Martedì, 25 Giugno 2019 14:56

Comune dell'Aquila: il 'caso' Di Gregorio all'attenzione della Commissione Garanzia. La RSU stigmatizza la condotta dell'amministrazione

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Ed ora, la 'vicenda' legata al minacciato trasferimento di Mario Di Gregorio dal settore 'Rigenerazione urbana, mobilità e sviluppo' al settore 'Ricostruzione beni pubblici', a valle di alcune decisioni della Giunta che, di fatto, avevano già destituito il funzionario comunale dai suoi incarichi precedenti, verrà discussa in Commissione 'Garanzia'. 

Il 24 giugno scorso, infatti, si è riunita la RSU per approfondire la vicenda: ebbene, è stato rilevato che "il percorso amministrativo prospettato dal dirigente del settore 'Politiche per il cittadino e il personale' non tiene conto dei combinati disposti dell'art. 20, comma 4 del CCNQ del 4 dicembre 2017 e dell'art. 22 della legge 300/1978". Pertanto, è stato diffidato il dirigente dall'adottare il provvedimento di trasferimento. 

Della vicenda, ci siamo occupati diffusamente. 

Di Gregorio era stato distaccato ad agosto 2018 alla Gran Sasso Acqua spa per mettere ordine nei procedimenti attinenti il secondo stralcio dei sottoservizi; ad aprile scorso, però, l’assessore Carla Mannetti ha deciso di richiamarlo in Comune - sebbene la società partecipata avesse chiesto di prolungare il distacco - e, come non bastasse, ha avviato un durissimo braccio di ferro col funzionario sfociato, nei giorni scorsi, con la nota firmata dalla dirigente Paola Giuliani che informava Di Gregorio del trasferimento. Una decisione 'congelata' per la durissima risposta del funzionario che ha diffidato l'Ente dal procedere: si è appellato, in particolare, al suo ruolo di RSU che svolge nella sede comunale di via Avezzano sottolineando come – stando all’articolo 20 del CCNQ del 4 dicembre 2017 – "il trasferimento di una unità operativa ubicata in Comune o circoscrizione diversa da quella di assegnazione dei dirigenti sindacali può essere predisposto solo previo nullaosta delle rispettive associazioni sindacali di appartenenza o della RSU qualora il dirigente ne sia componente".

Lo stesso principio richiamato dalla RSU nella riunione di venerdì scorso.

D'altra parte, Di Gregorio aveva già denunciato come si fosse trattato soltanto dell’ultimo provvedimento ai suoi danni, svelando, di fatto, la contrapposizione che si è ingenerata con l’assessore Carla Mannetti. "Già con alcune deliberazioni di Giunta – aveva spiegato il funzionario – sono stato estromesso da procedimenti da me seguiti fin dalla loro nascita, mortificando la mia professionalità nonché la mia credibilità sindacale"; Di Gregorio faceva riferimento, in particolare, alla delibera 90 del 4 marzo scorso con cui è stato rimosso dall’incarico di project manager nell’ambito del progetto comunitario Digital’AQ, "nonostante il procedimento, partito nel 2017, si sarebbe concluso nei primi giorni di giugno, ovvero tre mesi dopo".

Non solo. Con delibera 93 che porta ancora la data del 4 marzo, la Giunta ha inteso rimuovere Di Gregorio anche dall’Organismo Intermedio responsabile dell’attuazione delle strategie di Sviluppo Urbano Sostenibile. E ancora, con delibera 154 del 29 aprile, il funzionario è stato rimosso dall’Unità di progetto interdipartimentale per la redazione e approvazione del PUMS.

Un vero e proprio accanimento, verrebbe da pensare. "A mio avviso – aveva ribadito tra l'altro il funzionario – le deliberazioni sono prive della motivazione ha portato all’adozione dei provvedimenti, ovvero la motivazione desumibile risulta perplessa, contraddittoria, incongrua e/o illogica".

E pare pensarla così anche la RSU che sottolinea come i provvedimenti citati rechino "un oggetto ed un contenuto tali da ricondurre alla mera costituzione di gruppi di lavoro non specificando, però, che in realtà destituiscono da funzioni già assunte l'ing. Di Gregorio, omettendo peraltro la motivazione della scelta. Tra l'altro, la deliberazione di Giunta comunale n. 90 del 4 marzo 2019 con la quale l'ing. Di Gregorio è stato rimosso dall'incarico di project manager nell'ambito del progetto comunitario Digital'AQ reca una motivazione incongrua, ovvero il distacco temporaneo del medesimo in GSA. Tuttavia, nell'atto non si tiene conto che il distacco era ormai in via di conclusione e che durante lo stesso il procedimento era stato regolarmente gestito". 

Per tutto ciò, la RSU ha voluto "stigmatizzare la condotta dell'Amministrazione", chiedendo una "valutazione degli atti richiamati alla V Commissione Garanzia, in riferimento alla regolarità ed efficacia degli stessi". Si potrà fare chiarezza, così, sulla presunta 'persecuzione' denunciata da Di Gregorio, che riconduce i recenti accadimenti proprio al suo distacco temporaneo in Gran Sasso Acqua. Tra l'altro, il giorno prima del rientro in Comune il funzionario era stato destinato all’ufficio Convenzioni urbanistiche, anch’esso in via Avezzano ma afferente ad altro assessorato: "da allora, però – l'affondo – non mi è stata assegnata alcuna pratica inerente l’attività del nuovo ufficio di destinazione né ho partecipato ad alcuna riunione di lavoro".

Vedremo se in Commissione Garanzia si riuscirà a capire il motivo per cui la Giunta, stante la richiesta della GSA di tenere Di Gregorio in distacco per lasciargli seguire i procedimenti afferenti al secondo stralcio dei sottoservizi, fermi e con i progetti esecutivi non ancora certificati - la stazione appaltante non è in grado di disegnare un universo temporale credibile per l’avvio dei lavori - abbia deciso di richiamarlo invece in Comune per poi lasciarlo in un ufficio due mesi senza che gli fosse assegnata neanche una pratica. Che cosa è accaduto? E come mai l’assessore Mannetti ha estromesso Di Gregorio da ogni procedimento afferente il suo assessorato?

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