"Non posso esprimermi nel merito dell'indagine, ma la mia funzione attuale, di guida del Consiglio Superiore della Magistratura come vicario del Capo dello Stato, non può che portarmi, e peraltro lo faccio con convinzione, a riaffermare la necessità di tutelare l'autonomia e l'indipendenza della magistratura e di ciascuno dei magistrati, di fronte agli altri poteri".
Così Giovanni Legnini, vice presidente del Csm, a margine di un convegno in memoria di Emilio Alessandrini organizzato a Pescara.
Rispondendo ad una domanda sulle dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini in merito ai due capi d'imputazione contestati dalla Procura di Agrigento nell'ambito dell'inchiesta sul caso della nave 'Diciotti', Legnini ha ribadito come "allo stesso modo occorre che gli altri poteri possano agire in piena autonomia. Ciascuno deve rispettare l'altro e ciascuno deve esercitare le proprie prerogative nel modo più corretto possibile".
La decisione di indagare il vice premier e il capo di gabinetto Matteo Piantedosi è arrivata dopo gli interrogatori di due funzionari del ministero degli Interni, ai quali il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha chiesto di ricostruire i passaggi che hanno portato la nave ad attraccare nel porto di Catania.