Martedì, 09 Luglio 2019 01:05

Ecco il piano per salvare Ama: bus elettrici, investimenti e 100mila km di corse in meno

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Più autobus elettrici, più tecnologia, contenimento delle spese, tagli alle corse non redditizie e risparmio sui costi del personale.

E’ un mix di misure draconiane e investimenti il piano di sviluppo annunciato dalla giunta comunale per rilanciare l’Ama, l’azienda del trasporto pubblico locale del Comune dell’Aquila.

I dettagli sono stati illustrati ieri in conferenza stampa dagli assessori alle società Partecipate e ai Trasporti, Fausta Bergamotto e Carla Mannetti, dall'amministratore unico dell'azienda, Giammarco Berardi, e dal consulente finanziario che ha collaborato alla redazione del Pef (Piano economico-finanziario), Augusto Equizi

Più che di rilancio, tuttavia, sarebbe più opportuno parlare di salvataggio.

L’Ama ha chiuso gli ultimi tre esercizi – 2016, 2017 e 2018, anche se il bilancio dell’anno scorso deve ancora essere approvato -  in rosso, ha accumulato perdite per 2 milioni di euro e ha eroso praticamente tutto il proprio capitale sociale, passato da 3 milioni a 100mila euro.

“Con questi numeri e senza un piano di risanamento, che aspettiamo invano da due anni, l’azienda è tecnicamente fallita” aveva detto la scorsa settimana il capogruppo del Pd in consiglio comunale Stefano Palumbo, stigmatizzando il fatto che la riunione dell’assemblea dei soci convocata per approvare il bilancio fosse andata deserta e chiedendo la convocazione di una commissione Bilancio ad hoc.

“Ad oggi” aveva detto Palumbo "ancora non è dato sapere quando e in che forma verrà rivisto il contratto di servizio, a quanto ammonta l'addendum al contributo comunale già previsto, se verrà garantito attraverso una variazione di bilancio e, nel caso, quali sono i tagli che subirà il bilancio comunale appena approvato”.

La conferenza stampa di ieri è stata anche un modo per rispondere alle sollecitazioni dell’opposizione, che su Ama sta affilando le armi. Tanto è vero che domani è prevista un’altra conferenza stampa ma a tenerla questa volta saranno tutti i gruppi di minoranza.

Per quanto riguarda il nuovo contratto di servizio, l’assessore Mannetti ha annunciato che sarà di 7 milioni e 700mila euro: 1,2 milioni di euro in più di quello scaduto. E’ una somma comprensiva dei fondi ordinari trasferiti dalla Regione.

Proprio quest’ultima, ha ricordato l’assessore Bergamotto, è una delle principali responsabili del dissesto finanziario dell’Ama, avendo sospeso, nel 2016, il fondo per il pagamento degli adeguamenti contrattuali del personale, circa 900mila euro annui. Il Comune, nel 2018, ci ha messo una pezza, garantendo la stessa cifra, ma si è trattato di una misura una tantum.

Altre cause alla base della crisi dell’azienda sono invece strutturali, hanno radici più profonde nel tempo e si devono sostanzialmente ai mancati investimenti in tecnologia e nuove vetture.

“Ama” ha spiegato l’assessore Mannetti “ha un parco macchine molto vecchio. L’età media dei suoi autobus è di 20 anni. Sono mezzi che devono essere dismessi perché Euro zero e dunque non più a norma. Sfruttando alcuni finanziamenti, abbiamo comprato 15 nuovi autobus: 11 elettrici, uno dei quali è già in funzione, e 4 a gasolio”.

“I nuovi autobus permetteranno di spendere meno per la manutenzione e il carburante, mediante il recupero delle accise con la cosiddetta Carbon Tax,” ha osservato Giammarco Berardi “Solo negli ultimi 3 anni il carburante era aumentato del 30%. Altri risparmi verranno dal taglio di 100mila chilometri di corse non più remunerative e dalla gestione del personale. Con i pensionamenti, che saranno sostituiti da lavoratori con contratti interinali, contiamo di risparmiare 140mila euro l’anno".

“Ma l'operazione più importante, a nostro avviso” ha proseguito Mannetti “è stata quella di predisporre il costo standard del servizio e il Pef, che saranno portati portato all'attenzione della Giunta a giorni, e poi del Consiglio comunale per integrare il contratto di servizio. Siamo stati il primo Comune in Abruzzo in tal senso e questi due strumenti ci permetteranno di stabilizzare la gestione economica di Ama".

Il costo standard è stato fissato in 2,17 euro a chilometro. "E' stato stabilito”  ha osservato Mannetti “sulla base di due diversi passaggi. Preliminarmente abbiamo dovuto tenere conto dei parametri definiti dall'Autorità nazionale di regolazione dei trasporti; il risultato ottenuto è stato poi rideterminato, attraverso la determinazione di criteri specifici normativi, dall'amministrazione comunale. In base ai parametri dell'Autorità nazionale, il costo 'macro' si attestava sui 2,50 euro a chilometri, noi siamo riusciti a contenerlo fino a 2,17 euro. Questo, ribadisco, è il costo standard; non influirà sul prezzo dei biglietti per l'utenza, che rimarrà invariato".

Ultima modifica il Martedì, 09 Luglio 2019 20:43

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