Venerdì, 29 Marzo 2019 12:05

Case e Map dati senza bando alle associazioni, Romano scrive all'assessore Bergamotto: "Sospendere e revisionare gli atti"

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A pochi giorni dalla presentazione della nuova Giunta, il Capogruppo in Consiglio comunale del Passo Possibile, Paolo Romano, in una lettera indirizzata al neo assessore con deleghe al personale, alle partecipate e alla valorizzazione del patrimonio Fausta Bergamotto, chiede di "sospendere e revisionare gli atti emessi dal predecessore Guido Quintino Liris in merito alla valorizzazione del patrimonio comunale. Questo al fine di garantire un'equità di trattamento, finora disattesa, per le associazioni operanti sul territorio che faranno richiesta di alloggio all'interno del compendio CASE e MAP".

A finire nel mirino del consigliere di minoranza sono due provvedimenti: la delibera di giunta n. 509 del 27.12.2018 e la determina dirigenziale n.997 del 25.03.2019. La prima stabilisce l'assegnazione degli alloggi Case in maniera diretta a tutti coloro che entro quella data e senza una preventiva e opportuna evidenza pubblica ne avevano fatto richiesta. Sulla base di questo provvedimento, il Comune dell'Aquila, lo scorso mese, assegnò quaranta alloggi Case e Map senza bando ad altrettante associazioni culturali.

"Già qualche settimana fa -si legge nella missiva indirizzata all'assessore Bergamotto- manifestai pubblicamente il mio disappunto, criticando l’operato dell’ormai ex vicesindaco Guido Liris. Il percorso del provvedimento che l’amministrazione comunale ha intrapreso sotto la responsabilità dell’ex vicesindaco è contraddittorio negli atti redatti sia dalla Giunta che dalla parte dirigenziale; nonostante in quegli atti si rintracci l’obiettivo di dare una risposta alle associazioni che hanno fatto o faranno richiesta di assegnazione degli alloggi Case, il modus operandi scelto non potrà non avere inevitabili ripercussioni sotto il profilo della trasparenza e della legittimità e della necessaria parità di trattamento da parte di chi gestisce un bene pubblico".

La determina dirigenziale del 25.03.2019 prevede, al contrario, l'espletamento di un bando per l'assegnazione degli alloggi. "Lo schema del tardivo procedimento ad evidenza pubblica -osserva Romano- stabilisce “che le assegnazioni degli alloggi alle Associazioni che hanno inoltrato richiesta avverranno periodicamente secondo le disponibilità dell’Ente e fatti salvi gli alloggi già concessi ai sensi della deliberazione di G.C. n. 509/2018 fino a successive determinazioni”. Ed è proprio quel “fatti salvi” della determina n. 997 del 25.03.2019 che delinea il diverso trattamento, con una tutela diretta per coloro che alla data della delibera 509/2018 avevano fatto richiesta ma che esclude coloro che inoltreranno richiesta solo successivamente".

Un vero e proprio "pastrocchio politico e amministrativo", lo definisce Romano che quindi chiede all'ssessore Bergamotto di "sospendere gli effetti della determina n. 997 del 25.03.2019, in modo da permettere una revisione della delibera 509 ed assicurare una adeguata trasparenza nonché parità di trattamento, a tutte le associazioni del territorio".

La lettera all'assessore Fausta Bergamotto

Oggetto: delibera di giunta n. 509 del 27.12.2018 e determina dirigenziale n.997 del 25.03.2019

Nel porgerle il benvenuto in seno all’amministrazione comunale della città, vorrei al contempo offrirle uno spunto di riflessione su una delle questioni che si troverà ad affrontare per delega, legata alla valorizzazione del Patrimonio ed in particolare all’assegnazione degli alloggi del progetto CASE e MAP alle associazioni operanti sul territorio.

Già qualche settimana fa manifestai pubblicamente il mio disappunto, criticando l’operato dell’ormai ex vicesindaco Guido Liris. Il percorso del provvedimento che l’amministrazione comunale ha intrapreso sotto la responsabilità dell’ex vicesindaco è contraddittorio negli atti redatti sia dalla Giunta che dalla parte dirigenziale; nonostante in quegli atti si rintracci l’obiettivo di dare una risposta alle associazioni che hanno fatto o faranno richiesta di assegnazione degli alloggi Case, il modus operandi scelto non potrà non avere inevitabili ripercussioni sotto il profilo della trasparenza e della legittimità e della necessaria parità di trattamento da parte di chi gestisce un bene pubblico.

Vorrei pertanto che lei prendesse visione della delibera di Giunta comunale n. 509 del 27.12.2018 che assegna gli alloggi Case in maniera diretta a tutti coloro che entro quella data e senza una preventiva e opportuna evidenza pubblica ne avevano fatto richiesta; c’è di più: infatti con la determina n. 997 del 25 marzo scorso, chi legittimamente aspira ad avere una sede per la propria associazione, dovrà sottostare a un procedimento di evidenza pubblica, semmai l’amministrazione avesse in animo di destinare ulteriori alloggi alle associazioni del territorio.

Andrò con ordine per conferire chiarezza a questo pastrocchio politico e amministrativo. Dopo la delibera n.99 di marzo 2018 che assegna alla valorizzazione del patrimonio l’80% delle disponibilità alloggiative del progetto CASE e MAP, sono stati prodotti diversi atti, delineando ruoli e passaggi da rispettare da parte degli uffici comunali.

Ad un’analisi attenta del carteggio allegato ai provvedimenti citati, nonché da un accesso agli atti promosso all’interno degli uffici preposti, posso riassumere che:

• Manca una specifica individuazione e un’analisi di tutte le reali disponibilità degli alloggi da assegnare alla valorizzazione del patrimonio immobiliare del progetto CASE e MAP rientranti nella percentuale pari all’80% delle disponibilità giusta delibera di Giunta 99/2018; vorrei metterla a conoscenza che fu proprio la mancanza della contezza degli alloggi disponibili, la prima delle motivazioni utilizzate per la revoca in autotutela del bando di assegnazione fatto dalla precedente Giunta;

• Sono stati individuati i primi 37 alloggi ritenuti idonei tra i vari insediamenti CASE e MAP: saranno consegnati in maniera diretta in spregio a quanto scritto nella delibera n. 433 del 2018;

• Si possono notare tra le richieste pervenute al Comune, evidentemente tramite passaparola in mancanza di una procedura di evidenza pubblica, nomi di consiglieri comunali in carica e collaboratori riferibili all’ ex assessore con delega al patrimonio, nonché ex vice sindaco;

• Lo schema del tardivo procedimento ad evidenza pubblica stabilisce “che le assegnazioni degli alloggi alle Associazioni che hanno inoltrato richiesta avverranno periodicamente secondo le disponibilità dell’Ente e fatti salvi gli alloggi già concessi ai sensi della deliberazione di G.C. n. 509/2018 fino a successive determinazioni”. Ed è proprio quel “fatti salvi” della determina n. 997 del 25.03.2019 che delinea il diverso trattamento, con una tutela diretta per coloro che alla data della delibera 509/2018 avevano fatto richiesta ma che esclude coloro che inoltreranno richiesta solo successivamente.

Oggi si potrebbe fornire un segnale di buon governo ancor di più grazie alla figura, sicuramente più tecnica, che lei rappresenta nell’esecutivo cittadino, correggendo le storture che il suo predecessore ha commesso e riconsegnando imparzialità alla pubblica amministrazione.

Le chiedo pertanto di sospendere gli effetti della determina n. 997 del 25.03.2019, in modo da permettere una revisione della delibera 509 ed assicurare una adeguata trasparenza nonché parità di trattamento, a tutte le associazioni del territorio. Compito dell’amministrazione dovrebbe essere quello di valorizzare l’ingente patrimonio pubblico e nello stesso tempo di permettere a tutti gli attori del territorio interessati di concorrere alle stesse condizioni per l’assegnazione di un alloggio di un progetto CASE e MAP. Tutto quello cioè che la procedura dell’ex Vicesindaco non ha promosso, creando solo smarrimento amministrativo.

Confido che lei voglia affrontare l'argomento con il rigore e la serietà che la contraddistingue e rendere edotto il Consiglio comunale.

Il Passo Possibile si rende da sempre disponibile ad un dibattito propositivo sulla valorizzazione del patrimonio comunale, oramai non più differibile, nelle more di un più giusto e trasparente accoglimento delle richieste che provengono dalle realtà operanti sul territorio. Bisogna finalmente tracciare una strada diversa che miri ad una trasparenza e ad una visione globale, che sappia guardare in prospettiva e non solamente alle tornate elettorali dietro l’angolo a beneficio della carriera politica dell’aspirante di turno.

Le chiedo infine di voler considerare questi miei spunti come espressione di una importante preoccupazione per le sorti del Comune dell’Aquila, dei suoi cittadini, del loro futuro e dello scollamento sociale che potrebbe determinarsi a causa di una scelta che non tuteli a fondo i diritti e i bisogni di ognuno.

Con la speranza che non mi deluderà, le formulo i migliori auguri.

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