Non basta il rimpasto di giunta a sopire le inquietudini di Fratelli d'Italia, che torna a suonare la sveglia al sindaco Pierluigi Biondi chiedendo un deciso cambio di passo a livello amministrativo, a partire dal problema delle attività produttive e commerciali del centro storico.
"Non ci sono più alibi" ha affermato il capogruppo del partito Giorgio De Matteis, in una conferenza stampa tenuta un'ora dopo quella in cui Alessandro Piccinini comunicava le sue dimissioni e un'ora prima quella convocata dal primo cittadino per annunciare il rientro della crisi e presentare la sua nuova squadra di governo.
"Per noi non è un problema di nomi, non ce l'ho con i singoli individui" ha precisato De Matteis, affiancato dai consiglieri Ersilia Lancia, Marcello Dundee e Berardino Morelli e dall'ex assessore comunale Corrado Ruggeri "Questa amministrazione deve fare di più. La città ci ha chiesto di governare. Chiunque avrà l'onere di fare l'assessore dovrà affrontare alcuni problemi la cui risoluzione non può più essere rimandata. Altrimenti lo faremo noi. In politica lo spazio è di chi lo occupa, non si può vivere di rendita".
In realtà De Matteis i nomi li ha fatti eccome e sono quelli del dimissionario Alessandro Piccinini e dell'assessore ai Trasporti e ai Parcheggi Carla Mannetti, entrambi, peraltro, di FdI. Sono loro i bersagli principali delle critiche: "Non si può annunciare l'istituzione di un tavolo di confronto sul commercio del centro storico e poi dimettersi due giorni dopo" ha osservato De Matteis "E poi i commercianti non possono essere chiamati solo quando, del tutto legittimamente, decidono di protestare. L'amministrazione deve avere un'attenzione costante verso di loro".
Per ridare ossigeno alle attività commerciali e produttive, ha affermato De Matteis, serve una pianificazione strategica, un approccio sistemico. Non si può più andare avanti con interventi spot.
E il primo passo da fare deve essere l'approvazione del nuovo Piano commerciale: "Quello vigente" ha spiegato l'esponente di FdI "è ancora quello approvato nel 2002, quando l'assessore era Corrado Ruggeri e il sindaco Biagio Tempesta. Doveva rimanere in vigore 3 anni, ne sono passati 17, Così rischiamo di fargli fare la stessa fine del Piano regolatore. Visto che con Cialente non si è voluto approvarne uno nuovo e non lo si è fatto nemmeno in questi due anni, non c'è più tempo da perdere. Non possiamo più andare avati a queste condizioni".
Ma, ha ammonito De Matteis, "non si può fare un nuovo Piano commerciale senza mettere mano anche alla programmazione Urbanistica, alla Viabilità e ai Parcheggi. Sono settori strettamente legati tra loro. L'urgenza dei parcheggi c'era anche quando ci siamo insediati. Finora ci sono state solo enunciazioni ma il problema non è stato risolto. Eppure non mi risulta che la Mannetti faccia l'assessore a Campobasso. Occorre dare risposte immediate, i parcheggi sotterranei non possono essere una soluzione perché ora che verranno realizzati saranno passati almeno dieci anni. Nel frattempo le attività commerciali saranno tutte sparite".
"Bisogna istituire un tavolo permamenente chiamando a partecipare tutte le associazioni di categoria (oggi alla conferenza stampa erano presenti anche Alberto Capretti della Fiva e Celso Cioni della Confcommercio regionale, ndr), alle quali chiedo di darci una mano e di risvolere problemi e divisioni interne".
Per De Matteis non è nemmeno un problema di soldi: "Di quelli ne abbiamo quanti ne vogliamo: per le attività produttive, le opere pubbliche, la ricostruzione. Per le attività produttive ci sono i fondi Restart. Come si stanno spendendo? Dei 219 milioni dei fondi del 4%, il Cipe ne ha approvati 115 e assegnati 68. Al Comune dell'Aquila ne sono stati riconosciuti 11 per la ciclovia, ma assengnati ne risultano solo 250mila. Per altri interventi, sono stati impegnati altri 31 milioni e assegnati 11. Cosa si sta facendo? Non si sa. Anche qui, serve una strategia complessiva, una programmazione integrata e una cabina di regia. Invito inoltre il presidente Marsilio e l'assessore Febbo a nominare il prima possibile il rappresentante della Regione al Cipe. E' la Regione il tramite con il Governo che eroga le cifre, anche se poi sono i Comuni a dover presentare i progetti".
Nonostante le critiche e le sollecitazioni rivolte alla giunta, FdI ha assicurato che continuerà a far parte della maggioranza e a sostenere la giunta: "Ribadiamo l'atteggiamento costruittivo e responsabile di questo gruppo, dimostrato anche dal fatto che non abbiamo chiesto una poltrona o un posto in giunta" ha detto Ersilia Lancia "Sentiamo su di noi la responsabilità di dover governare e ci impegneremo sempre per portare proposte e atti e svolgere un'azione di impulso".