Lunedì, 08 Aprile 2013 23:53

Ombrina mare, sabato a Pescara la manifestazione di protesta

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Partirà alle 15:30 dalla Madonnina presso il Ponte del Mare "a simboleggiare la volontà dei cittadini abruzzesi di difendere la principale risorsa ambientale e turistica della regione" il corteo per dire no alla petrolizzazione della costa teatina.

L'appello della manifestazione richiama "tutti cittadini, le associazioni, i movimenti, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, le istituzioni, i Comuni, la Provincia e la Regione" ad una massiccia adesione.

Il progetto di Ombrina mare 2 è balzato all'attenzione pubblica lo scorso inizio febbraio. A rompere il silenzio però non sono state le istituzioni ma la professoressa Maria Rita D'Orsogna, la ricercatrice abruzzese emigrata in California già in prima fila contro la realizzazione del Centro oli dell'Eni che doveva sorgere nei pressi di Ortona. E' stata lei a svelare il documento del Ministero dell'Ambiente, inviato lo scorso 14 febbraio al Comune di Lanciano. Perché uno degli aspetti più tristi di questa storia è proprio il silenzio della politica. Nel Giugno 2012 infatti il Governo Monti modifica un comma del decreto legislativo 152/2006, poi trasformato in legge da tutti i partiti che hanno sostenuto il Governo tecnico ancora in carica, in base al quale si stabiliva il ravvio del procedimento concessorio per Ombrina Mare due. La Regione non poteva non sapere. A inizio Marzo il Consiglio regionale approva all'unanimità una risoluzione che impegna il presidente Gianni Chiodi a porre in essere tutte le iniziative per bloccare l'insediamento dell'impianto di estrazione petrolifera.

Sabato saranno la società civile e le associazioni a farsi sentire. Alla manifestazione parteciperanno tutte le maggiori organizzazioni che si occupano della tutela ambientale come il WWf, Legambiente, Abruzzo Social Forum, Nuovo Senso Civico.

Ma parteciperanno anche realtà associative più piccole come il comitato "radicati al territorio, no ombrina sì al parco" che si riunisce a San Vito Chietino presso lo spazio autogestito di Zona22, sorto riqualificando alcuni stabili delle ferrovie dello Stato abbandonati proprio davanti al mare: "zona 22 funge da vedetta per la difesa del territorio - afferma Fabiano Di Berardino attivista dello spazio - se ti affacci dalla terrazza vedi Ombrina ad occhi nudi perché esiste già, è la piattaforma fissa a tre miglia dalla costa. Ombrina due sarebbe la nave lunga più di 300metri, quanto il colosseo, che vogliono impiantare al fianco di Ombrina uno. Mentre Ombrina estrae, la nave servirebbe per compiere la prima raffinazione del petrolio grezzo. Noi anche nel nome stesso del comitato - continua Di Berardino - facciamo la proposta sì al parco, cioè una proposta alternativa di sviluppo non industriale/petrolchimico ma che investa nelle risorse che abbiamo, quelle naturali. Il parco della costa teatina è stato già costituito ma ancora non messo in pratica dato che dal 2001 ancora stiamo aspettando la perimetrazione. Chiediamo venga fatta e che la gestione del parco venga data ad associazioni di cittadini. Zona 22 può essere l'esempio. Sabato ci sarà molta gente alla manifestazione - conclude l'attivista di San Vito - la tematica di ombrina ha interessato un sacco di persone anche se non è l'unica battaglia da fare. In tempo di campagna elettorale anche chi era favorevole al Centro oli dell'Eni ad Ortona, oggi si oppone ad Ombrina"

Da L'Aquila Legambiente sta mettendo a disposizione un pullman gratuito per arrivare sull'adriatico e anche altre associazioni del capoluogo stanno aderendo all'appello per manifestare sabato contro la petrolizzazione.

Aderiscono 3e32, Sinistra Critica, Appello per L'Aquila.

 

Ultima modifica il Martedì, 09 Aprile 2013 12:37

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