Lunedì, 24 Settembre 2018 18:58

Sviluppo Gran Sasso, Comune dell'Aquila chiederà altri 8 milioni di euro

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Fondi aggiuntivi per completare le opere di infrastrutturazione previste dal piano di sviluppo di Campo Imperatore stilato da Invitalia e avanti con la riperimetrazione delle zone Sic e Zps.

Sono le prossime mosse che l'amministrazione intende compiere sul Gran Sasso.

A parlarne in conferenza stampa il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e il vice sindaco nonché assessore alle Opere pubbliche Guido Liris.

Riguardo la ridefinizione dei confini delle zone Sic e Zps, dopo la delibera approvata la scorsa settimana, con la quale vengono recepite le due petizioni promosse da Progetto Montagna, "il Comune" ha annunciato Liris "chiederà alle direzioni competenti della Regione Abruzzo di avviare l'iter di rettifica delle aree individuate. Sono convinto che questo non sia un passo inutile così come ha sostenuto Sinistra italiana. Chi afferma una cosa del genere non ha studiato e vuole sminuire un atto amministrativo di grande valenza, anche politica. I perimetri attuali" ha sottoloneato Liris "impediscono lo sviluppo sostenibile che questa ammninistrazione auspica e vuole costruire per il Gran Sasso. Da parte nostra non c'è la volontà di andare in conflitto con altre istituzioni. Ci faremo promotori di un percorso che interesserà principalmente la Regione, con la quale abbiamo già avviato un fruttuoso dialogo. Ma saremo parte attiva".

"Rispetto alla levata di scudi contro questo provvedimento" ha affermato Biondi "vanno precisate alcune cose. Anche io mi ritengo un ambientalista, sono a favore della salvaguardia dell'ambiente e ritengo che si possa coniugare tutela dei luoghi e sviluppo sostenibile. Probabilmente chi oggi contesta negli anni '30 non avrebbe consentito né la realizzazione della funivia né la costruzione dell'albergo a Campo Imperatore. Non si tiene presente una cosa: la perimetrazione dei Sic è stata effettuata in modo grossolano da parte della Regione, con dei buchi procedurali e amministrativi importanti. Nel ridisegnare i confini di quello che oggi è un unico Sic, quello del Gran Sasso, venivano ricomprese zone antropizzate o, come dice la normativa, compromesse dalla presenza degli impianti mentre venivano e sono tutt'ora tenute fuori zone di assoluto pregio e riconosciute come tali dal sistema Carta della Natura dell'Ispra".

"È bene precisare, inoltre" ha detto Biondi "che la proposta è stata presentata e supportata da una relazione tecnica che prevede un aumento delle zone assoggettate dal Sic. Pertanto, non si fa altro che rimettere al loro posto un po' di cose e dare piena attuazione a ciò che prevede la direttiva Habitat, nella parte in cui si afferma che le misure devono tener conto delle esigenze economiche, sociali e culturali nonché delle particolarità regionali e locali. Questa Amministrazione si sta impegnando nei confronti del Gran Sasso: non ci piacciono proclami e annunci, presentiamo qualcosa soltanto quando viene fatto, nonostante gli attacchi, di cui specialmente il sottoscritto è stato oggetto nei mesi scorsi, di immobilismo. Abbiamo svolto un lavoro di approfondimento della procedura da seguire per arrivare all'approvazione di questa delibera, anche a seguito di un confronto che c'è con la Regione su questo tema".

Ma la parte più interessante della conferenza stampa è stata quella in cui il sindaco ha annunciato che, per il Gran Sasso, il Comune chiederà al governo altri 8 milioni di euro in aggiunta ai 20 già stanziati (15 provenienti dalla delibera Cipe 135 e altri 5 da fondi regionali) per attuare il (discusso) piano di sviluppo redatto da Invitalia.

La cifra è venuta fuori dalla progettazione esecutiva affidata al Provveditorato alle opere pubbliche. Sono soldi che servono a finanziare la realizzazione di nuove infrastrutture o il completamento di quelle già esistenti.

La lista della spesa, ha detto Biondi, è già stata presentata alla Struttura di missione guidata da Gianpiero Marchesi. La copertura dovrebbe arrivare dalla rimodulazione dei fondi del 4%.

"Abbiamo chiesto" ha puntualizzato Biondi "il reintregro dei 2,1 milioni stralciati per altri interventi e lo stanziamento di ulteriori 4,3 milioni di euro, per la cabinovia sud di Montecristo; 800mioa euro per l'albergo di Campo Imperatore; 250mila euro per il miglioramento della copertura dell'ostello: 600mila euro per l'hotel Cristallo; 300mila euro per la sistemazione del parcheggio Simoncelli e del tunnel, e 1,7 milioni per i sottoservizi".

Tutti interventi che serviranno a rendere più appetibile il complesso di Campo Imperatore per una futura privatizzazione.

Biondi ha specificato che nessuna decisione è già stata presa e che all'interno della maggioranza, su questo tema, deve ancora essere fatta una riflessione. Anche se non ha parlato di privatizzazione tout court, il sindaco ha annunciato che, nel lungo termine, ci sarà sicuramente "un'apertura ai privati. Il Ctgs è un'azienda che ha una perdita strutturale e incassa meno di quanto spende. Non sono perdite una tantum e le ricapitalizzaizoni che sono tate fatte fino ad ore sono servite solo a mettere la polvere sotto al tappeto. Aprire ai privati non vuol dire che vogliamo licenziare i dipendenti né che vogliamo mandare in malore il Centro turistico ma solo che vogliamo cambiare modello di gestione, adottandone uno che consenta di salvaguardare l'occupcazione e di far funzionare la montagna per tutto l'anno".

Ultima modifica il Martedì, 25 Settembre 2018 14:24

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