Era l’aprile scorso e il capogruppo di Articolo 1 in Consiglio comunale, Giustino Masciocco, denunciava come la Giunta Comunale, con delibera 107, integrativa della programmazione triennale del fabbisogno di personale, avesse deciso l’assunzione di 3 profili B3 full time e 2 profili B3 part time, attraverso l’art. 90 del Tuel, come 'staff del Sindaco' insomma, addetti, in particolare, alle segreterie degli assessori. Tali previsioni assunzionali, perfettamente legittime – aveva sottolineato Masciocco, con un pizzico di ironia - "mettono fine ad un torto che il sindaco Biondi ha subito fino ad oggi: avere meno persone di staff di quante ne abbia avute il suo predecessore".
Le unità di personale previste dalla delibera 107 si aggiungevano, in effetti, alle 5 professionalità di staff di cui il primo cittadino si era dotato al momento dell’insediamento, con delibera di Giunta 368 del 7 agosto 2017; in particolare, il capo di gabinetto con contratto part-time (profilo D1), il portavoce, il responsabile segreteria, il collaboratore del responsabile segreteria (con profili C1) ed un addetto alla segreteria degli assessori (B3) con accordo full time. Con le assunzioni previste, "Biondi potrà avere a sua disposizione 10 collaboratori, uno in più dell’ex sindaco Cialente”, aggiunse Masciocco. E’ dalle piccole cose che si nota la differenza tra il prima e il dopo, "questa è una di quelle".
All’epoca, fu lapidaria la replica del primo cittadino: "Siamo abbondantemente sotto la spesa media sostenuta dall'amministrazione Cialente"; in sostanza, il sindaco uscente aveva un personale di staff composto di 9 unità, 4 con contratto full time e 5 part time; Biondi, invece, aveva deciso di avvalersi del supporto di 10 professionisti, 3 con contratto part time.
Se non fosse che nei giorni scorsi, con un’altra delibera, la 241 del 22 giugno, la Giunta ha rivisto, di nuovo, la composizione dello staff, aggiungendo altri 3 contratti B3 part-time da destinare alla segreteria degli assessori e alla Presidenza del Consiglio e trasformando 3 dei 5 full time B3 previsti con la delibera 107 in part time.
Dunque, lo staff è stato ridisegnato su 15 unità di personale: 3 con contratto C1 full time, 1 con contratto D1 part time, 1 con contratto B3 full time (già assunti all'insediamento) e 8 con contratto B3 part time (di questi, fino ad oggi ne sono effettivamente al lavoro 3: a giorni, è attesa un'ulteriore determina per procedere con altre 2 assunzioni e, infine, si procederà con le ultime 3), cui si aggiungono Alessia Di Giovacchino e Daniele Placidi, distaccati da Abruzzo Engineering e Usra
Tutto chiaro?
Ebbene, sulle determine di nomina dello staff – e nel testo della delibera di fine giugno – si fa chiaramente riferimento alla determina dirigenziale n. 2444 del 14 luglio 2017, il provvedimento – lo ricorderete – che ha indetto l’avviso pubblico per la presentazione delle candidature agli incarichi di staff. Leggiamo dal testo del deliberato: ‘Le 8 unità a tempo parziale da assumere e da assegnare alla Segreteria degli assessori e del Presidente del Consiglio saranno individuati con provvedimento del Sindaco tra coloro che hanno presentato la propria candidatura in risposta all’avviso pubblico indetto con determina dirigenziale n. 2444 del 14 luglio 2017’.
La questione fece molto discutere, all’epoca; la scelta dell’amministrazione di pubblicare l’avviso, infatti, fu giudicata, da molti, ipocrita: alcune delle posizioni cui si riferiva il bando, in effetti, erano già state coperte – le prime cinque unità di staff, previste con la delibera 368 del 7 agosto 2017 – e comunque a decidere sarebbe stato, come specificato (e come previsto dalle norme), il primo cittadino sulla base di valutazioni affatto arbitrarie. Da sempre, quelle degli staffisti sono nomine fiduciarie e come tali non soggette alle norme che regolano il reclutamento per il pubblico impiego. Tant'è che, per ciascuna posizione, non sono previsti particolari requisiti, eccezion fatta per il capo di gabinetto, ruolo per il quale è richiesta almeno la laurea triennale. Si chiesero in molti: perché pubblicare un "finto" bando che come effetto finale avrebbe avuto, nella migliore delle ipotesi, quello di illudere, creando false aspettative, decine di ragazzi affamati di lavoro?
Sta di fatto che su Palazzo Fibbioni piovve un diluvio di curriculum: centinaia di persone presentarono domanda. Tuttavia, non è mai stata pubblicata una determina con l’elenco completo delle persone che presentarono domanda. A denunciarlo è il capogruppo de Il Passo Possibile in Consiglio comunale, Paolo Romano che, nei giorni scorsi, si è presentato negli uffici comunali per avere copia della lista. Non c’è. “L’avviso pubblico è stato pubblicato a seguito di una determina dirigenziale; manca, però, il provvedimento successivo”, l’affondo del consigliere d’opposizione; “ora, l’articolo 90 del Tuel prevede che le nomine di staff siano a discrezione del sindaco, a suo insindacabile giudizio, ed è giusto così, sia chiaro: tuttavia, per un semplice principio di trasparenza, se decidi di istruire un bando pubblico per la comparazione di curriculum, è giusto pubblicare la lista di coloro che hanno risposto all’avviso, con una determina dirigenziale che elenchi i nomi di coloro tra cui il sindaco può, a suo giudizio, scegliersi i collaboratori”.
In effetti, se l’obiettivo era selezionare le migliori professionalità tra coloro che si erano candidatoi, e altri motivi per pubblicare l’avviso pubblico, di fatto, non c’erano, è giusto che i cittadini sappiano tra chi sono stati scelti i collaboratori dello staff. E poi: come si può far riferimento alle candidature pervenute in risposta ad un avviso pubblico, come nelle delibere di giunta che si sono susseguite in questi mesi, se, in realtà, non c’è una lista istruita a valle dell’avviso? Tra l’altro, aggiunge Romano, “la determina 2444 prodotta, all’epoca, dal dirigente al personale, faceva riferimento ad una serie di funzioni da selezionare, non, però, alla segreteria del Presidente del Consiglio comunale: per procedere alla selezione di figure di staff per la presidenza, dunque, si sarebbe dovuto produrre un nuovo avviso".
Il consigliere tiene ad aggiungere di non voler, in alcun modo, esprimere un giudizio sui professionisti selezionati, “sono sicuro si tratta di persone più che valide”; piuttosto, “sento di richiamare la Giunta comunale ad un principio di trasparenza, che è dovuto, per come è stato annunciato l’avviso pubblico di selezione del personale di staff”.
Poco più di un mese fa, proprio Romano aveva denunciato la revoca del bando per la selezione e l’assunzione a tempo determinato di personale con profilo professionale d'istruttore di vigilanza, emanato dal settore Risorse Umane del Comune dell'Aquila a novembre del 2016; il capogruppo de Il Passo Possibile aveva spiegato come il bando – cui avevano risposto migliaia di persone - fosse stato revocato senza una delibera di Giunta, e con motivazioni sconosciute. A Romano aveva replicato a stretto giro l’assessore al personale, Monica Petrella. "Il bando di concorso per personale di Polizia Municipale era finalizzato alla costituzione di una graduatoria cui attingere per assunzioni a tempo determinato stagionali. L'Amministrazione comunale ha inteso revocarlo perché non vuole ulteriormente aumentare il numero dei precari al Comune dell'Aquila", aveva chiarito l’assessore. Aggiungendo che, per tale ragione, erano stati pubblicati "gli avvisi di mobilità che precederanno il concorso a tempo indeterminato, da bandire successivamente, cui potranno partecipare coloro che avevano presentato domanda per il precedente concorso".
Ora, senza considerare diverse sentenze del Tar Abruzzo che hanno ribadito come ‘le amministrazioni pubbliche possono motivatamente revocare le procedure concorsuali che hanno già indetto non esistendo un diritto di coloro che hanno presentato domanda al completamento di tale procedura’, ed “appare evidente che in questo caso, essendo stata già pubblicata una prima graduatoria delle domande pervenute, sussistano dei diritti soggettivi in capo a coloro che vi sono iscritti” chiarisce Romano, "le figure dei cosiddetti stagionali, presenti in tutti i Comuni, si rendono necessarie quando le mutate condizioni cittadine - come l’arrivo della stagione estiva - richiedono un surplus di personale a supporto di quello organico".
A dire che l’amministrazione comunale "non ha proceduto con una attenta analisi delle esigenze dei settori che denunciano una insopportabile carenza di personale; siamo d’accordo che sarebbe meglio avere personale a tempo indeterminato, è vero anche, però, che ci sono dei fondi per assumere personale a tempo determinato che potrebbero colmare le più pressanti criticità che rallentano la macchina comunale. Si sono susseguite quattro delibera di Giunta in pochi mesi per definire lo staff, ma non si è proceduto ancora con una valutazione razionale delle esigenze dei diversi uffici: mi chiedo, la sicurezza in città è una priorità di questa amministrazione, oppure no? E ancora: intanto che si procede con la mobilità e, quindi, con l’istruzione dei concorsi a tempo indeterminato, che cosa si è deciso di fare con i fondi già allocati in bilancio per l’assunzione di ulteriore personale in forza alla Polizia Municipale?".
D’altra parte, i contratti delle 8 unità del personale di staff part time che si è deciso di assumere con la delibera di Giunta 241 del 22 giugno scorso, troveranno copertura nel capitolo di bilancio destinato alle ‘spese di personale a tempo determinato’: "parliamo di 55mila 088 euro fino al 31 dicembre prossimo (verranno poi rinnovati con fondi da inserire nel prossimo bilancio), la stessa cifra destinata all’assunzione del personale stagionale di Polizia Municipale: un dubbio è più che legittimo". Che poi, con la riorganizzazione della macrostruttura comunale si era indicata l’assunzione di 2 collaboratori amministrativo contabili e di un sismologo, tra le altre iniziative: "quando verranno esperiti i concorsi?", si chiede Romano; e ancora, "la situazione degli asili nido comunali è drammatica: si riuscirà a tamponare la carenza di personale entro l’inizio dell’anno scolastico? Lo ribadisco: manca un’analisi dei fabbisogni dei settori e delle priorità dell’amministrazione e, di conseguenza, una capacità di sintesi che consenta alla macchina comunale di procedere con maggiore speditezza".