Venerdì, 03 Gennaio 2014 20:51

Politica e costruttori, il voto del Consiglio: via gli uffici da palazzo Del Tosto

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Appuntamento per l'8 di gennaio. Probabilmente, sarà l'ennesima passerella. Torna a L'Aquila il ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia. A comunicarlo, con un pizzico di sarcasmo, il sindaco Cialente a margine del Consiglio comunale del pomeriggio.

Non è questa, però, la notizia. L'assise consiliare infatti, all'unanimità, ha approvato la mozione presentata l'8 ottobre del 2013 dal consigliere di opposizione di Appello per L'Aquila, Ettore Di Cesare, e dal consigliere di maggioranza di Rifondazione Comunista, Enrico Perilli. Una mozione che impegna il sindaco e l'amministrazione alla pubblicazione immediata - entro la fine di gennaio - di un nuovo avviso pubblico per la ricerca di locali da affittare per gli uffici comunali attualmente siti in via Roma. A palazzo Del Tosto.

Non solo. L'assise ha deliberato che nell'avviso, e in tutti i successivi per la ricerca di stabili in locazione, venga inserito l'obbligo per i rispondenti - con verifica da parte dell'amministrazione - di attestazione di ottemperanza ad eventuali obblighi convenzionali nei locali offerti ed in altri siti di proprietà della società rispondente. E ancora, il Consiglio ha impegnato il sindaco e l'amministrazione a condurre un'indagine per verificare se altri stabili in locazione al Comune dell'Aquila appartengano a società che non hanno ottemperato ad obblighi convenzionali.

E' un voto che scrive, senza alcun dubbio, una pagina nuova nei rapporti tra l'amministrazione comunale e gli imprenditori della città. Rapporti incancreniti in trent'anni di intrecci poco chiari che NewsTown, in questi mesi, ha tentato a fatica di tratteggiare. Un voto che premia il lavoro di mesi dei consiglieri Di Cesare e Perilli che, da presidente della II commissione Ambiente e Territorio, ha cercato la verità in trent'anni di carte finite in fondo ai cassetti di dirigenti 'distratti'.

Dunque, gli uffici comunali lasceranno palazzo Del Tosto. A meno che l'imprenditore decida, finalmente, di rispettare la convenzione firmata con il Comune dell'Aquila oramai trent'anni fa. E, nei prossimi mesi, l'amministrazione potrebbe rescindere il contratto anche al Rotilio Center, in via Avezzano. Storie di edilizia contrattata e mai rispettata.

Palazzo Del Tosto viene costruito nei primi anni '80. Il Comune dell'Aquila concede al costruttore di edificare su di un'area che, allora, era a destinazione agricola o comunque non edificabile. In cambio, l'imprenditore si impegna a costruire aree per viabilità e verde pubblico, oltre al parcheggio sul piazzale di via Vicentini. Il parcheggio del Carrefour, per intenderci. L’accordo, però, non è mai stato rispettato. E le fideiussioni a garanzia del completamento dei lavori non sono mai state riscosse.

Ora, se le convenzioni non vengono rispettate, non si può richiedere il certificato di agibilità dell'edificio. E' chiaro che il Comune dell'Aquila non avrebbe potuto affittare degli uffici pubblici nel palazzo. Vale anche per le attività commerciali in locazione tra via Roma e via Vicentini. Eppure. Il 24 agosto del 2010, il Comune dell’Aquila indice una ricerca di mercato per affittare la sede dell’anagrafe. Scadenza: 30 agosto, sei giorni dopo. Nel bando di gara sono indicati dei requisiti: tra gli altri, l'edificio non deve essere distante più di 1 km e 800 metri dagli uffici comunali di Villa Gioia. Non solo. Nel rispetto del Piano Regolatore, se si affittano degli uffici di una certa metratura, è necessario che l’edificio assicuri anche un congruo numero di parcheggi di pertinenza.

A settembre vengono aperte le buste. Ad aggiudicarsi il bando è la "Bahia srl" con palazzo Del Tosto. Nel presentare i documenti necessari per rispondere al bando, la proprietà dell’edificio allega planimetria dei parcheggi che saranno a servizio degli uffici (potete scaricarla qui): sono proprio quelli oggetto di convenzione. In altre parole, al Comune dell’Aquila viene affittato un parcheggio di sua proprietà. E la proprietà, come potete leggere in questo documento, dichiara l'inesistenza di contenziosi pendenti contro il Comune e l'inesistenza di posizioni debitorie nei confronti dello stesso.

L’ingegnere Francesco Bonanni, dirigente del genio civile della Provincia, invia un esposto in procura. Denuncia, tra l'altro, che l’edificio manca del certificato di agibilità. L’allora assessore al personale, Giuliano Lalli, chiede informazioni direttamente al Pubblico Ministero Filippo Picuti, che in quei giorni si stava occupando della vicenda. Qualche tempo dopo, l’assessore si dimette. Per problemi di salute, la versione ufficiale.

Nel marzo 2012, un anno e mezzo dopo la vittoria del bando, gli uffici dell’anagrafe vengono trasferiti con delibera dirigenziale, firmata dall'ingegner Mario Di Gregorio, nel palazzo di Via Vicentini. Fino al 30 marzo. Avete capito bene, per venti giorni. L’affitto, infatti, è pagato con fondi stanziati dalla Protezione Civile e, dunque, la delibera chiarisce che verrà rinnovato a patto che il contributo venga rifinanziato. Ad oggi, quasi due anni dopo, gli uffici comunali sono ancora lì. Senza regolare contratto d’affitto. Si è andati avanti di proroga in proroga. E l'imprenditore inadempiente ha continuato a percepire 8mila euro al mese di affitto. Nel frattempo, era in causa con il Comune dell'Aquila.

Un vero e proprio paradosso. Da allora, è stato un susseguirsi di azioni dell'amministrazione e reazioni dell'imprenditore. Il 17 giugno 2013, la Polizia Municipale è intervenuta per procedere all'acquisizione dell'area interna dei parcheggi di via Vicentini. Almeno, per gli stalli oggetto di Convenzione firmata nel 1984. Per gli altri, oggetto d'atto d'obbligo successivo, si tornerà in Tribunale in gennaio. A quel punto, il costruttore posiziona delle sbarre a chiudere l'accesso agli stalli. La Polizia Municipale procede al sequestro delle sbarre e dei new jersey. Il Tar, però, riconosce le verità dell'imprenditore: non è possibile stabilire di chi sia la proprietà dei new jersey. L'amministrazione procede di nuovo all'immissione in possesso degli stalli. E ancora si abbassano le sbarre. Dunque, viene sequestrato il gazebo del locale E-Cibus. Di nuovo, il Tar decide per la sospensiva del provvedimento. Ancora, vengono disegnate le striscie bianche per delimitare gli stalli di proprietà del Comune. Fino ad arrivare alla fine del 2013, con le sbarre chiuse e un parcheggiatore che indica le modalità di fruizione di stalli di proprietà pubblica.

I nodi verranno al pettine nel mese di gennaio, nelle aule di Tribunale. E il consigliere Perilli ha inteso avvertire il sindaco Cialente: "L'amministrazione arrivi preparata, prestando la massima attenzione ai documenti da presentare, necessari a dimostrare le verità del Comune dell'Aquila". In questi mesi, denuncia il presidente della II Commissione, "siamo stati costretti a fissare riunioni alle 9 di sera perché alcuni dirigenti continuavano a non presentarsi. Il 19 novembre, abbiamo chiesto ai dirigenti dei vari settori di fare dieci cose. Bene, ne è stata fatta soltanto una. Il segretario generale Pirozzolo ha sollecitato tutti, di nuovo, e nessuno ha inteso rispondere. Silenzio totale. Questa è mafia. Ci sono degli interessi che hanno incancrenito la situazione rendendo difficile, ora, il legittimo tentativo del Comune di risolvere le controversie. Trasmetterò dunque tutti gli atti alla Procura della Repubblica. E' ora di farla finita. Palazzo Del Tosto non è conforme alle norme urbanistiche. Così come non sono conformi le strutture che insistono sul piazzale. Non capisco come il dirigente dell'urbanistica, l'ingegner Morosi, non si sia mai accorto che era stato aperto il bar E-Cibus su di un marciapiede. Eppure, il suo ufficio era proprio a palazzo Del Tosto. Gennaio sarà determinate per le sorti della battaglia intrapresa nel tentativo di ristabilire la legalità".

Una battaglia - ha ricordato il sindaco Massimo Cialente - "che non stiamo conducendo soltanto contro Del Tosto. Sono state inviate 34 lettere per chiedere il rispetto di convenzioni mancate in questi anni". A partire da palazzo Palmerini, con la richiesta del pagamento della fideiussione a garanzia della convenzione mai rispettata. Per finire al Rotilio Center di via Avezzano.

Voto unanime, dunque. Delle opposizioni di centrodestra che, negli anni della giunta Tempesta di nulla si erano accorti. Della maggioranza di centrosinistra. Persino del Partito Democratico che in Viale della Croce Rossa, in un edificio di proprietà di Del Tosto, ha in affitto la sua sede cittadina. Voto unanime, con il plauso convinto del sindaco Massimo Cialente. Che non ha perso l'occasione per ribadire che tutti sanno cosa è accaduto, in questi anni, negli uffici del Comune. Che tutti conoscono i rapporti poco chiari tra funzionari e imprenditori. Atteggiamenti mafiosi, li ha definiti il consigliere Perilli. Dimentica, il primo cittadino, che nell'attuale sede del Partito Democratico - nei giorni delle elezioni di maggio 2012 - teneva il suo quartier generale. In comodato d'uso gratuito. Firmato Del Tosto. E dimentica che la campagna elettorale che ha sancito la sua rielezione è stata finanziata proprio da alcuni degli imprenditori inadempienti.

Poco importa. Con il voto del Consiglio, è stato finalmente inviato un segnale chiarissimo agli imprenditori inadempienti. Il Comune rescinderà i contratti di affitto se le convenzioni non verranno rispettate. Ed è davvero una buona notizia. Se ne sentiva davvero il bisogno.

Postilla che nulla c'entra con la mozione firmata da Di Cesare e Perilli. Il consigliere di Appello per L'Aquila ha presentato al Sindaco e alla Giunta una interrogazione sull'Aeroporto dei Parchi di Preturo. All'indomani della conferma della revoca del finanziamento regionale alla Xpress, società di gestione dello scalo, era molto attesa la risposta di Emanuela Iorio. Purtroppo, l'assessora con delega all'aeroporto non era in aula. Problemi personali. Il consigliere d'opposizione ha sottolineato la "squisita gentilezza della Iorio che, nella serata di ieri, ha avuto la premura di telefonarmi per avvertire che oggi non avrebbe potuto rispondere all'interrogazione".

Il collega d'opposizione Raffaele Daniele, però, non ha mancato di ricordare l'articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali. In particolare, il comma 3: "Il sindaco o il presidente della provincia o gli assessori da essi delegati rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare". L'interrogazione del consigliere Di Cesare porta la data del 26 novembre 2013. Siamo sicuri, comunque, che l'assessora Iorio risponderà nel più breve tempo possibile.

Ultima modifica il Lunedì, 14 Gennaio 2019 10:00

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