Sabato, 18 Gennaio 2014 14:11

'Senza cambiamento non c'è futuro': in piazza i movimenti

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A conclusione dell'assemblea, la provocazione lanciata da Marco Sebastiani, moderatore dell'incontro. "Entro lo scadere dei 20 giorni dalle dimissioni di Cialente, chiediamo la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Ed il prossimo nostro incontro si terrà lì, nella casa della città.

ORE 19:00 Interviene Mattia Lolli, del 3e32. "Hanno scatenato una guerra in città, tentando di dividerci in tutti i modi. Segno, solo l'ultimo, del fallimento di questa amministrazione. Non voglio cadere nel gioco dei numeri: ricordo che eravamo in 300 quando manifestammo contro il Governo. Altri, in quei minuti, tra loro il Sindaco e altri esponenti di questo centrosinistra, erano con Silvio Berlusconi a consegnare le chiavi degli alloggi del progetto Case. Ero felice allora di essere lì, a protestare, con pochi altri. E sono contento oggi di essere qui, in piazza. Indietro non si torna: Cialente, assumendo la responsabilità politica di quanto sta accadendo, ha dato le dimissioni. Non si può tornare indietro, per l'interesse di pochi. Cosa accadrebbe se, tra qualche mese, scoppiasse un nuovo scandalo? A quel punto, non potremmo neanche tornare alle elezioni. Allora si che avremmo un lungo commissariamento. Chi se ne assume la responsabilità? Dunque, nessun passo indietro. E se Cialente decidesse di recedere, occuperemo il Consiglio comunale".

ORE 18:35 E' il momento dell'intervento di Ettore Di Cesare, capogruppo di Appello per L'Aquila. "Voglio riflettere con voi sulla reazione che ha avuto la città in questi giorni. In una città piegata, come la nostra, le reazioni ad un momento di svolta come quello che stiamo vivendo sono nella domanda: e ora? In una città viva, vitale, proiettata al futuro, al contrario, si penserebbe a come cambiare davvero. E non solo la classe politica. E' ora che i cittadini migliori inizino a sporcarsi le mani. E per essere chiari, voglio accanto a me persone di cui potermi fidare, pensando al loro passato politico. E' il momento di cambiare: questa amministrazione, infatti, garantisce anche il centrodestra. A testimoniarlo, i silenzi di Giuliante e di De Matteis. E non si permetta Gianni Chiodi - che noi abbiamo contestato fin sotto casa, a Teramo - di mettere bocca nelle questioni aquilane. Non gli permetteremo di farlo. E spero che non gli venga permesso di vincere le prossime elezioni regionali. Per chiudere: vorrei si iniziasse a parlare di ricostruzione non in termini di quante case si stanno ricostruendo, e che si dovranno ricostruire. Abbiamo bisogno di un progetto di città. In questi anni, l'amministrazione non è stata in grado di redigere un nuovo piano regolatore. Non è stata in grado di proporre un piano strategico. E' ora di cambiare"

ORE 18:13 Emanuela Rossi, Asilo Occupato. "Dicono che non ci siamo espressi, in queste ore, per difendere il sindaco. Al contrario, siamo assolutamente convinti della necessità di un cambio di passo. Anche perché, in questi mesi, i cittadini hanno subito delle condanne e dei processi per aver difeso la città. Altri, al contrario, fanno molto di peggio. L'Asilo Occupato è un luogo aperto alla socialità, all'incontro, alla cultura. Nonostante le difficoltà. Perché il futuro è oggi, adesso. Non abbiamo mai visto, all'Asilo, né il Sindaco né l'assessore alle politiche giovanili. Che non si sono mai interessati degli spazi di cui i giovani hanno davvero bisogno. Per questo, invitiamo tutti il 23 gennaio alla festa dell'asilo.

ORE 18:07. Microfono ad Antonio Di Giandomenico. "Non ci interessano confronti. In momenti così difficili, c'è chi tende alla conservazione dell'esistente. Che è la monnezza che abbiamo letto oggi sul Sole 24 Ore e nei giorni scorsi su tutti i media nazionali. Altri, come questa assemblea, vuole andare avanti: indietro non si torna. Senza cambiamento non c'è futuro. Un futuro che individuiamo in un cambiamento di passo decisivo. Passo deciso che passa per una nuova classe dirigente: anche io, che sono un vecchio mestierante della politica, devo farmi da parte. Per garantire che i giovani, insieme a tutti noi, possano disegnare un altro futuro per la città. Una nuova speranza di futuro".

ORE 18:02 Interviene Enza Blundo, senatrice del Movimento 5 Stelle. "Non possiamo tollerare che un sindaco si faccia sottoscrivere la sua capacità amministrativa da cittadini non aquilani. Non possiamo permetterlo. A vedervi così tanti, in questo tendone, torna alla mente il movimento che si è unito intorno alle carriole. Quando i movimenti e le associazioni erano uniti e inclusivi. Spero che quel clima possa riproporsi in questi mesi così difficili per la città". Poi l'appello: "Uniamoci tutti per ripartendo dalla legalità. Se una amministrazione non ha saputo garantire la legalità, in città, non ha più alcuna legittimazione".

ORE 17:52 "Uno scenario diverso è possibile", incalza Vincenzo Vittorini capogruppo de L'Aquila che vogliamo. "Ci dobbiamo credere. Per noi, il sindaco Cialente è dimesso. E non facciamo contrapposizioni politiche, in particolare sui numeri. Ci interessa essere qui perché siamo già oltre, già oltre qualsiasi decisione prenderà Massimo Cialente. Inviterei a ragionare sull'idea della Costituente cittadina: uno strumento che permetterebbe di organizzarci per presentare alla città un progetto che si contrapponga allo stantio della vecchia politica. C'è chi vede la politica come un servizio per gli altri e chi la vede come un servizio per se stessi, con i risultati che stiamo subendo in queste ore. Con l'onta a cui è stata costretta la città e che ora sarà difficilissimo cancellare. E' possibile se tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi per la città, inizino a farlo per davvero. Tutti insieme". Poi, Vittorini torna a chiedere con forza la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Per discutere di quanto sta accadendo in città. 

ORE 17:47 Prende la parola Marilena De Ciantis, Movimento 5 Stelle. "Si sta facendo terrorismo psicologico. Ci stanno facendo credere che i processi di ricostruzione non si fermerà, l'ha sottolineato anche Paolo Aielli, titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione. Il primo cittadino ha parlato di dimissioni irrevocabili: dunque, siamo sicuri che da galantuomo quale è, manterrà di sicuro la parola".

ORE 17:40 Inizia l'assemblea aperta dei movimenti, in Piazza Duomo. Il tendone è pieno, come già sabato scorso. Il primo a prendere parola è Giorgio Bruno, studente, rappresentante dell'Uds: "Senza democrazia, una città smembrata è l'altra faccia della corruzione". I giovani sono stati lasciati soli, come studenti e come cittadini, sottolinea Bruno. "L'amministrazione regionale non ha mai inteso rivedere le modalità di fruizione dello studio e della cultura. Così come l'amministrazione comunale non ha mai fatto nulla per rendere la città davvero a misura di studente". Accorato appello per L'Aquila: non tralasciamo un dibattito che sta prima della politica. Restituiamo valore alle parole trasparenza e legalità. Poniamo il dibattito politico su questo terreno. Ancor prima delle divisioni politiche che sono distanti dalla materialità dei loro problemi". 

 

A meno di ventiquatt'ore dalla manifestazione del centrosinistra che, nel pomeriggio di ieri, ha ribadito l'invito al sindaco Massimo Cialente di recedere dalla volontà di dimettersi, tornano in piazza i movimenti cittadini.  "Le dimissioni del sindaco sono un atto responsabile quanto dovuto", si legge nella convocazione dell'assemblea che, come già sabato scorso, sarà aperta alla cittadinanza.

"Pur non indagato, ha riconosciuto i propri errori e la sconfitta politica, affermando, per primo, di poter diventare un ostacolo per la città. Adesso, però, indietro non si torna, perché senza un vero cambiamento non c’è futuro".

In questa fase di smarrimento della città, sottolineano i movimenti, le forze politiche che hanno sostenuto le Giunte del Sindaco dimissionario negli ultimi anni, "stanno alimentando non le speranze per il futuro, ma solo la paura, evocando lo spettro del commissariamento, seminando il terrore sui fondi che non arriverebbero più, con conseguente blocco della ricostruzione, in contraddizione con quanto viene nel frattempo assicurato dal Governo e dall’Ufficio Speciale".

Poi, l'affondo: "Nel polverone e nella confusione sollevati in questi giorni, si tenta di distrarre l’attenzione dal semplice fatto che è la stessa amministrazione sostenuta dal centrosinistra che non ha saputo impedire che la città diventasse preda di un sistema di spartizione, che ha avuto ed ha conseguenze pesantissime sulla vita di tutti noi. Nel totale silenzio dell’opposizione di centrodestra, coinvolto in inchieste che rivelano metodi non diversi nei governi di Regione e Provincia".

I movimenti, sottolineano i danni prodotti da questa amministrazione: "parliamo dell’urbanistica contrattata, di investimenti infrastrutturali assurdi e dannosi, di nomine fatte secondo una logica tutta clientelare e non in base alle competenze tecniche. Il vero blocco alla ricostruzione è questa politica, questo sistema. La perdita di credibilità di questa amministrazione sta provocando un’inaccettabile delegittimazione dell’intera città".

Ancora più inaccettabile - incalzano i movimenti - che i principali responsabili di questo sfascio tirino in ballo l’orgoglio di una città di cui tentano di farsi scudo. "Sono loro ad aver provocato questo sfascio, sono loro a doversi mettere da parte, dando alla città l’opportunità di riscattarsi. Qualsiasi altra ipotesi – rimpasto o azzeramento di giunta – sarebbero solo un ennesimo tirare a campare, un rattoppo, un puntellamento che cadrebbe alla prima lieve scossa. Allora sì che si prospetterebbe un lungo periodo di commissariamento, di cui il sindaco porterebbe tutta la responsabilità".

Infine, l'invito: "Tenga fede il Sindaco alla parola data: non ci sarà nessun blocco della ricostruzione se questa città potrà cogliere l’occasione di un rinnovamento radicale della sua classe politica e dirigente".

Se ne discuterà in Piazza Duomo, oggi pomeriggio alle 17. NewsTown seguirà in diretta l'assemblea, con aggiornamenti in diretta su quest'articolo e su Twitter. Hashtag: #change, #dimettiamoli.

 

Ultima modifica il Lunedì, 20 Gennaio 2014 10:14

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