“L’area di risulta dell’ex Istituto Magistrale deve essere interamente destinata a parcheggio a servizio degli adiacenti uffici pubblici. E’ urgente anche sbloccare i lavori del terzo lotto del tribunale”.
A scriverlo, in una nota, è l'ex presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, membro dell'associazione politica Globuli Rossi.
“E’ evidente" afferma Benedetti "che l’area denominata “Villa Gioia” ha perso negli anni la antica destinazione di “polo scolastico” per diventare il vero cuore direzionale della città. Nell’area in questione insistono,infatti, il Tribunale dell’Aquila e la Corte d’Appello degli Abruzzi oltre agli Uffici finanziari ed quelli comunali ivi compresa la sede del consiglio comunale”.
“Per tale ragione è evidente l’insufficienza della modesta area destinata a parcheggio pubblico e la conseguente necessità di adibire l’intera area di risulta riveniente dalla demolizione dell’ex Istituto magistrale ,appunto,a parcheggio”.
“Questo consentirebbe una più comoda fruibilità degli uffici da parte dell’Utenza anche in previsione dell’ampliamento delle funzioni del Tribunale dell’Aquila in ragione dell’accorpamento degli Uffici giudiziari della Provincia conseguente alla probabile soppressione dei Tribunali di Avezzano e Sulmona”.
“Anche la futura e probabile destinazione “a direzionale” dell’ex scuola Mazzini, dell’ex Istituto d’arte e del palazzo della Provincia , adiacente alle mura urbiche, ed all’ex Inail rendono più pressante e concreta tale necessità”.
“E’ infatti evidente che il Polo scolastico si è, da tempo, ricollocato nel settore Nord Est della Città e che gli edifici pubblici menzionati ed ubicati a Villa Gioia non possono non essere utilizzati dal Comune in primis”.
“In tale contesto va segnalata la situazione di stallo dell’eterno cantiere del Tribunale (terzo lotto) che si trascina da anni nell’indifferenza della Stazione appaltante e del Comune dell’Aquila”.
“Non è pensabile che un cantiere riguardante un edificio strategico della Città nato dalla fattiva concertazione tra l’Autorità giudiziaria aquilana (in primis il dr. Costantino Leombruno) in Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ed il Ministero della Giustizia) rimanga bloccato nella indifferenza generale e nel silenzio delle Istituzioni cittadine, provinciali e regionali”.
“E’ necessario che il Comune metta in essere ogni azione positiva per consentire la ripresa immediata dei lavori”.