Sabato, 15 Settembre 2018 00:15

Chieti, Di Primio si dimette: "Ma corro da presidente o resto sindaco"

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E' tra i possibili candidati del centrodestra a presidente di Regione Abruzzo; nelle prossime settimane, Forza Italia testerà il suo gradimento con un sondaggio che prevede una rosa di nomi arricchita dai consiglieri regionali Mauro Febbo e Paolo Gatti e dalla sindaca di Pratola Peligna Antonella Di Nino. 

Umberto Di Primio si è dimesso dalla carica di sindaco di Chieti.

Stamane, ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni. "Le dimissioni necessarie per poter partecipare alla scelta del candidato alla presidenza della Regione: è un incarico che sento di poter assolvere e sono certo di poter mettere insieme tutte le anime del centrodestra ma questo soltanto dove fossi scelto dal partito prima e condiviso poi dalle altre forze di centrodestra - ha detto Di Primio - Era necessario dimettersi, non si può più continuare a nascondersi dietro un dito, era necessario dimettersi perché purtroppo la legge regionale abruzzese è qualcosa di vergognoso: non consente ad un cittadino che ha la grave colpa di essere sindaco di potersi candidare e, quindi, oggi ho deciso di fare questo passo condividendolo prima con la maggioranza, con i miei assessori e soprattutto ho deciso di farlo avendo già lavorato su quello che potrebbe essere il percorso da fare per l'Abruzzo del domani, l'Abruzzo del futuro".

Di Primio ha venti giorni per ritirare le dimissioni, e dunque "la coalizione di centrodestra ha venti giorni per decidere se debba essere io o qualcun altro a rappresentarla nella imminente corsa per le elezioni regionali. Non ho interesse a fare carriera per arrivare in Consiglio regionale e sedermi sui uno scranno molto più comodo del mio perché chiede meno impegno ed è anche molto più remunerato del mio come sindaco; ho interesse a mettere a disposizione la mia esperienza di primo cittadino, l'esperienza fatta con le persone, l'esperienza fatta con la quotidianità dei problemi della gente per dare risposte ai problemi di una comunità più grande che è quella dell'intero Abruzzo. A questo sono disponibile e, se non dovessi essere scelto come candidato presidente, continuerei a fare il sindaco così come è giusto che faccia avendo vinto le elezioni contro il centrosinistra e anche contro qualcuno del centrodestra". 

Per gli stessi motivi, nei giorni scorsi si era dimesso anche il sindaco di Francavilla al mare, Antonio Luciani. "Continuerò ad esercitare le mie funzioni h24 come ho sempre fatto ed avrò tempo fino al 3 ottobre 2018 per decidere serenamente se ritirarle. Questi 20 giorni saranno utili per capire se le numerose istanze che mi giungono da ogni parte della Regione Abruzzo affinchè mi candidi per la carica di Presidente non possano essere ricondotte su altre ipotesi. Istanze legate al merito delle questioni, dal turismo all’ambiente, dalla sanità ai trasporti, dall’agricoltura alle politiche sociali alle infrastrutture, per rendere grande come merita il nostro Abruzzo. Non ho mai fatto mistero della mia aspirazione né del mio stato d’animo. Mi sentirei pronto, prontissimo ad affrontare questa sfida se non ci fosse la mia Francavilla a sussurarmi di restare".

Ultima modifica il Sabato, 15 Settembre 2018 18:16

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