La lettera è del 6 agosto e porta in calce la firma del manager Asl Rinaldo Tordera [puoi leggerla qui].
In sostanza, l'azienda esprime ufficialmente la propria indisponibilità a concedere a titolo gratuito al Comune dell'Aquila gli immobili dell'ex complesso psichiatrico di Collemaggio allo scopo di collocarvi gli uffici comunali, come era intenzione dell'amministrazione guidata da Pierluigi Biondi. D'altra parte, non è possibile farlo: ogni ente pubblico, infatti - e Tordera lo ribadisce - ha l'obbligo di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare.
A renderlo noto è il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo.
"E' stata una bella Perdonanza, ben organizzata, con una direzione artistica di grande qualità. La Basilica di Collemaggio, finalmente recuperata, tornata ad ospitare la celebrazione della messa dopo il rito solenne dell'apertura della Porta Santa, il vicino Parco del Sole riqualificato e affollato da bambini e famiglie, il nuovo look della villa comunale con lo splendido scorcio sull'Emiciclo e diverse inaugurazioni di attività commerciali lungo le vie del centro sono state la degna cornice all'evento più importante della nostra città", ha riconosciuto Palumbo. "Chiunque vuole bene all'Aquila non può che esserne felice e guardare al futuro con la speranza che questa festa così nostra possa assumere finalmente un respiro internazionale".
Con lo stesso sentimento di amore per la città però, "che mi permette, pur stando all'opposizione, di apprezzare il buon lavoro fatto nell'organizzazione dell'evento da chi oggi è al governo", Palumbo ha voluto riportare l'attenzione sull'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio "il cui stato di abbandono stride con la bellezza ed il decoro ritrovato in tutta l'area circostante grazie all'intervento di riqualificazione portato avanti negli ultimi anni".
Il capogruppo dem aveva denunciato già in un paio di occasioni le insidie che si nascondevano dietro il tentativo del sindaco Biondi di rimettere in discussione quanto già pianificato, "ma adesso a conferma di quanto sostenevo - ha voluto sottolineare - arriva la risposta con cui la ASL esprime ufficialmente la propria indisponibilità a concedere a titolo gratuito al Comune dell'Aquila gli immobili dell'ex complesso psichiatrico. Dell'ennesima medaglietta al collo con su scritto 'avevi ragione' non so davvero cosa farmene, come non mi diverte lanciare allarmi che vengono puntualmente lasciati cadere ma che poi sistematicamente si rivelano fondati; piuttosto che rivendicare le mie ragioni preferisco invece lanciare un appello, alla città, ai cittadini, ma soprattutto all'Amministrazione comunale che rappresenta anche me che sono all'opposizione, affinché un luogo così importante per la città, per anni oggetto di speculazioni filosofiche sul suo recupero, possa essere finalmente riqualificato".
Palumbo ricorda come siano disponibili 10 milioni di euro, reperiti dalla vecchia amministrazione a valere dei fondi per il Masterplan Abruzzo, da spendere per il recupero di una parte dell'area attraverso la realizzazione del 'Parco della Luna', "progetto per il quale esiste già un accordo di cooperazione sottoscritto nel corso della precedente consiliatura dall'ente comunale e dalla ASL e i cui lavori vanno affidati entro il 2019, pena la perdita dello stanziamento. E' legittimo, sia chiaro, che la nuova amministrazione possa aver valutato la possibilità di ripensare in una chiave diversa il futuro dell'area di Collemaggio o di altri spazi della città, ma qualsiasi cambio di rotta rispetto a percorsi amministrativi già avviati andrebbe intrapreso con cognizione di causa e non per semplice capriccio come invece avvenuto in questa circostanza; perché di fatto l'unico risultato ottenuto dal Sindaco a e dalla sua giunta è quello di aver perso 14 mesi di tempo, un ritardo pesantissimo che rende ogni giorno più concreto il rischio di perdere importantissimi fondi destinati a ridisegnare uno spazio vitale per la nostra città".
In effetti, nella sua risposta all'Ente il manager Asl Rinaldo Tordera ha inteso ribadire come, a parere dell'azienda, il progetto andrebbe attuato come previsto e, anzi, ha aggiunto che "nel caso in cui l'amministrazione comunale non avesse più interesse alla realizzazione del 'Parco della Luna', o comunque fosse nell'impossibilità di attuare l'intervento originario, la Asl, allo scopo di non perdere il finanziamento pubblico, sarebbe disponibile ad assumere il ruolo di soggetto attuatore e ad eseguire direttamente l'intervento".
"Ammettere di aver sbagliato e tornare sui propri passi è sempre un gesto di grande responsabilità - le parole del capogruppo dem - sono tra quelli che spesso si sforza di farlo, lo apprezzerei molto anche dall'attuale amministrazione sul Parco di Collemaggio, così da poterlo veder brillare di luce nuova, tra qualche anno, al pari del resto della città. Ci sono i fondi, c'è un progetto, lo si porti avanti e non si disperdano le risorse faticosamente conquistate".
3e32: "Asl conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: i 10 milioni del Masterplan non possono essere spesi per interventi non compatibili con destinazione sanitaria e culturale"
"L'indisponibilità espressa dalla Asl a concedere a titolo gratuito al Comune dell'Aquila gli immobili dell'ex complesso psichiatrico di Collemaggio allo scopo di collocarvi gli uffici comunali conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: i 10 milioni di euro a valere sui fondi per il Msterplan, e disponibili per la realizzazione del progetto Parco della Luna, non possono essere spesi per interventi incompatibili con la destinazione socio sanitaria culturale dell'area. Trattandosi di un'area ex manicomiale, da legge qualsiasi intervento di riqualificazione finanziato con soldi pubblici non può discostarsi dalla connotazione socio sanitaria dell'area".
E' quanto sostiene Casematte/3e32, tra le realtà promotrici del progetto di riqualificazione dell'area scaturito da un percorso partecipativo avviato nel 2015 insieme a circa venti associazioni cittadine. "L'accordo di programma sottoscritto nel 2017 dalla Regione, il Comune dell'Aquila - ancora guidato dalla giunta Cialente - e la Asl n.1, proprietaria dell'area, prevedeva una cessione di comodato dalla Asl al Comune che avrebbe realizzato, quale soggetto attuatore, l'intervento di riqualificazione. La giunta Biondi - l'affondo del 3e32 - ha prima rigettato in toto il progetto per poi proporre alternative irrealizzabili. Il risultato è che, ad oggi, l'area è lasciata in un pericoloso degrado che mette in difficoltà anche l'associazione Casematte che da anni tenta di curarla e tenerla in vita con attività sociali utili per questa città".
Sull'area, sostiene 3e32, graverebbe dunque un vincolo stringente che impedisce di finanziare con i 10 milioni stanziati dalla giunta Cialente interventi di riqualificazione difformi dalla sua destinazione socio sanitaria culturale. "Con il passare del tempo, oltretutto, si rischia il dirottamento dei fondi su altre aree della regione. Per non perdere i finanziamenti, infatti, è necessario affidare l'appalto entro dicembre 2019. Avendo l'attuale amministrazione rifiutato il progetto esistente, in poco più di un anno si dovrebbe indire un bando di progettazione per individuare un nuovo soggetto per la redazione del progetto, un passaggio propedeutico all'indizione del bando per partecipare alla gara europea. Un iter lungo che difficilmente potrebbe essere portato a termine in un solo anno".
"Si sta perdendo tempo su un progetto che il 3e32, insieme ad altre venti associazioni, hanno donato alla città per contribuire alla tanto auspicata ricostruzione immateriale e sociale - prosegue il comitato - Da tempo chiediamo, tramite Coalizione sociale, la convocazione di una commissione consiliare che però viene puntualmente rimandata per indisponibilità, riferisce il presidente, di Tordera e Biondi. La noncuranza che sta mostrando l'attuale amministrazione ci preoccupa e ci indigna. Con il progetto Parco della Luna l'intenzione è quella di convertire una parte dell'ex op da luogo di contenzione a spazio solidale della creatività e del benssere comunitario. Solo così - conclude 3e32 - potranno essere soddisfatte le aspettative della comunità aquilana che da anni attende la riqualificazione dell'area di Collemaggio, un bene comune con una storia importante".