Parte in salita la marcia di avvicinamento alla composizione della Giunta regionale. E non poteva essere altrimenti. D'altra parte, la coalizione di centrodestra si tiene insieme per velleità di governo e, dunque, si sta ragionando con i vecchi metodi del 'manuale Cencelli'.
Ieri sera, il vertice di Montesilvano - i referenti dei partiti del centrodestra si sono ritrovati a casa del coordinatore regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma - è stato puttosto burrascoso: dopo dieci minuti, il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, ha lasciato il tavolo per il veto delle forze di coalizione su Marianna Scoccia che i forzisti considerano, oramai, la quarta consigliera del gruppo azzurro, stante l'accordo con l'Udc a livello nazionale in vista delle Europee. E stante i quattro consiglieri, Pagano ha rivendicato per sé due posti in Giunta.
Sia chiaro: è probabile che li otterrà.
Sul tavolo c'è la richiesta della Lega che ha chiesto quattro assessorati e il presidente del Consiglio regionale. D'altra parte, il governatore Marco Marsilio - non era presente al vertice, ha parlato per lui il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Etel Sigismondi - ha proposto tre (anzichè quattro) assessorati alla Lega, uno a Forza Italia, uno a Fratelli d’Italia, ed uno ad Azione Politica dell'imprenditore Gianluca Zelli.
Evidentemente, i conti non tornano. E dunque?
Le poltrone appetibili sono otto: i sei assessorati, la presidenza del Consiglio e l'incarico di sottosegretario. Data la posizione ferma di Forza Italia, la quadra si potrebbe trovare con due assessorati agli azzurri - Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, se la ripartizione dei seggi seguirà le indicazioni del Ministero - tre assessorati alla Lega che otterrebbe anche la presidenza del Consiglio - a spartirsi gli incarichi saranno i più votati nelle liste circoscrizionali, e cioé Emanuele Imprudente, Pietro Quaresimale, Nicoletta Verì e Nicola Campitelli - un assessorato esterno a Zelli, se la Lega decidesse di fare un passo indietro, e l'incarico di sottosegretario a Guido Quintino Liris di Fratelli d'Italia.
Se la Lega dovesse tirare dritto e pretendere quattro assessorati e la presidenza del Consiglio, invece, a fare un passo indietro dovrebbe essere il partito del presidente o, più probabile, Azione Politica. Se ne saprà di più la settimana prossima, dopo la proclamazione degli eletti: la commissione in Corte d'Appello si insedierà stamane ma non dovrebbe esprimersi prima di lunedì o martedì.
Martino (FI): "Con 4 assessorati alla Lega e 2 a Forza Italia si rispetta il voto degli abruzzesi"
“Nell’ambito dei dati che si sono cristallizzati dopo le elezioni regionali del 10 febbraio scorso, sarebbe onesto rispettare le indicazioni che gli abruzzesi hanno consegnato alle urne, attribuendo alla Lega quattro assessori e il presidente del Consiglio regionale, due assessori a Forza Italia e la vice presidenza del Consiglio regionale ad Azione politica che con Roberto Santangelo ha dato un grande riconoscimento al valore vero del civismo in Abruzzo”.
Così il deputato abruzzese di Forza Italia Antonio Martino sulla trattativa in atto per la formazione della nuova Giunta regionale in seguito alla vittoria del centrodestra alle elezioni del 10 febbraio scorso.
Forza Italia, nel primo incontro tra partiti di ieri sera, ha lasciato il tavolo in seguito al no all’alleanza tra gli azzurri, che hanno tre consiglieri, e la lista Udc-Dc-Idea (un consigliere) ripudiata dal neo presidente, Marco Marsilio, in campagna elettorale, sancita nei giorni scorsi a Roma dal leader forzista, Silvio Berlusconi, e il segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa, in vista delle europee del maggio prossimo.
Dal summit è emerso un equilibrio che assegna un solo assessore ai forzisti. “A nostro avviso, il sottosegretario alla presidenza della Giunta dovrebbe andare a Fratelli d’Italia che già esprime il presidente, Marco Marsilio, che quindi ha bisogno di un supporto territoriale con la nomina di uno dei due consiglieri Liris e Testa - spiega ancora il vice coordinatore regionale azzurro - Mi pare che questa appena delineata sia una giusta rappresentazione del quadro politico uscito dalle urne, al di fuori di questo tipo di schema, si parlerebbe solo di ambizioni personali e non di politica”, chiarisce il deputato. Che si rivolge direttamente al neo presidente: “Chiedo a Marco, che ha dimostrato di essere persona forte e gentile come tutti gli abruzzesi, di metterci la faccia e chiudere questa vicenda. Al di fuori di questa ripartizione e senza il placet all’alleanza con l’Udc, concordo con il mio segretario regionale, il senatore Nazario Pagano, che FI avrebbe difficoltà ad appoggiare il Governo di centrodestra appena eletto. Fi e Udc hanno quattro consiglieri e circa il 12 per cento dei consensi degli abruzzesi”, conclude il parlamentare.