Iniziano oggi le consultazioni per tentare di ricomporre la crisi al Comune dell’Aquila, aperta dalle dimissioni del sindaco Pierluigi Biondi.
L’iniziativa è stata presa dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etel Sigismondi, il quale incontrerà i responsabili dei partiti della coalizione di centro destra.
Biondi si è dimesso giovedì scorso, ufficialmente per protestare contro il mancato trasferimento, da parte del Governo nazionale, dei 10 milioni di euro necessari al Comune dell'Aquila per poter approvare il bilancio di previsione. Quei soldi sono indispensabili per compensare le minori entrate e delle maggiori spese dovute al terremoto.
Alla base della decisione di lasciare, tuttavia, ci sono soprattutto le tensioni e le fibrillazioni interne alla maggioranza, con i partiti che scalpitano per avere una rappresentanza in giunta dopo le dimissioni degli assessori Luigi D'Eramo e Emanuele Imprudente e il siluramento di Sabrina Di Cosimo e Anna Lisa Di Stefano. Nel centrodestra, inoltre, non hanno preso bene la scelta di Biondi di nominare come vice sindaco il consigliere dell'Udc Raffaele Daniele.
Che quello dei 10 milioni sia più che altro un pretesto lo prova anche il fatto che il Governo dovrebbe approvare il decreto sisma, contenente il trasferimento della cifra richiesta dal Comune, questa settimana, come annunciato anche dal sottosegretario alla Ricostruzione Vito Crimi proprio giovedì, qualche ora dopo l'annuncio delle dimissioni da parte del sindaco, e come provato anche da una bozza dello stesso decreto che NewsTown ha svelato venerdì.
Biondi ha tempo fino al prossimo 2 aprile per ritirare le dimissioni.
Nei suoi confronti hanno espresso solidarietà circa 25 amministratori del territorio provinciale, in primis il presidente della Provincia Angelo Caruso, i quali in una nota affermano : ”Auspichiamo che Biondi riconsideri la sua posizione: un gesto che non sarebbe una marcia indietro quanto, piuttosto, il segnale per continuare a guardare avanti e completare il disegno delineato in quasi due anni di amministrazione a sua guida, durante i quali già molto si è fatto anche per il rilancio delle aree interne abruzzesi e il riequilibrio con le zone costiere” .
La Lega, due giorni fa, ha lanciato un messaggio preciso: il Carroccio è per far rientrare la crisi e non vuole più assessori rispetto a quelli già chiesti. Ma al tempo stesso chiede a Biondi di chiamare in giunta solo persone di alto profilo e di imprimere una svolta all'azione amministrativa, ridando dignità alla giunta e al consiglio, troppo spesso marginalizzati in questi due anni. Il partito ha fatto capire anche che non tollererà che gruppi politici con un peso elettorale limitato o magari costituitisi da poco avanzino richieste per qualche poltrona.
”Chiediamo a tutte le forze di responsabilità che compongono questa maggioranza di concentrarsi sull’unico obiettivo che gli elettori ci hanno consegnato, cioè quello di governare bene il Comune dell’Aquila" ha affermato il vice coordinatore regionale del partito, il parlamentare Luigi D'Eramo "Chiediamo che la Giunta sia composta da uomini e donne di spessore. La Lega i problemi li risolve e non li crea. Le dimissioni sono una provocazione nei confronti di alcune forze della maggioranza che scalpitano e si sentono più calde”.
Il neo vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, ex assessore comunale aquilano e segretario provinciale della Lega, ha sottolineato che “L’Aquila ha bisogno di un’Amministrazione forte, autorevole, che possa interloquire con Regione Abruzzo e governo nazionale in una posizione di chiarezza e responsabilità, con obiettivi chiari e condivisi”.
Un altro messaggio è arrivato, ieri, anche da Giorgio De Matteis, capogruppo di FdI in consiglio comunale. Il partito di Biondi è spaccato: da un lato c'è la frangia che fa capo proprio a De Matteis, che da mesi non perde occasione per chiedere al sindaco un cambio di passo, non nascondendo la propria ostilità per alcuni assessori, in primis Mannetti e Piccinini; dall'altro lato ci sono i fedelissimi di Biondi, tra i quali ci sono prorpio l'assessore ai Trasporti e quello allo Sport.
"Ci sono alcuni aspetti di questa surreale crisi al comune che meritano attenzione" afferma De Matteis "Il primo: come sottolineo da mesi, la città deve essere amministrata bene, senza alibi e ritardi. Attività commerciali, ricostruzione, lavori pubblici, urbanistica, viabilità, soffrono, quindi le dimissioni sono state inopportune e dannose per chi le ha date e per la città, viste le motivazioni inappropriate. Secondo: la maggioranza ha dato, fino ad ora, dimostrazione di grande responsabilità in molte occasioni, che citare sarebbe poco gentile per alcuni assessori. E certo tale responsabilità non può sconfinare nell'acritica accettazione della situazione attuale, che merita invece un'attenta valutazione. Terzo aspetto: la giusta strategia per lo sviluppo futuro della città. Occorre individuare le priorità reali e le azioni da mettere in atto da subito. Quindi la giunta comunale non è il fine ma il mezzo per raggiungere tali obiettivi. Chiunque la componga. Se qualcuno non ha tempo, non si sente adeguato o non può sacrificare il suo tempo per questa missione, non sia affligga. Nessuno è indispensabile. E' soprattutto ora che non ci sono più alibi che è il momento di dimostrare che questo governo cittadino può e sa amministrare il bene pubblico degli aquilani. Quindi basta con sceneggiate e chiacchiere. E' il momento delle decisioni e dei fatti per tutti, dentro e fuori il Comune".
Un'inattesa offerta di aiuto a Biondi è arrivata, nel fine settimana, da Americo Di Benedetto e dal Passo Possibile, che si sono detti disponibili ad appoggiare il sindaco qualora quest'ultimo optasse per una nuova gunta tecnica di salute pubblica .
Un'uscita che ha mandato su tutte le furie il Pd, non solo aquilano, tanto che alla fine è intervenuto, parlando di scelta incomprensibile da parte di Di Benedetto, il segretario regionale del partito, Renzo Di Sabatino. Al quale il neo eletto consigliere regionale ha risposto in maniera altrettanto piccata.