Mercoledì, 03 Ottobre 2018 00:06

Biondi, fumata nera: Meloni non concede il via libera alla candidatura in Regione

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Non è andata come Pierluigi Biondi sperava.

L'incontro romano di ieri con Giorgia Meloni, sebbene interlocutorio, non è servito a rompere le resistenze della segretaria nazionale che non ha dato il via libera alla candidatura del sindaco dell'Aquila alle prossime regionali; come anticipavamo ieri, sebbene Biondi e Meloni siano amici di vecchia data, la leader del partito sarebbe preoccupata dalla spaccatura interna maturata in Abruzzo, con i coordinatori regionali Giandonato Morra ed Etel Sigismondi che non hanno condiviso affatto la 'fuga in avanti' del sindaco dell'Aquila; d'altra parte, Meloni non vorrebbe 'cedere' il capoluogo innanzi alla possibilità che il partito possa bissare il risultato delle amministrative del 2017 prendendosi anche la Regione e, così, assumendo una posizione di forte rilevanza in Abruzzo.

Per questo, starebbe pensando seriamente di giocarsi la candidatura di Marco Marsilio [l'avevamo spiegato qui], nato a Roma ma di famiglia abruzzese, tra i fondatori del partito, già vicepresidente di Azione Giovani dal ’96 al 2000, collaboratore del mensile Area, consigliere comunale di Roma Capitale in quota An per tre mandati, dal ’97 al 2008, già deputato della XVI legislatura e oggi senatore considerato molto vicino a Meloni.

Sullo sfondo restano i profili di Etel Sigismondi e Michele Russo, che non sono completamente fuori dai giochi.

Ora, non resta che attendere la prossima mossa del sindaco dell'Aquila che ha provato a giocarsi fino in fondo le sue carte. Ieri, i consiglieri di maggioranza sussurravano come, in realtà, lo staff del primo cittadino stesse già preparando gli scatoloni; stando a fonti ben informate, Biondi stava valutando la possibilità di dimettersi comunque entro il 6 ottobre, termine ultimo per rimuovere le cause di incandidabilità, così da provare a forzare la mano, anche per uscire dall'angolo in cui si è cacciato, con la maggioranza in fortissima fibrillazione e l'azione amministrativa, di fatto, congelata.

Tuttavia, l'incontro romano di ieri con Giorgia Meloni potrebbe convincerlo a chiudere in un cassetto il sogno di tentare la scalata all'Emiciclo. E un segnale in questo senso è arrivato poco fa, dalla bacheca facebook di Etel Sigismondi che ha dato notizia di un incontro che si terrà proprio il 6 ottobre, alle 18 a Palazzo Fibbioni, su sicurezza e prevenzione sismica. "Il nostro Abruzzo è speciale ed è per questo che stiamo lavorando su un importante programma di governo", le parole del coordinatore regionale; tra i relatori dell'evento, sulla locandina si legge il nome di Pierluigi Biondi, sindaco dell'Aquila.

Intanto, la Coalizione sociale ha chiesto al primo cittadino di farsi da parte: "L'Aquila è già senza sindaco, comunque vadano le cose. Dopo appena 15 mesi di amministrazione, Biondi sta sgomitando all'interno della sua compagine per candidarsi a presidente della Regione alle prossime elezioni. L'Aquila verrà così consegnata a mesi di commissariamento per le sole ambizioni personali del sindaco. E non ci crede nessuno che questa operazione possa servire, come prova a giustificarsi lui, a tentare di dare una rappresentanza alle aree interne d'Abruzzo e rafforzare la posizione del capoluogo: tutte scuse! E' una scelta del tutto personalistica che non tiene conto degli impegni presi con chi l'ha votato poco più di un anno fa, a cui è stato garantito che sarebbero venuti, prima di tutto, gli aquilani".

Ed invece degli aquilani e delle sorti della città il sindaco se ne infischia, l'affondo, "anteponendo la propria scalata personale al potere. Per chi ama davvero la città non dovrebbe esistere sfida più importante e avvincente di rimetterla in piedi in una fase cruciale della sua storia centenaria, di ricostruire le scuole più belle e sicure, di migliorare il presente e programmare il futuro. Non esiste sfida più unica e appassionante di questa per mettere alla prova, come amministratore, le tue capacità. Se è davvero quello che vuoi".

Biondi, comunque andrà, non è più il sindaco dell'Aquila - ha ribadito la Coalizione sociale - "semplicemente perché ha dimostrato che non merita questa città e che non ha alcuna intenzione di assumersi realmente la responsabilità che la storia e i cittadini gli hanno assegnato, visto che sta tentando con tutti i suoi mezzi di salire sul primo treno utile, solo per la propria carriera politica. L'Aquila non è e non dovrà mai più essere un trampolino di lancio per nessuno, ma esclusivamente la destinazione per chi intenda realmente portare avanti gli interessi della collettività, in un momento così difficile ed allo stesso tempo importante e strategico. Nessuna città e questa in particolare si merita amministratori che non la vogliono. Chiediamo coerenza al sindaco Biondi: si dimetta. Prima lo fa e meglio è per tutti".

 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Ottobre 2018 10:07

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