una conseguenza dell’applicazione della riforma della legge regionale 77/99, che ha uniformato il numero dei dipartimenti a quello degli assessorati (otto), questi ultimi ridotti dalla Giunta Chiodi: in sostanza, si è reso necessario accorpare i dipartimenti che trattavano materie coerenti.
Da parte dei sindacati, non c'è stato un approccio di rivendicazione territoriale piuttosto di avvio della concertazione e di attenzione alla effettiva funzionalità dei servizi. Sul piano organizzativo, i rappresentanti sindacali hanno chiesto che venga chiarito in modo inequivocabile che il centro decisionale del Genio civile sia localizzato all'Aquila, visto che nella proposta di delibera sarebbe suddiviso tra il capoluogo e Pescara. In questo senso, Pietrucci ha ricordato la grande disponibilità d'immobili pubblici nel capoluogo che - è una sua 'vecchia' proposta - potrebbero essere virtuosamente utilizzati per sedi regionali di servizi e dipartimenti invece che disperdere risorse per il pagamento di fitti nella città adriatica.
In sostanza, la posizione del presidente della Commissione territorio nel merito della delibera resta critica: se i contenuti non dovessero essere chiariti in modo sostanziale e non venisse fugato, così, il dubbio che al capoluogo vengano sottratti uffici e relative competenze (a breve, medio e lungo termine), parrebbe che il consigliere sia disposto a prendere in considerazione l'opzione politica dell'Aventino, con l'astensione dai lavori del Consiglio regionale.
Intanto, il presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari - su richiesta del consigliere Giorgio De Matteis - ha convocato un Consiglio comunale straordinario sull'argomento, fissato per martedì 19 giugno alle 9:30.