E' scontro sulla revoca del bando per la selezione e l'assunzione a tempo determinato di personale con profilo professionale d'istruttore di vigilanza, emanato dal settore Risorse Umane del Comune dell'Aquila a novembre del 2016.
Un anno e mezzo dopo, "con determina dirigenziale n. 1379 del 8 maggio 2018 e consequenziale comunicazione del 21 maggio 2018 si è stabilita la revoca del bando in questione con motivazioni sconosciute", ha denunciato il capogruppo del Passo Possibile in Consiglio comunale, Paolo Romano. Che ha aggiunto: "A giudicare dalla mole delle domande pervenute, questa Amministrazione ha deciso di prendere in giro mezza Italia. Le migliaia di domande pervenute hanno generato chiaramente delle aspettative nei cittadini italiani che vi hanno partecipato, oltre ad una rinnovata percezione in quelli preoccupati per la pubblica sicurezza".
Come già accaduto in precedenza, e il riferimento è alla sospensione del bando così detto di 'housing sociale', "quello che sorprende è che l’avviso è stato revocato senza una delibera di Giunta, denotando, anche questa volta, la mancanza di volontà nel prendersi precise responsabilità su questioni strategiche per la città. Ma non solo. Se la sicurezza in città è una priorità di questa amministrazione, questa certo non può fermarsi alla denuncia, vera o pretestuosa, a mezzo stampa", l'affondo di Romano; "a breve L’Aquila sarà ridotta ad una cartina dei luoghi da evitare, senza che per questo ci sia stato a monte un approfondimento reale con le forze dell’ordine e a valle delle reali misure di salvaguardia da adottare in sinergia con le stesse, data per acclarata l’atavica scarsità di risorse umane nel Corpo di Polizia Municipale che a quanto pare non si vuole di fatto arginare".
Il ritiro di questo avviso pubblico non può trovare giustificazione alcuna neanche nell’apertura delle mobilità per l’individuazione di 4 Istruttori di vigilanza: "semmai - ha chiarito Romano - queste figure avrebbero dovuto e potuto essere complementari e non sostitutive di una visione strategica della sicurezza cittadina. Dalla presentazione ed approvazione in data 29 dicembre 2017 dell’Ordine del giorno del consigliere Francesco De Santis su un approfondimento della tematica di pubblica sicurezza in città, a cui con spirito collaborativo ho dato il mio sostegno proprio nell’ottica di una volontà di poter entrare nel merito della materia in maniera strutturale e non demagogica, non solo non si è contribuito ad un focus reale delle criticità esistenti in materia di pubblica sicurezza e sicurezza stradale urbana, ma addirittura, con la revoca di questo avviso, si è deciso deliberatamente di eliminare la possibilità di aumentare l’immagine, e quindi la percezione, della sicurezza in città. Auspico per l’importanza della materia in un ripensamento dell’amministrazione oltre a una spiegazione necessaria anche in quinta Commissione Garanzia e Controllo".
Al capogruppo del Passo Possibile ha inteso replicare l'assessora comunale con delega al personale Monica Petrella. "Il bando di concorso per personale di Polizia Municipale era finalizzato alla costituzione di una graduatoria cui attingere per assunzioni a tempo determinato stagionali. L'Amministrazione comunale ha inteso revocarlo perché non vuole ulteriormente aumentare il numero dei precari al Comune dell'Aquila".
Così come accaduto con l'assunzione a tempo indeterminato degli operai che, da molto tempo, erano dipendenti precari dell'ente, "la revoca del bando per Vigili urbani - ha aggiunto Petrella - coerentemente con quest'ottica, non vuole incoraggiare il precariato, dando invece un percorso più stabile ai lavoratori e alle loro famiglie. Soprattutto per il profilo della Polizia municipale, questa soluzione costituisce una risposta strutturale e certamente migliore rispetto all'assunzione di personale stagionale. Per tale ragione sono stati pubblicati gli avvisi di mobilità che precederanno il concorso a tempo indeterminato, da bandire successivamente, cui potranno partecipare coloro che avevano presentato domanda per il precedente concorso".
Parole che hanno gettato altra benzina sul fuoco delle polemiche. "Forse voleva dimostrare coraggio il neo assessore al Personale del Comune dell’Aquila, intestandosi decisioni chiaramente non sue circa il ritiro dell’Avviso per l’assunzione a tempo determinato degli stagionali in Polizia Municipale. Coraggiosa e distratta", ha sottolineato Paolo Romano: infatti, "risulta presente in Giunta quando è stata deliberata la n. 493 del 6/11/2017 con la quale veniva riconfermata la volontà di proseguire con l’Avviso in questione. Mi chiedo poi perché il ritiro non sia avvenuto quando le deleghe per dieci mesi sono state appannaggio del Sindaco – mesi nei quali si è proceduto invece al vaglio delle domande pervenute - e perché tale tardiva decisione non sia stata comunque supportata da una delibera di Giunta".
Poco hanno a vedere con il precariato le motivazioni del ritiro, ha sottolineato Romano, "come poco ha a che vedere il prossimo concorso a tempo indeterminato che avverrà, ce lo auguriamo, dopo aver esperito la mobilità per le quattro unità che già figuravano nel fabbisogno di personale. Solo per citare una delle ultime sentenze del Tar Abruzzo, “le amministrazioni pubbliche possono motivatamente revocare le procedure concorsuali che hanno già indetto non esistendo un diritto di coloro che hanno presentato domanda al completamento di tale procedura”; appare evidente che in questo caso, essendo stata già pubblicata una prima graduatoria delle domande pervenute, sussistono dei diritti soggettivi in capo a coloro che vi sono iscritti".
Infine, sarebbe bene che la Petrella sapesse che figure dei cosiddetti stagionali, presenti in tutti i Comuni, si rendono necessarie quando le mutate condizioni cittadine - come l’arrivo della stagione estiva - richiedono un surplus di personale a supporto di quello organico, ha concluso il capogruppo del Passo Possibile. "I populismi con i quali questa Amministrazione nutre la cittadinanza non daranno risposte a chi pensava di avere diritto di lavorare come stagionale nella Polizia Municipale e di rispondere anche al successivo, presupposto, bando a tempo indeterminato con il riconoscimento di qualche requisito in più".