Martedì, 09 Aprile 2013 12:41

Lo tsunami dei movimenti: cosa sta accadendo a Roma?

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"6 aprile 2013. Ore 13. La sveglia è di nuovo suonata. Se stai vivendo con la paura che l'ufficiale giudiziario bussi alla porta di casa per eseguire lo sfratto o il pignoramento. Se negli ultimi anni o mesi hanno visto l'affitto della tua abitazione aumentare a dismisura fino a raddoppiare o persino a triplicare. Se non ce la fai più a pagare mutui e affitti improponibili. Se sei disoccupato o disoccupata, precario o precaria. Se arrivare alla fine del mese comunque è diventata una missione sempre più impossibile. Se stai pagando il prezzo di una crisi che certamente non hai contribuito a generare e la tua vita sta diventando un incubo, non ci dormire sopra, vieni con noi, riprenditi ciò che ti spetta, occupa la città!"

I movimenti per il diritto all'abitare di Roma hanno lanciato il loro Tsunami Tour. In città, sono stati occupati dieci stabili vuoti e abbandonati. Vecchi uffici e case invendute, di proprietà dei signori del mattone e della speculazione che, negli anni, hanno accumulato smisurate fortune violentando il territorio. A Ponte di Nona sono state occupate le case sfitte di Caltagirone e a Garbatella la ex Asl dismessa. Colpito il patrimonio sfitto dell'Atac con due occupazioni sulla Tiburtina. A San Basilio è stato occupato uno stabile di proprietà del fondo immobiliare della Banca Popolare di Milano, mentre in XI municipio i locali dell'assessorato alla Casa della Regione Lazio, ora sul mercato con un fondo immobiliare con sede a Lussemburgo. Sull'Appia lo stabile invaso da famiglie in emergenza abitativa è di proprietà dei Cavalieri dell'Ordine di Malta. Dieci palazzi, altre 3000 persone che prendono casa.

Un'azione, quella dei movimenti romani, che arriva nel momento in cui si vorrebbe riversare su Roma una nuova valanga di cemento privato con l'approvazione, al tramonto del mandato di Gianni Alemmano, di una nuova sfilza di delibere cosidette urbanistiche. La proposta dei movimenti è chiara: "gli enti locali acquistino a prezzo di costo le 51,000 case sfitte sul mercato per risolvere l'emergenza abitativa, si smetta di costruire e si recuperi il dismesso e l'invenduto". Del resto, i costruttori sono già pesantemente in campo nella competizione elettorale che porterà ad eleggere, a fine Maggio, il nuovo sindaco ed il nuovo consiglio comunale di Roma. Giocano in tutte le squadre per disegnare come sempre e più di sempre, a loro uso e consumo, il futuro di una città già fin troppo saccheggiata e devastata.

Una lotta legata, d'altra parte, con quelle contro le discariche, gli inceneritori, le trivelle del petrolio, l'alata velocità, le fonti di nocività che distruggono i territori e la salute. Una lotta che riguarda tutti noi, da vicino.

Oggi pomeriggio, alle 15, un corteo arriverà fin sotto le finestre della presidenza della Regione Lazio per chiedere a gran voce il blocco generalizzato degli sfratti e degli sgomberi e la realizzazione immediata di un piano straordinario contro l'emergenza abitativa.

Segui la diretta multimediale della mobilitazione su DinamoPress.it e su twitter

Ultima modifica il Martedì, 09 Aprile 2013 13:30

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