"Ci vorrebbe in Italia un bel colpo di Stato militare per ridare ordine e disciplina".
E' una delle tante frasi scioccanti contenute in gruppo chiuso di Facebook composto da appartenenti alla Guardia di Finanza ed ex finanzieri rivelate dal sito di informazione The Vision e poi riprese anche da molti altri giornali.
L'inchiesta ha svelato come nel gruppo - chiamato Il Finanziere - venissero pubblicate minacce di morte, frasi sessiste e razziste nei confronti dei volontari delle Ong e dei parlamentari che sono saliti sulla Sea-Watch 3.
I partiti del centro sinistra hanno chiesto in varie interrogazioni al ministro dell'Economia Giovanni Tria di prendere provvedimenti. Il vertice della Guardia di Finanza ha avviato gli accertamenti, denunciando il fatto in procura e chiarendo che non si tratta del sito ufficiale del Corpo, ma di una pagina chiusa gestita da un finanziere "in congedo dal 1996".
Sulla vicenda interviene anche il circolo di Sinistra Italia L'Aquila, che in una nota scrive:
"Il Circolo di Sinistra Italiana L’Aquila ritiene di intervenire nell’esprimere, con vivissimo disappunto e preoccupazione, quanto apparso sulla pagina di un gruppo presente su Facebook e che riporta la denominazione “Il Finanziere”, ricalcando l’intestazione del giornale ufficiale del Corpo della Guardia di Finanza, pur non avendo a che fare con esso e nella qual pagina sono presenti una serie di commenti che incitano alla violenza, all’odio sociale con uso di ingiurie contro politici, la Comandante Karola e in specie contro la sinistra".
"E ritiene di farlo proprio per la stima che invece Sinistra Italiana ha per questo Corpo di Polizia, il quale è l’unico che opera istituzionalmente contro i potentati economici, contro l’imprenditoria disonesta che evade, massacra e sfrutta i lavoratori, contro gli affari finanziari internazionali macchiati di reato e spesso di sangue innocente, contro le mafie che operano per il fine ultimo dell’arricchimento in danno dei cittadini più deboli e di tanti che sono stati massacrati per aver osato ribellarsi".
"Sinistra Italiana non può che sostenere l’operato democratico, altamente professionale di questi lavoratori in divisa che per pochi euro al mese, sfidano i potenti dell’economia basata sul profitto a tutti i costi e sfruttano i lavoratori usandoli come merce, e riprova ne è l’impegno del Corpo contro l’endemica piaga del lavoro nero tanto da essere un obiettivo che tutti i reparti sono chiamati a perseguire ogni anno".
"L’azione istituzionale del Corpo della Guardia di Finanza non può che combaciare ed essere la stessa istanza di Sinistra Italiana contro quella ricchezza disonesta che uccide in mille modi, che si intreccia col potere politico più disonesto e perverso, mettendo a rischio la democrazia ogni giorno".
"In tal senso Sinistra Italiana è sicuramente più vicina ai suddetti operatori che tante destre becere, populiste e finte amanti della legalità, che vedono spesso tra i loro appartenenti fior di indagati proprio per reati a sfondo finanziario economico, nazionale e internazionale".
"Per questi motivi, fenomeni come quelli citati all’inizio non possono che suscitare sgomento e dubbi su cosa stia accadendo e cioè osservare e confidare da un lato su un Corpo impegnato a combattere da sempre le ingiustizie sociali che nascono su di una economia illecita e sul Dio denaro e dall’altro osservare presunti suoi appartenenti, muniti di poteri coercitivi e di armi in dotazione, che incitano ad azioni violente, esecuzioni sul posto, azioni di giustizia sommaria e personale".
"Viene spontaneo chiedersi a questo punto se non sia un comportamento endemico di alcuni suoi appartenenti, comportamento spesso più proprio di certi ambienti dove circolano foto del duce, inni al periodo fascista, tatuaggi richiamanti il ventennio o episodi isolati ma non meno gravi, considerate le potestà d’imperio che ha un corpo di polizia".
"Viene spontaneo chiedere alla gerarchia della Guardia di Finanza se non sia il caso di verificare a fondo, come si deve, seriamente, questi episodi che sembrano in realtà nascere in modo già troppo strutturato e tendenti all’odio organizzato, forse a causa di un terreno già predisposto e fertile, facendo ipotizzare che nelle caserme, dalle quali ricordiamo uscirono valorosissimi uomini che si schierarono con la Resistenza e guidando l’insurrezione e la liberazione di città dal fascismo, gli stessi che si rifiutarono di passare le armi ai nazisti a Cefalonia e furono per questo sterminati senza pietà, ci siano forse troppe simpatie per una destra amante del duce, dei suoi calendari, dei suoi motti, dei simboli che lo richiamano e dei modi di fare e di esprimersi, ingiuriosi verso i valori democratici e antifascisti nati dalla Resistenza. Ricordando che ogni appartenente al Corpo giura fedeltà alla Costituzione antifascista".
"Per quanto concerne i fatti di Lampedusa, l’occorso che ha visto il contatto e l’urto tra le due imbarcazioni è stato un brutto episodio. Da un lato il diritto di esistere e sfuggire a guerre e fame di popoli sfruttati, dall’altro, lavoratori onesti messi in mezzo da una politica ignorante, che mostra i muscoli e sbeffeggia le disgrazie altrui per raccattare voti e poltrone".
"Sinistra Italiana sa benissimo che non è atteggiamento della Guardia di Finanza quello di mostrare i muscoli e dichiarare populisticamente "ordine e pulizia" come il Ministro degli Interni ormai si diverte a fare da mesi e lo sa benissimo osservando quante altre operazioni di soccorso in mare ha effettuato il suo naviglio. Così come in montagna sempre in prima linea nel recuperare feriti e deceduti a rischio della propria vita. E Sinistra Italiana L’Aquila ricorda con affetto il Finanziere Marco Dignani del Soccorso Alpino del Corpo di stanza nella nostra Città, deceduto nell’adempimento del dovere a salvaguardia della vita altrui in montagna".
"I giorni scorsi viceversa, a questo naviglio viene dato l’ordine contrario e cioè non salvare, impedire una vita diversa a migliaia di diseredati e inseguiti da guerre e massacri".
"Sinistra Italiana non può essere contro il Corpo della Guardia di Finanza, può giudicare un episodio purtroppo finito male, lo giudica per denunciare la strumentalizzazione che sta subendo il Corpo da parte della massima Autorità di P.S. nazionale, mandandolo “in guerra” contro chi scappa dalle tragedie; Sinistra Italiana guarda con obiettività a ciò che è successo a causa di animi esasperati e messi lì a confrontarsi e osteggiarsi da volontà politiche oggi seriamente preoccupanti per il vivere democratico e lo scontro ne è la riprova del massacro sociale verso il quale si sta andando".
"Per tali motivi è opportuno ed è doveroso che il Corpo intervenga immediatamente a sminare, disinnescare questo clima pericolosissimo che sembra coinvolgere anche dei suoi presunti appartenenti, che si fanno trascinare dallo stile tipico salviniano di provocare prima l’avversario politico e poi sbeffeggiarlo quando reagisce, facendo affidamento su individui che tendono a conservare simpatie nostalgiche antidemocratiche, razziste e pericolosamente sessiste, se queste simpatie per di più sono allevate in ambienti istituzionali o luoghi come le caserme".
"Il Circolo di Sinistra Italiana L’Aquila chiede quindi che si indaghi fino in fondo per restituire alla gente quella Guardia di Finanza schierata da sempre con i deboli, le fasce oppresse della società, baluardo contro le ingiustizie economiche e garanzia di democrazia contro i potentati affaristici e finanziari, impegnata in prima linea nella salvaguardia della vita umana in mare, come anche in montagna".