Finite le vacanze estive, è iniziata la lunga campagna elettorale verso le elezioni regionali. E i partiti di centrodestra e centrosinistra provano a mostrarsi uniti, almeno sulla carta.
Da una parte, i segretari di Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Udc - Nazario Pagano, Giuseppe Bellachioma, Etel Sigismondi e Giandonato Marra, Enrico Di Giuseppantonio - che in una nota congiunta ribadiscono come il voto sia "un'esigenza irrinunciabile e non rinviabile di tutta la comunità abruzzese, che non merita di subire questo stillicidio di immobilismo dovuto alla sfrenata ambizione di personaggi abili nei giochi di prestigio e nelle tecniche dilatorie".
La fissazione della data del ritorno alle urne "deve compenetrare il rispetto delle leggi umiliate da quanto accaduto dopo il 23 marzo - sottolineano - nonché l'esigenza di fornire in tempi brevi alla Regione una guida autorevole legittimata dal consenso democratico degli elettori. Ogni giorno che passa i rubinetti dell'immobilismo e dello spreco continuano a spargere risorse di cui l'Abruzzo ha invece un disperato bisogno per riemergere dalle secche in cui è stato condotto da una politica tanto miope quanto personalistica e velleitaria. Non possiamo permettercelo, non possiamo permetterlo".
Per questi motivi, il centrodestra unito chiede che venga sciolta al più presto "ogni riserva sulla data delle elezioni, nel pieno e assoluto rispetto delle istituzioni e delle procedure". E auspica che "venga restituita la parola agli abruzzesi entro il 2018, che sapranno così scegliersi gli uomini, le donne e gli indirizzi che diano risposte ai problemi più pressanti, dal lavoro all'economia, dalla ripresa allo sviluppo".
Dall'altra, i consiglieri regionali di centrosinistra si sono riuniti oggi a Teramo; ebbene, è stata ribadita la volontà di "allargare l'area politica a tutti i soggetti che fanno riferimento ai valori di solidarietà sociale, crescita economica diffusa e sviluppo sostenibile, per opporsi alle visioni destrorse e populiste che caratterizzano l'attuale Governo nazionale. I partiti del centrosinistra dovranno mettere al centro della scena le migliori espressioni della società civile abruzzese".
Per far questo - scrivono i consiglieri regionali dell'attuale maggioranza - "occorre un candidato presidente forte e autorevole, che sappia dialogare con tutti e che non sia indicato nel chiuso delle stanze romane ma dal territorio. L'Abruzzo ha una sua precisa identità e non deve diventare terreno di scontro della maggioranza nazionale".
Un 'identikit' che porta, dritti dritti, a Giovanni Legnini, sebbene il vice presidente del Csm non venga esplicitamente nominato.
"Il centrodestra – incurante dei bisogni di questa regione – vuole utilizzare le elezioni per effettuare prove di forza sulla pelle della nostra comunità. Nelle prossime settimane sarà fatta una diffusa iniziativa politica per affrontare i problemi degli abruzzesi".
Intanto, il presidente facente funzione Giovanni Lolli ha informato che "nei prossimi giorni, a brevissimo, insieme al presidente del Consiglio regionale, Giovanni Di Pangrazio", incontrerà il presidente della Corte d’appello dell’Aquila, Fabrizia Ida Francabandera, "per un primo incontro utile a decidere insieme la data delle elezioni regionali”.
Oggi, primo giorno utile dopo il periodo di ferie, "abbiamo avviato formalmente i rapporti e si è attivata la procedura" ha ribadito Lolli. "Ho sentito il presidente della Corte d’Appello che si è dimostrato molto disponile e cordiale e che mi ha informato del fatto che già sta esaminando la documentazione. Molto presto ci sarà il primo incontro, quando sarà il momento daremo la data, speriamo molto presto. Quanto ho letto finora - ha aggiunto il presidente - è assolutamente fuori luogo: la procedura è chiara, ci sarà una decisione presa collegialmente a seguito delle riunioni che faremo. Il tutto basato sulle norme e sull’interesse generale".