Sabato, 19 Gennaio 2019 14:46

Legnini sceglie L'Aquila per presentare il programma elettorale: "Il futuro governo regionale avrà bene a mente che si parte da qui, dal dovere inderogabile di ricostruire"

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“Mi preme dirvi, e lo dico con convinzione, che il futuro governo regionale, il futuro presidente della Regione, il futuro Consiglio e la futura Giunta avranno bene a mente che si inizia dall’Aquila, dalla necessità di ricostruire, dal dovere inderogabile di farlo bene, di rilanciare la città, il territorio, e di avviare la ricostruzione dell’altro cratere. Sanare queste ferite significa costruire un pezzo importante del nostro futuro”.

Parole di Giovanni Legnini che, stamane, dopo aver inaugurato il comitato elettorale in via Verdi, laddove avrà sede, dall’11 febbraio, la ‘casa’ dell’associazione politica ‘Il Passo Possibile’, ha presentato il programma elettorale al Ridotto del Teatro Comunale.

Scegliendo, appunto, di “iniziare dall’Aquila”.

L’ex vice presidente del Csm, già sottosegretario di Stato, ha inteso valorizzare “le tantissime esperienze, competenze e professionalità” che hanno aderito ad una “coalizione ampia, coesa, plurale e motivata, fatta di 8 liste e 232 candidati, il 44% donne, il 43% giovani under 40 con 8 aspiranti consiglieri che hanno vent’anni. Stiamo provando a fare in Abruzzo ciò che si è tentato di fare all’Aquila, ciò che è stato fatto a Teramo e in altre realtà locali, ciò di cui c’è bisogno per il nostro paese: alla nostra esperienza, al nostro progetto, a ciò che abbiamo costruito e costruiremo nelle prossime 3 settimane di lavoro e confronto con i cittadini, impegnative, decisive, si guarderà in Abruzzo e fuori dai confini della nostra Regione. E’ un contributo che stiamo offrendo al paese, con una idea precisa: dare alla nostra Regione un governo forte, autorevole, capace di rappresentare la comunità regionale, di risolvere gli antichi e recenti problemi che dell’Abruzzo, restituendo una prospettiva di futuro ai giovani di questa terra, molti dei quali silenziosamente, e rischiosamente per noi, stanno lasciando l’Abruzzo. Non possiamo permettercelo. E non possiamo permetterci distrazioni sulla risoluzione dei problemi enormi, di portata storica che ancora affliggono i territori. Questa è la ragione per la quale ho scelto L’Aquila per la presentazione del programma elettorale”.

Un passo possibile, necessario: “altri animano la prospettiva di passi impossibili, improbabili, molto rischiosi per i cittadini abruzzesi”.

Legnini è convinto di potercela fare: “c’è grande interesse per la mia candidatura, per la candidatura delle moltissime donne e dei moltissimi uomini che stanno animando un progetto dai contenuti nuovi e con grandi ambizioni”; inutile nasconderlo, l’ex vice presidente del Csm è partito ‘controvento’: tuttavia, “ad un tratto di strada in salita segue sempre un tratto pianeggiante e, poi, la discesa: noi stiamo svoltando verso la discesa, sono fiducioso sull’esito di queste elezioni. Abbiamo vinto il primo tempo, con la presentazione di liste fatte di gruppi e di persone provenienti da esperienze politiche diverse, progressiste, liberali, cattoliche, della società civile; ora, serve vincere il secondo tempo e lo vinceremo, persuadendo i cittadini abruzzesi che la mia proposta, la mia candidatura, il nostro programma costituisce l’unico passo possibile, l’unica risposta possibile per la nostra Regione”.

E dunque, il programma: 150 pagine suddivise in macro-obiettivi presentati dal rettore emerito dell'Università di Teramo, Luciano D'Amico; sul palco si sono alternati il presidente emerito di Regione Abruzzo Giovanni Lolli, la candidata aquilana della lista 'Progressisti per Legnini - Sinistra Abruzzo' Roberta Dell'Aguzzo, vicina a Sinistra Italiana, l'assessore comunale di Lanciano Dora Bendotti, candidata con la lista 'Legnini presidente', Daniela Palladinetti dei 'Centristi per l'Europa', il consigliere regionale uscente Mauro Di Dalmazio, con un lungo passato nel centrodestra, l'imprenditore Giuseppe Ranalli Cristina De Dominicis di 'Abruzzo insieme'.

L’obiettivo è la cura dei cittadini abruzzesi, ha spiegato Legnini: “la chiave per comprendere il nostro progetto politico è proprio questa, non più una Regione chiusa in se stessa, autoreferenziale, distante dai cittadini ma una Regione che agisce e si colloca dal punto di vista del diritto al lavoro, all’ambiente pulito, alla salute”. I tre cardini della proposta politica dell'ex vice presidente del Csm: "Dentro queste grandi priorità confluiscono le cento misure e le moltissime iniziative, le moltissime decisioni, le tante riforme che abbiamo indicato nel programma. Queste tre grandi priorità vogliamo siano accompagnate da due obiettivi fondamentali: oltre alla garanzia della ricostruzione nei due crateri, la riforma dell'istituzione regionale, che significa rendere la macchina amministrativa più efficiente e capace di dare risposte in tempi certi e con trasparenza".

 

Ultima modifica il Sabato, 19 Gennaio 2019 16:53

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