Martedì, 17 Dicembre 2013 14:39

Riperimetrazione Sirente-Velino, ritirata proposta di legge. Esultano associazioni

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Il Parco Regionale Sirente – Velino è salvo, i suoi confini, almeno per il momento, non cambieranno.

L'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, infatti, ha deciso di ritirare il disegno di legge del consigliere del Pdl Luca Ricciuti che conteneva una proposta di riperimetrazione dell'area protetta, di fatto un ridimensionamento di circa 4 mila ettari, ricadenti principalmente nei comuni di Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo.

La proposta di Ricciuti aveva scatenato le ire e le proteste di decine di associazioni animaliste - tra le quali Animal Amnesty, Avaaz, Salviamo l'Orso, Wwf, Lipu – che si erano mobilitate anche attraverso una raccolta firme on line arrivata, proprio in questi giorni, a quasi 200 mila adesioni in tutta Italia. In aula, invece, a  condurre la battaglia contro la riperimetrazione è stato soprattutto il consigliere Maurizio Acerbo.

Proprio l'esponente di Rifondazione comunista, nei giorni scorsi, aveva sollevato al presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano delle obiezioni riguardanti vizi procedurali che, a suo dire, minavano la regolarità e la legittimità del disegno di legge di Ricciuti.

Questa mattina, proprio mentre una delegazione di rappresentanti delle associazioni animaliste veniva ricevuta negli uffici del Consiglio, è arrivata la notizia che le pregiudiziali formalizzate da Acerbo erano state accolte dall'ufficio di presidenza, che aveva deciso contestualmente di rispedire il provvedimento in commissione. Ma poiché, da oggi, l'assise regionale è in regime di prorogatio - il che vuol dire che potrà approvare, da qui a maggio, quando ci saranno le nuove elezioni, unicamente provvedimenti d'urgenza e sbrigare, per il resto, solo l'ordinaria amministrazione - il disegno di legge è finito in pratica su un binario morto. Se qualcuno vorrà ripresentarlo, dovrà aspettare la prossima legislatura.

Soddisfatti del risultato raggiunto sia le associazioni ambientaliste che Acerbo:  “Ringrazio tutti i cittadini che si sono mobilitati contro questo sciagurato progetto” ha detto il consigliere di rifondazione subito dopo aver appreso della decisione del presidente Pagano. “Abbiamo salvato 4200 ettari di territorio. La campagna che abbiamo fatto a difesa del Parco Sirente – Velino ha costituito un momento di pubblicità per la nostra Regione: il fatto che in pochi giorni si siano raccolte quasi 200 mila firme on line è una cosa che ha attirato attenzione di tutto il Paese, della faccenda si sono occupati anche network, tg e giornali nazionali. Credo però” ha proseguito Acerbo “che il nostro territorio debba fare notizia non perché attacchiamo i parchi ma perché li facciamo funzionare nell'interesse delle comunità che ci vivono e di tutta la Regione. Voglio ricordare che quella del Parco Sirente - Velino è una zona fondamentale per la riproduzione dell'orso marsicano, che è il simbolo della nostra Regione, e che sarebbe stato un delitto sacrificare un'area di questo tipo per clientelismo venatorio. Credo che sia una vittoria dell'Abruzzo essere riusciti a scongiurare questa iniziativa”.

Ultima modifica il Martedì, 17 Dicembre 2013 17:40

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