Lunedì, 14 Gennaio 2019 20:38

Liris inaugura comitato elettorale e attacca Legnini: "In continuità con D'Alfonso"

di 

“Quello delle liste non è stato sicuramente un bello spettacolo. Ma è solo un incidente di percorso al quale si sta ponendo rimedio. Marsilio è stato molto chiaro a riguardo e anche la coalizione si è espressa. Il vero valore, per il centrodestra, è la lealtà”.

A dirlo è stato il vice sindaco dell’Aquila Guido Liris inaugurando il proprio comitato elettorale, su viale Corrado IV.

Dopo il taglio del nastro, Liris - che ha deciso di candidarsi nelle fila di Fratelli d’Italia, dopo essere uscito, sbattendo la porta, da Forza Italia, partito di cui era stato a lungo vice coordinatore regionale – ha tenuto una conferenza stampa affiancato dagli assessori comunali Sabrina Di Cosimo e Alessandro Piccinini, dai consiglieri comunali fuoriusciti da FI e confluiti nel gruppo Insieme per L’Aquila Roberto Silveri, Leonardo Scimia, Vito Colonna, Fernando Colantoni e Giancarlo Della Pelle.

Presenti anche il sindaco Pierluigi Biondi (arrivato con un po' di tritardo), commissario provinciale di Fratelli d’Italia; Michele Malafoglia, portavoce comunale del partito della Meloni; il sindaco di Navelli e amministratore unico di Asm Paolo Federico; il consigliere comunale dell’Udc Raffaele Daniele e la giovane candidata (21 anni) Angelica Angelucci, inserita nella lista di FdI in rappresentanza dell'Alta Valle dell'Aterno. 

Piccola nota a margine. La partecipazione di Sabrina Di Cosimo e di Paolo Federico non è passata inosservata, trattandosi di due esponenti di Forza Italia che, almeno formalmente, non avevano ancora rotto con il partito, per conto del quale erano stati scelti sia in giunta che a capo dell'Asm (una partecipata del Comune). Rottura che a questo punto verrà molto probabilmente sancita proprio dalla presenza alla conferenza stampa.

Liris ha dunque derubricato l’affaire Gerosolimo/Udc a un inciampo che non comprometterà la vittoria di un centrodestra che vola sulle ali dei sondaggi: “Ho una percezione ottima, ovunque andiamo c’è un riscontro eccezionale, una volontà di cambiamento che sarà il lietmotiv di questa campagna elettorale. Perché mi sono candidato con Fratelli d’Italia? Quando, dopo 9 anni in cui, con altri amici, ho avuto l’onore e l’onere di portare una bandiera, vengono meno i criteri e le possibilità di agibilità politica e non c’è più considerazione, da parte del coordinamento regionale, rispetto a un gruppo che si è contraddistinto per gli ottimi risultati conseguiti, allora è un dovere prendere altre direzioni se si vuole continuare a essere protagonisti. Non mi candido perché non fossi abbastanza entusiasta e onorato di essere amministratore della città ma perché L'Aquila ha bisogno di essere rappresentata come merita a livello regionale”.

Liris ha precisato che non è in atto un scontro fratricida con Luca Ricciuti (anch’egli candidato con Fratelli d’Italia) - “E’ un amico e lo rimarrà, gli faccio un grosso in bocca al lupo. Ognuno farà la sua campagna elettorale nel massimo della correttezza” - e ha attaccato frontalmente Giovanni Legnini, accusandolo di essere in continuità con D’Alfonso: “Chi vuole far passare Legnini come il nuovo sta provando a confondere le acque, a fare una magia che non riuscirà in questo poco tempo. Legnini è colui che ha riproposto i candidati e la struttura politica uscente, che negli ultimi cinque anni ha creato una regione a due velocità, con le aree interne che hanno subito le scelte di una parte della costa”.

Attacco rintuzzato anche dal sindaco Pierluigi Biondi, che ha ripetuto quanto già scritto su un post pubblicato su Facebook a proposito di una maggiore, presunta “abruzzesità” di Legnini rispetto a quella di Marsilio, additato dallo stesso Legnini come “il candidato della destra romana”: “Quando era sottosegretario alla Ricostruzione, Legnini decise, di andare a fare il vice presidente del Csm. Decise, cioè, di abbandonare questa terra in un momento delicatissimo per scegliere la carriera. Legnini rappresenta l’esatta continuità di D’Alfonso e ha collegamenti con una parte importante di un certo mondo economico, chiamiamolo così, che ruota intorno e ha molti interessi rispetto alle politiche regionali. Marsilio non è questo. Noi non abbiamo padrini né sponsor economici o gruppi di potere alle spalle e posso testimoniare che Marco in tutti questi anni è stato vicino all’Aquila e al Cratere, anche in tempi non sospetti”.

A riprova dell’attaccamento di Marsilio all’Abruzzo, ha detto, Biondi, c’è anche un’altra circostanza: “Quando qualche anno fa perse la sorella, decise di seppellirla a Tocco da Casauria, nella tomba di famiglia. Una persona che porta i propri morti in Abruzzo vuol dire che ha eletto questa terra come sua patria ideale e affettiva”.

Ultima modifica il Martedì, 15 Gennaio 2019 00:58

Articoli correlati (da tag)

Chiudi