"Un appello che mi onora: sono disponibile a candidarmi".
E dunque, Giovanni Legnini ha rotto gli indugi: scende in campo in vista delle prossime elezioni regionali; la decisione arriva a qualche ora dall'appello rivoltogli da 162 sindaci de territorio: "ha suscitato in me grande emozione ed ha rafforzato la mia responsabilità per la scelta da compiere", ha riconosciuto Legnini. Che ha aggiunto: "Intendo ringraziare uno per uno i tantissimi sindaci che hanno deciso di promuovere un'iniziativa che mi onora e che non ha precedenti nella storia democratica della nostra regione".
L'ex vice presidente del CSM ha ripercorso la sua lunga carriera politica: "Ho servito le Istituzioni repubblicane, Parlamentari e di Governo fino all’esperienza intensa e straordinaria al Consiglio Superiore della Magistratura, sempre ispirandomi alla disciplina e all'onore richiesti dall'art. 54 della Costituzione. Ho cercato di farlo, lungo gli ultimi quattordici anni, con tutte le mie energie intellettuali e fisiche, senza mai risparmiarmi e sostenendo sempre le ragioni della mia terra". Poi, ha chiarito: "Non ho mai richiesto o sollecitato una mia candidatura, di cui certamente non mi sfugge il grande rilievo e impegno per i cittadini abruzzesi più che per la mia persona. Ho così voluto ascoltare tantissime persone, non solo quelle politicamente coinvolte, e da ultimo ho letto il contenuto dell'appello e i nomi di coloro che l'hanno sottoscritto. Si tratta di una volontà diffusa che non posso ignorare".
Ora, l'intento è di restituire alla comunità abruzzese "la fiducia che mi è stata riservata e quindi mettere a disposizione dell’Abruzzo l’esperienza e le relazioni istituzionali costruite in questi anni. Per questo mi rendo disponibile a candidarmi. Cercherò di dar vita ad una iniziativa politica che mi consenta di coltivare indipendenza ed inclusività e che si rivolga direttamente alle donne e agli uomini abruzzesi e alle istituzioni locali".
Tra qualche giorno, Legnini inviterà tutti i sindaci abruzzesi, anche quelli che non hanno sottoscritto l'appello, "ad un confronto conclusivo durante il quale comunicherò le ragioni per le quali, se l’elezioni si terranno a febbraio, mi candiderò a Presidente. Sarà quella anche l’occasione per delineare il profilo di un progetto di innovazione, per costruire una coalizione ampia e plurale". Vorrei rivolgere anch'io un appello alle donne e ai giovani abruzzesi: quello di candidarsi con me, affinché siano protagoniste e protagonisti di una nuova pagina della nostra regione".