Venerdì, 16 Agosto 2019 15:07

Festival della Montagna, Romano denuncia: "Amministrazione miope"

di 

"La montagna, vero simbolo naturalistico, storico e identitario della nostra città continua ad essere usata per dividere e non per unire, pensando di poter politicizzare il volto degli aquilani. La denuncia che viene dell'associazione Gran Sasso Anno Zero sul Festival della Montagna e sulla totale chiusura alle interlocuzioni da parte dell'amministrazione comunale, non è bisogno di protagonismo di qualche ragazzotto coi ramponi, ma il timore di veder perso quel know how territoriale messo a disposizione della collettività nei riuscitissimi eventi che si sono susseguiti in questi anni".

Così il capogruppo del Passo Possibile in Consiglio comunale Paolo Romano.

L'intervento del consigliere arriva dopo il duro atto di accusa nei confronti dell'amministrazione comunale da parte dell'associazione GSA0, ideatrice e organizzatrice del Festival della Montagna. In una nota l'associazione aveva denunciato come, a pochi mesi dall'appuntamento, previsto per il primo week-end di ottobre, "la metà dei fornitori che hanno lavorato per la passata edizione non sono ancora stati pagati e non c'è nulla di certo sui tempi in cui i pagamenti verranno saldati".

Non solo. "Il sindaco Biondi - l'affondo di Gran Sasso Anno Zero - ha deciso di ignorare il team di esperti che ha ideato e da sempre organizzato il FdM, senza neanche aver avuto l'assunzione di responsabilità di comunicarlo in prima persona a chi con anni di duro e appassionato lavoro ha reso questo evento uno dei più importanti appuntamenti nazionali legati al mondo della montagna, in termini sia di presenze – almeno 20000 per ogni edizione – che di qualità di ospiti e attività – uno tra tanti Antoine Le Menestrel che scalò lo spigolo del Forte Spagnolo come simbolo di rinascita della città attraverso l'arrampicata".

Per Paolo Romano "questa amministrazione continua ad essere miope denunciando gli errori delle precedenti giunte e mai riconoscendo i propri. Si tende - si legge ancora nella nota a firma dell'esponente del Passo Possibile - ad escludere e colpevolizzare le associazioni storiche del festival piuttosto che riconoscere il fatto che non vengano ancora onorati i fornitori della precedente edizione, che ancora non si sappia nulla del comitato organizzativo del 2019 e che, ad oggi, al di là dello stanziamento assicurato dal Restart, nulla è stato ancora programmato, pianificato, deliberato o determinato".

Romano sottolinea come all'origine della chiusura alle interlocuzioni da parte dell'amministrazione comunale ci sia una ripicca politica. "Non si può far pagare a professionisti della montagna che si vogliono mettere a disposizione il fatto di aver dialogato e collaborato con l'amministrazione precedente. Invece di ricercare continuamente nuove figure solo per colpire l'immaginario collettivo con volti nuovi, bisognerebbe prima valutare con la serietà dei risultati l'operato di chi fin qui si è fatto carico di ideare e rendere possibile uno degli eventi più riusciti dela città", conclude Romano.

Ultima modifica il Sabato, 17 Agosto 2019 14:47

Articoli correlati (da tag)

Chiudi