Martedì, 23 Luglio 2019 18:24

Garante dei detenuti, fumata bianca: eletto Gianmarco Cifaldi

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E' Gianmarco Cifaldi il nuovo Garante dei detenuti della regione Abruzzo.

Cifaldi, 55 anni, aquilano, sociologo e criminologo, professore aggregato all’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, è stato eletto dal Consiglio regionale con 23 voti a favore su 29 votanti, prendendo due voti in più rispetto ai 21 necessari a raggiungere la maggioranza dei due terzi fissata dalla legge come quorum per rendere valida l'elezione.

Il voto si è svolto a scrutinio segreto. Dallo spoglio sono venute fuori 5 schede bianche, attribuibili al centrosinistra, e anche un voto a favore di Fabio Nieddu, un altro dei 9 candidati che avevano presentato domanda. Per Cifaldi hanno votato a favore il centrodestra e i Cinque Stelle.

Da quel che si è capito, il centrosinistra ha votato scheda bianca non perché avesse delle riserve ma perché non ha condiviso il metodo usato dal centrodestra, che ha puntato subito sul nome del professore della D'Annunzio senza dare alla coalizione Legnini la possibilità di fare una propria proposta.

Con l'elezione di Cifaldi, si chiude una brutta pagina della storia recente del consiglio regionale: la nomina del Garante dei detenuti era attesa infatti da quasi 10 anni, da quando, cioè, una legge nazionale l'aveva istituito. Nelle passate legislature non si era mai riusciti ad arrivare a una sintesi. 

Per Cifaldi aveva fatto un endorsement anche la Uil Penitenziaria Abruzzo, che di lui aveva detto: "E' molto vicino alle dinamiche carcerarie, e che ha dimostrato attenzione per il diritto di tutti siano essi detenuti che addetti del settore compresi i poliziotti penitenziari".

E' stata invece rinviata l'elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini per permettere agli uffici del Consiglio regionale di espletare le procedure burocratiche necessarie all'accoglimento delle candidature.

Soddisfazione dei Cinque Stelle

"Siamo molto soddisfatti che finalmente il Consiglio regionale abbia eletto il Garante dei detenuti nella persona del Professor Gianmarco Cifaldi, e siamo ancora più soddisfatti che la scelta arrivi al termine di un lungo percorso di ascolto, finalizzato all'individuazione di una figura di comprovata professionalità in materia carceraria. Il Sociologo Cifaldi è una figura professionale che trova il nostro concreto supporto e che come gruppo del M5S avevamo già proposto nella scorsa legislatura in virtù del suo curriculum e delle competenze acquisite grazie al lavoro svolto negli istituti di detenzione. A differenza del Governo D'Alfonso oggi siamo arrivati ad un nome non sulla base di una cieca logica di appartenenza politica ma seguendo quel metodo che il Movimento 5 Stelle indica da anni".

Ad affermarlo i Consiglieri regionali del M5S.

Quaresimale (Lega): "Professionista dal profilo inattaccabile"

Anche il capogruppo Lega e consigliere regionale, Pietro Quaresimale, esprime soddisfazione per l'elezione del Garante dei detenuti d'Abruzzo e precisa: "La scelta del prof. Gianmarco Cifaldi è stata condivisa da tutta la maggioranza con l'appoggio del gruppo 5Stelle, segno che è stato eletto un professionista dal profilo inattaccabile. Cifaldi, infatti, nato all'Aquila e residente a Teramo, è docente di sociologia all'Università G. D'Annunzio Chieti-Pescara e ha maturato una grande esperienza di ricerca all'interno di diversi istituti penitenziari. Sono convinto – aggiunge Quaresimale – che il Garante svolgerà un ottimo lavoro col massimo dell'impegno in una Regione che soffre di problemi di personale e sovraffollamento delle carceri".

Il capogruppo Quaresimale, infine, critica la scelta di una parte dell'opposizione e dichiara: "Il comportamento dei gruppi di centrosinistra, che hanno preferito votare scheda bianca, è in linea con l'atteggiamento tenuto nella scorsa legislatura. Il Governo D'Alfonso ha impedito un processo democratico di scelta del candidato Garante. Ostinandosi a imporre un solo nome, infatti, ha lasciato per anni gli Istituti carcerari abruzzesi abbandonati a se stessi. Il metodo partecipativo, con uno studio attento e disinteressato di ogni curriculum presentato, si è invece dimostrato vincente e ha portato all'elezione di un serio professionista che, finalmente, consentirà di colmare un 'vuoto sociale' creato negli scorsi anni".

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Luglio 2019 10:30

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