“Finalmente, riusciamo ad avviare il movimento anche a L’Aquila”.
Così Gianluca Zelli, leader di Azione Politica, ha annunciato che Roberto Santangelo, consigliere comunale aquilano, sarà il responsabile sul territorio del movimento civico che, a breve, aprirà una sede in città. “Tenevamo molto alla provincia dell’Aquila, alla città capoluogo di Regione, e cercavamo la persona giusta che, con la sua storia, rappresentasse i valori fondanti di Azione Politica: con Roberto abbiamo parlato a lungo, ed oggi finalmente possiamo annunciare la sua adesione formale, pur nel rispetto delle logiche locali”.
Significa che ‘L’Aquila futura’, la lista civica che esprime in Consiglio comunale Santangelo e, con lui, Luca Rocci e l’assessore Francesco Bignotti, continuerà ad esistere: stressando il ragionamento, si potrebbe dire che verrà federata in Azione Politica, sebbene l’adesione del capogruppo Santangelo sia a titolo personale, per il momento. Una adesione che “è venuta in modo naturale – ha sottolineato il consigliere comunale – avendo avviato già da un anno, con le così dette ‘Civiche d’Abruzzo’ un percorso di ascolto in Regione; la vecchia politica prova a dare soluzioni a parole, noi abbiamo avviato una fase di confronto per poi delineare soluzioni utili agli abruzzesi. Ho scelto Azione Politica perché non si tratta di una lista di scopo – ha aggiunto Santangelo – ma di un movimento vero, strutturato a livello territoriale, che andrà oltre l’appuntamento delle Regionali”.
Azione Politica è un “movimento civico che sta all’interno del centrodestra – ha ribadito Zelli – non è una lista approntata per le Regionali, tantomeno per un singolo candidato presidente, con una sua autonomia e una sua indipendenza”; anche così si spiega la mancata presenza, venerdì, all’appuntamento all’Aurum organizzato sotto dal cartello delle ‘Civiche d’Abruzzo’: “dalle originarie 13 esperienze che hanno avviato il percorso, si formeranno tre liste per le regionali: oltre ad Azione Politica, Liberal Abruzzo che fa riferimento a Daniele Toto e Noi l’Abruzzo coordinata da Piergiorgio Schiavo. Ognuna lavorerà autonomamente. Come Azione Politica, abbiamo ritenuto di volerci concentrare, in questo momento, sui territori, sull’apertura dei circoli. Strategicamente, l’evento di venerdì ci è sembrato un dispiego di energie esagerato: tuttavia, non si tratta di una scelta politica, non ci allontaniamo dal progetto delle ‘Civiche per l’Abruzzo’ né si tratta di una presa di distanza da Fabrizio Di Stefano”.
Non è un mistero che il nome dell’ex parlamentare sia stato posto con forza sul tavolo dai civici, e Zelli lo conferma; “siamo coscienti che non siamo noi a dover fare i nomi dei potenziali candidati: al momento, però, tra i profili emersi, quello di Di Stefano è il più vicino alle nostre aspettative”. Tuttavia, il leader di Azione Politica ha voluto ribadire che il movimento, pur apprezzando la figura dell'ex parlamentare, non è una lista a supporto di un candidato presidente, e così, pur avendo apprezzato la linea politica della Lega, negli ultimi mesi, non è una lista a supporto del Carroccio. “Non vogliamo essere l’ennesimo elemento di rottura, piuttosto ci poniamo come ‘collante’ della coalizione: stiamo cercando di ricomporre i pezzi, per costruire una coalizione con i partiti tradizionali del centrodestra e le tre liste civiche di cui si è detto”.
“Le quattro liste provinciali di Azione Politica sono già pronte”, ha dunque aggiunto Zelli, e l’obiettivo è di “cercare la massima rappresentatività possibile sui territori”; percentuali non se ne fanno: “Gerosolimo e Di Matteo sono usciti a sinistra e a destra non li fanno entrare” lo 'schiaffo' all’alternativa civica che stanno costruendo gli ex assessori regionali che, al contrario, hanno dichiarato di puntare al 10% dei consensi.
A margine della conferenza stampa, l’invito ad un ritorno immediato alle urne, “come previsto dalle norme” ha sottolineato Santangelo; “è un anno che siamo senza Giunta – le parole di Zelli – con una Regione allo sbando: si continua a parlare degli 8 milioni che costerebbero le elezioni anticipate, discutiamo piuttosto dei milioni che ci sta facendo perdere il centrosinistra, con un esecutivo che è illegittimo dal 23 marzo scorso e col rischio di nullità delle delibere assunte in questi mesi”.