Il rassemblement di associazioni, partiti e sindacati riunitisi sotto la sigla L'Aquila Antifascista, che qualche giorno fa aveva stigmatizzato la scelta del Comune di concedere l'uso della sala Rivera di Palazzo Fibbioni a CasaPound per la presentazione di un libro pubblicato dalla casa editrice Altaforte (quella cacciata dal Salone del libro di Torino per le sue dichiarate affinità con il partito neofascista di Gian Luca Iannone e Simone Di Stefano), torna sull'argomento rispondendo a Simone Laurenzi, coordinatore regionale di CP, che aveva difeso l'evento in nome della libertà di parola, giustificandolo anche come appuntamento elettorale.
Ecco la nota completa di L'Aquila Antifascista
Con la complicità del sindaco Pierluigi Biondi, a Palazzo Fibbioni verrà presentato un libro della casa editrice Altaforte, guidata da Francesco Polacchi, militante di CasaPound dalla dichiarata fede fascista, rivendicata apertamente anche in questi giorni ('io sono fascista', l'antifascismo è il vero male di questo Paese', ecc.). Per questo motivo, lo stesso Polacchi è indagato dalla Procura di Torino per apologia di fascismo e la casa editrice è stata doverosamente espulsa dal Salone del Libro.
È indecente e intollerabile che gli stessi fascisti si appellino alla democrazia e a quei “diritti di libertà” sanciti dalla nostra Costituzione, nata proprio dalle lotte contro l’oppressione e le discriminazioni della dittatura: come dei veri e propri parassiti, i fascisti vecchi e nuovi utilizzano e intossicano lo spazio democratico al solo scopo di smantellarlo. Ieri come oggi, i fascisti minacciano, prevaricano, colpiscono i più deboli, come testimoniano centinaia di aggressioni di matrice fascista fino ai presidii di intimidazione nell’androne di casa.
Difendiamo l’antifascismo perché è quel valore bellissimo e nobile che ha restituito la libertà e la pace ad una Italia serva dei nazisti e stravolta dalla guerra e dalla fame. L'antifascismo è quel valore che permette anche alle persone più ignoranti e volgari di esprimere la propria opinione, perché la democrazia è proprio questo: è libertà anche per chi non ne capisce il valore, il significato profondo, il sacrificio di sangue che ha comportato. Ma le opinioni sono una cosa.
Altro sono il fascismo, il razzismo, l’odio verso i diversi, l’intolleranza, le minacce, la violenza: sono reati orribili contro cui combattere per non ricadere nel buio e nella vergogna del ventennio. Con l’antifascismo sosteniamo la solidarietà verso i più deboli, i diritti dei lavoratori e delle donne, la cultura e il futuro per i nostri figli, l’accoglienza e l’integrazione per chi ha bisogno e magari fugge da guerre, carestie e povertà come facevano i nostri nonni. Perché non siamo indifferenti davanti alle ingiustizie e vogliamo restare umani e aiutare chi soffre.
L’Aquila resterà una città civile e democratica. E il Municipio deve essere un luogo dove mai devono risuonare parole di offesa alla Costituzione antifascista e alla Repubblica.
L’Aquila moderna è nata col sacrificio dei Nove Martiri che noi continueremo sempre a onorare.
Nessuno spazio alle posizioni che sono al di fuori della Costituzione italiana e che anche il Parlamento europeo ha chiesto di mettere al bando!
Per questo mercoledì alle 17:30 saremo a Piazza IX Martiri per onorare una volta di più chi, per combattere il fascismo e difendere le libertà di tutti, è morto.