"L'unità del centrodestra rappresenta un valore fondamentale per Fratelli d'Italia che ha, da sempre, lavorato per garantire in Abruzzo la coesione della coalizione. È importante evidenziare come anche nella definizione delle possibili candidature alla presidenza della regione, il nostro partito ha mantenuto un costante e proficuo confronto con i rappresentanti regionali delle altre forze di centrodestra. Appaiono, per questo, quantomeno inopportune alcune valutazioni emerse da parte di Forza Italia sulla rosa dei nomi da noi proposta".
Dopo giorni di polemiche, il coordinamento regionale di Fratelli d'Italia ha deciso, finalmente, di rompere il silenzio, rivendicato con forza la bontà del lavoro svolto per l'elaborazione di una terna di nominativi da sottoporre alla condivisione degli alleati, "rappresentativi - è stato ribadito - di diverse e specifiche caratteristiche quali l'elevata levatura istituzionale, la comprovata esperienza amministrativa regionale e l'autentico valore civico-professionale".
Come noto, si tratta del senatore Marco Marsilio, romano ma di origini abruzzesi, del coordinatore regionale Giandonato Morra e del cardiochirurgo Massimiliano Foschi, nomi accolti con un certo scetticismo - per usare un eufemismo - dalle segreterie di Lega e Forza Italia; se il coordinatore regionale del Carroccio Giuseppe Bellachioma si è limitato ad un sibillino post su Facebook, sottolineando che "stare in silenzio non significa non osservare ciò che sta accadendo" e aggiungendo che "se uno non sa nuotare in una piscina non può di certo pretendere di attraversare un mare", una chiara stoccata al partito di Giorgia Meloni, il coordinatore di Forza Italia Nazario Pagano ha portato a Roma le istanze del partito regionale che ha bocciato la triade di nomi dando mandato al senatore di chiedere al leader Silvio Berlusconi di trattare al tavolo con gli alleati un ampliamento della rosa dei papabili se non addirittura di rinegoziare la spartizione delle Regioni tra le forze di centrodestra.
Una possibilità che è ancora in campo, e così si spiega il tentativo di Forza Italia e Lega di forzare la mano, per poi giocarsi le loro possibilità di candidatura, con Antonio Martino e Luigi D'Eramo che restano in campo.
Tuttavia, col passare dei giorni un rimescolamento di carte appare sempre più difficile, e rischierebbe di frantumare i diffici equilibri in seno alla coalizione, in Abruzzo come altrove: ecco perché resta in pole position il senatore Marco Marsilio, il nome più spendibile - e per diverse ragioni - della terna indicata dai livelli regionali di Fratelli d'Italia. Tant'è vero che Marsilio starebbe già provando a ricucire con Fabrizio Di Stefano, che sta portando avanti il suo progetto politico con le liste 'Civiche d'Abruzzo'.
"Fratelli d'Italia ha già dimostrato in Abruzzo la qualità della sua classe dirigente - ha inteso ribadire il coordinamento regionale di FdI - capace di individuare ed esprime candidature autorevoli in grado di intercettare il gradimento dell'elettorato, di condurre alla vittoria il centrodestra e di manifestare successivamente qualità amministrativa. Il tentativo di rimettere in discussione, dopo quaranta giorni, le determinazioni del tavolo nazionale, può produrre come unico effetto quello di indebolire il centrodestra e perdere tempo in discussioni inutili se non dannose, a tutto vantaggio di altre forze politiche".
"Ci auguriamo quindi, in questa importante e delicata fase pre-elettorale - l'appello di Fratelli d'Italia - di riscontrare, in tutti coloro che si riconoscono nel centrodestra, grande senso di responsabilità e di correttezza nelle dichiarazioni, al fine di affrontare con serenità ed efficace collaborazione l'individuazione del candidato Presidente, la costruzione della più ampia e omogenea coalizione elettorale e la definizione di un importante programma di governo. Riteniamo inoltre di condividere pienamente l'appello del nostro Presidente nazionale Giorgia Meloni, rivolto agli alleati, per una tempestiva convocazione del tavolo nazionale per la definizione del candidato presidente del centrodestra in Abruzzo".