"Ormai il ministro dei selfie non ci stupisce più: che dopo la Nutella e l'arancino, provi a cercare consenso in vista dell'imminente tornata elettorale con arrosticino e piadina d'ordinanza durante la nostra tradizionale fiera dell'Epifania, risulta persino stucchevole. Se non fosse che, con 360 bancarelle annunciate ad animare le strade del nostro centro storico, migliaia di persone che come di consueto invaderanno gioiosamente la città, e le condizioni meteo che altrettanto tradizionalmente promettono gelo polare, chi è preposto a gestire l'ordine pubblico avrebbe senz'altro di meglio da fare che presidiare i selfie del ministro in stato di propaganda permanente".
A scriverlo, in una nota, è la Coalizione Sociale L'Aquila.
"Basterebbe questo per ritenere assolutamente inopportuna la passerella tra le bancarelle -prosegue il comunicato- che mentre ammicca al consenso sui social, strumentalizza un evento che da sempre costituisce un pezzetto dell'identità del capoluogo, con i suoi colori, rumori, musiche e odori carichi di aspettative per grandi e piccoli. Peggio di tutti gli sciacalli che sono accorsi dal 2009 e a cui la città si è fieramente opposta".
"Peggio perché Salvini è il capo di un partito che fino a qualche anno fa ci chiamava terroni, uno dei cui esponenti di spicco, il (dis)onorevole Borghezio, giudicava l'Abruzzo un "peso morto", peggio perché mentre la Lega votava in Parlamento contro i fondi da destinare alla ricostruzione, rubava di fatto 49 milioni di euro dei cittadini".
"Lo sciacallaggio politico come tattica del consenso continua con la sbandierata chiusura dei porti -si legge ancora nella nota- lasciando alla deriva donne e bambini, e più in generale con la guerra ai poveri, ai deboli e agli emarginati".
"Se passerella sarà, ci saranno applausi ma anche tanti fischi e pretendiamo che sia garantito il diritto costituzionale al dissenso civile. Su questo -conclude il comunicato- non derogheremo mai".
Tra i promotori della mobilitazione di dissenso, il comitato cittadino 3e32. "Da sempre la fiera dell'Epifania del 5 gennaio a L'Aquila è una giornata di festa per noi aquilani e per chi viene da fuori apposta per visitarla. Un momento che costituisce un pezzetto dell'identità del capoluogo, fatto di folla, delle urla dei commercianti ambulanti, delle musiche etniche che sentiamo ogni anno, del momento della piadina e di locali in cui scaldarsi e rincontrarsi", sottolineano gli attivisti. "Non è accettabile che un evento del genere venga beceramente strumentalizzato da qualsivoglia propaganda politica che in quanto tale va respinta. Dal 2009 e da quell'evento catastrofico che la colpì, la città ha lottato fieramente contro tutti gli sciacalli accorsi e lo farà anche stavolta. Il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, in stato di propaganda permanente, invece di svolgere il suo lavoro nelle sedi opportune, ha pensato di utilizzare anche la nostra fiera come passerella naturale per i suoi selfie ad uso e consumo dei social, utilizzandoci quindi come comparse per la costruzione del suo consenso in vista delle elezioni regionali. Lo stesso Salvini che è il capo di un partito che fino a qualche anno fa ci chiamava terroni, condannato dalla magistratura a restituire i 49milioni di cui si è appropriato indebitamente, che chiude i porti a chi in stato di necessità ha bisogno di essere accolto, e che in generale basa la sua forza nella guerra ai più poveri, deboli ed emarginati. Mbè la fiera della befana non deve essere la sua scenografia".
"Questa è la nostra festa e manipolarla per meri fini elettorali è inacettabile", ha aggiunto Potere al Popolo L'Aquila. "Inoltre, la Lega rappresenta un partito che, con il suo modo di pensare ed agire, ha provocato nel corso degli anni profonde lacerazioni mettendo le une contro le altre le classi popolari. E' l'ideologia della 'guerra tra poveri' fatta governo che ora si trasforma in 'guerra ai poveri'. Questo governo fa la voce grossa in Europa sulla pelle di chi fugge da orrende condizioni di vita e chiede un rifugio, mentre nella distrazione generale ratifica tutte le richieste dell'Ue tramite il ministro 'europeista' Tria. La grottesca vicenda legata alla spesa al 2,04% ha comportato una riduzione di più di 7 miliardi che sono stati tolti al tanto sbandierato reddito di cittadinanza (ora ridotto a meno di 500€ al mese) e alla quota 100. Inoltre vengono tagliati del 30% i contributi assicurativi che le imprese versano all'Inail. Alla faccia della sicurezza sul lavoro! Altre sforbiciate andranno a colpire il fondo per il Sud che comprende anche investimenti in ricerca e istruzione. E visto che l'encomiabile ministro Salvini evidentemente non ha cambiato idea sul 'meridione', il suo governo è pronto a farci un bel regalo: introdurre un incentivo per la realizzazione di nuovi termovalorizzatori e inceneritori nel sud Italia! In pratica il solito governo che finanzia i padroni e toglie diritti (e soldi) a chi lavora. Noi pensiamo che un ministro che vara un decreto sicurezza fatto solo di repressione e vendetta, soprattutto verso chi non è italiano, e che arma la mano delle persone comuni in nome dell'autodifesa è un pericolo pubblico", l'affondo. "Così come abbiamo contestato l'ex ministro-colonnello Minniti saremo di nuovo per strada a contestare il nuovo ministro-sceriffo Salvini. La nostra sicurezza si chiama reddito garantito, diritti sociali, articolo 18, tutela dell'ambiente e della salute, abolizione delle grandi opere inutili, messa in sicurezza del territorio sotto controllo popolare, sanità pubblica e di buon livello ovunque", ribadisce Potere al Popolo.
A mobilitarsi sarà anche il Movimento Giovanile della Sinistra. "Salvini non è il benvenuto a L’Aquila, ci mobiliteremo", l'annuncio. "Domani irromperà alla fiera dell’epifania il ministro e leader della Lega Nord, verrà per l'ennesima passerella di propaganda in un’occasione molto significativa per noi aquilani, un momento di allegria e ritrovo per le strade del centro storico disturbato dall’ingombrante presenza dell’onnipresente vicepremier leghista, che tenterà di sfruttare un evento da sempre partecipassimo per rivendicare la partecipazione per se stesso".
Il sedicente e presunto decreto sicurezza da lui sponsorizzato - sottolineano i giovani del movimento - "ha scatenato una rivolta fra molti sindaci abruzzesi perché compromette la stabilità e la buona integrazione che i progetti SPRAR danno ai nostri territori, con la proficua partecipazione delle associazioni e delle istituzioni. Il passato della Lega come partito odiatore delle regioni meridionali e delle popolazioni terremotate (vedi le dichiarazioni di Borghezio) non è stato dimenticato. Salvini politico scaltro e razzista non è il benvenuto in questa città per questo domani noi del Movimento Giovanile della Sinistra lo contesteremo in tutte le forme pacifiche e democratiche, perché il dissenso è un diritto mentre il dissenso verso il razzismo e l’ipocrisia è un dovere. La fiera non appartiene a lui e saremo lì a ricordarglielo".
La giornata del 5 gennaio, per gli aquilani dedicata alla tradizionale fiera per gli acquisti dell'Epifania, "rischia, quest'anno, di essere strumentalizzata dalla compulsiva ricerca di selfie autopropagandisti del Ministro dell'Interno", aggiunge il segretario del circolo aquilano di Rifondazione comunista Mauro Colaianni. "La festa dell'Epifania è tradizionalmente simbolo di accoglienza e di riconoscimento dell'altro, di doni e solidarietà, tutto il contrario delle politiche attuate con cinismo e spocchia discriminatoria dalle scelte governative. La festa dell'Epifania è poi anche un momento di incontro e di serenità per gli aquilani che si riversano per le strade cittadine in una giornata ormai iscritta nella tradizione della città per quella connotazione di consuetudine festosa che non merita di essere sfigurata da contenuti impropri né da esigenze di calcolo politico che le sono estranei. Semmai, anche in questa giornata, è il caso di ribadire a quanti vogliono piegarla ad uso personalistico, come per tutti debba valere l'esortazione di Vittorio Arrigoni: restiamo umani!".
"Solo il Ministro dell’insicurezza poteva scegliere di venire a fare propaganda a L’Aquila il giorno della Fiera dell’Epifania, data simbolica per tutta la città che rappresenta la forza di una comunità, espressione di identità, coesione e socialità, soprattutto dopo il terremoto del 2009", le parole del segretario cittadino di Sinistra Italiana, Pierluigi Iannarelli. "Ci vuole arroganza e un bel po’ di strafottenza nel trasformare un evento gioioso, inclusivo e partecipativo, in una mera manifestazione elettorale di parte, divisiva e fomentatrice di tensione. La responsabilità e la meschinità dei rappresentati locali di 'Noi con Salvini' è veramente imbarazzante. È indecente barattare un momento così importante per la cittadinanza tutta, solo per personali e inqualificabili tornaconti elettorali".
Caro Ministro dell’insicurezza, l'appello di Sinistra Italiana, "speriamo ci venga lasciata almeno la possibilità di poterla contestare, nei modi civili che noi aquilani abbiamo dimostrato di avere, perché sappia che qui troverà persone che la fischieranno, persone che non sono come Lei, che non fanno parte di un partito che ha rubato decine di milioni agli italiani o che si fanno dei selfie abbracciati con pregiudicati dopo le partite di calcio. Siamo persone con una umanità che Lei non sta dimostrando, persone come quei sindaci che stanno disobbedendo a una norma la cui applicazione apre delle ferite profonde nella nostra Costituzione. Ferite profonde come quelle inferte a quei 49 esseri umani disperati, lasciati in mare, al freddo e al gelo, che chiedono aiuto da giorni. E voi, difensori del presepe, che brandite il Vangelo nei comizi, girate la testa dall’altra parte".