"Trascorsi 9 anni dal sisma, appare veramente incredibile ed ingiustificata la paralisi in cui versa la ricostruzione pubblica, con le più importanti opere pubbliche ferme, come denunciato dal presidente dell'ANCE, Adolfo Cicchetti".
A scriverlo in una nota è il capogruppo di Cambiare insieme – Italia dei Valori al Consiglio comunale dell'Aquila, Lelio De Santis.
"Le opere pubbliche ubicate nel centro storico sono ancora da ricostruire. Nessuno, ad oggi, è in grado di definire la data di avvio dei cantieri della sede del Liceo classico, della Biblioteca provinciale, della sede della Camera di Commercio, dell'Inail e del Teatro comunale. Come amministratore comunale -prosegue De Santis- ritengo che questa situazione, al di là delle responsabilità dei soggetti attuatori e delle note pastoie burocratiche, non possa essere più tollerata e che i cittadini abbiano diritto di sapere come e quando partiranno i cantieri di queste opere pubbliche, essenziali per la rinascita della città e del suo centro storico".
"E'evidente che buona parte della responsabilità siano in capo al Provveditorato alle opere pubbliche. Appare inoltre evidente come l'accordo sottoscritto fra Ance, Comune dell'Aquila e Provveditorato OO.PP. finora non abbia sortito risultati concreti".
"L'Amministrazione comunale ha il dovere di imprimere una spinta decisiva per sboccare questa situazione di blocco totale della ricostruzione pubblica. A tal fine, ho chiesto la convocazione urgente della specifica Commissione consiliare, alla presenza del Responsabile del Provveditorato -conclude De Santis- per fare luce sulle ragioni di questo intollerabile ritardo".