Giovedì, 04 Ottobre 2018 16:09

Biondi non si dimette, le reazioni. Articolo 1: "Città usata e presa in giro

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"Malgrado il disperato tentativo di strappare la candidatura a Presidente della Regione, il Sindaco Biondi ha ricevuto un secco no dal centrodestra abruzzese e dal suo partito di appartenenza, Fratelli d'Italia. Non commentiamo neanche le dichiarazioni di "circostanza" di Giorgia Meloni o quelle dello stesso Sindaco secondo le quali la scelta di restare alla guida dell'Amministrazione Comunale sarebbe dettata da un gesto di amore e di responsabilità verso la città. Non lo facciamo per rispetto dell'intelligenza degli aquilani, che conoscono benissimo la verità e che hanno assistito increduli a un vero e proprio tentativo di fuga dalle proprie responsabilità e dalle proprie incapacità che non avrebbe avuto precedenti nella storia del nostro Paese, se soltanto si pensa che Biondi è stato eletto appena un anno fa e se si considera la situazione in cui versa la nostra città".

Si legge una nota diffusa nel pomeriggio da Articolo 1.

"E' evidente come il Sindaco esca delegittimato ed ulteriormente indebolito nel suo ruolo di guida dell'amministrazione del Capoluogo di Regione, ed è purtroppo altrettanto evidente, ed è questo che ci sta a cuore, che ad uscirne indebolita è anche e soprattutto L'Aquila, paralizzata da un totale immobilismo amministrativo, totalmente dimenticata sui temi della ricostruzione dal governo gialloverde a livello nazionale ed utilizzata dai suoi attuali amministratori esclusivamente come trampolino di lancio per le proprie carriere politiche e personali", l'affondo.

Nei prossimi giorni il quadro sarà ancor più chiaro nella sua drammaticità, "quando la 'fuga' non riuscita al Sindaco sarà messa in atto dal vicesindaco, da assessori e consiglieri di maggioranza. A pochi mesi dal decennale del terremoto, L'Aquila avrebbe bisogno di un governo cittadino che davvero pensasse esclusivamente a questa comunità, ad una 'normalità' ancora da conquistare ed un futuro ancora tutto da programmare e da scrivere. Occorre prendere atto che non è così, e che l'unico vero gesto di amore non finto o ipocrita verso la città, da parte del sindaco e della sua maggioranza, sarebbe quello di dimettersi".

Chi oggi è all'opposizione ha il dovere di rilanciare un'alternativa credibile. "Come Art1 Mdp ci impegneremo con ancora più energia per questo, facendo in modo che gli aquilani possano al più presto tornare al voto per scegliere un'amministrazione degna di questo nome, all'altezza delle sfide che L'Aquila deve affrontare e che soprattutto non utilizzi e prenda in giro i cittadini".

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