Sabato, 31 Agosto 2019 16:21

Ama, manovra "lacrime e sangue" appesa a capitale sociale eroso. L'opposizione annuncia "mozione di censura" all'assessore Mannetti

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"Non si può fuggire per sempre, soprattutto dalle proprie responsabilità. Sulla vicenda AMA, l'assessore Carla Mannetti ci prova da mesi preferendo al confronto in consiglio comunale le conferenze stampa o le presentazioni in solitaria dei nuovi autobus finanziati dall'amministrazione regionale quando alla guida, però, c'era il centrosinistra. Lo ha fatto anche ieri non partecipando alla conferenza dei capigruppo convocata proprio per avere chiarimenti sulla preoccupante situazione che vive l'azienda".

A denunciarlo sono i capigruppo d'opposizione in Consiglio comunale, Stefano Palumbo (Pd), Paolo Romano (Il Passo Possibile), Giustino Masciocco (Art. 1), Elisabetta Vicini (Democratici e socialisti), Lelio De Santis (Idv/Cambiare insieme), Angelo Mancini (L'Aquila sicurezza e lavoro) e Carla Cimoroni (L'Aquila chiama).

Dall'incontro, a cui hanno invece partecipato l'assessore Fausta Bergamotto, l'amministratore unico di AMA e il collegio sindacale, è stato tuttavia possibile avere conferma di come "la realtà dei fatti smentisca clamorosamente tutte le rassicurazioni e le promesse fatte in due anni dalla stessa Mannetti. Le poche azioni adottate finora, e le tante solo annunciate, saranno infatti appena sufficienti a tenere in vita un'azienda che, dati alla mano, sappiamo già da ora, chiuderà in perdita anche l'esercizio corrente, ovvero per il quarto anno consecutivo".

A fronte di un taglio ormai certo di circa 500.000€ sul costo del personale e di 100.000 km sul servizio attualmente erogato, "degli investimenti annunciati ci sarà poco o nulla, l'esatto contrario di quanto ribadito dall'assessore in ogni occasione. Una manovra lacrime e sangue appesa, tra l'altro, al problema del capitale sociale, ormai completamente eroso, che mette a rischio attualmente la continuità aziendale e rispetto al quale, in mancanza di soluzioni immediate e risolutive sulla necessaria ricapitalizzazione, amministratore unico e collegio sindacale hanno dichiarato di trovarsi costretti a mettere l'azienda in liquidazione; a tal riguardo, l'ipotesi al vaglio dell'amministrazione di trasferire all'azienda alcuni appartamenti di proprietà comunale, evidenzia la totale assenza di una ben che minima strategia sul futuro dell'AMA e più in generale sul sistema della mobilità cittadina".

Il tutto senza sapere cosa l'amministrazione intenda fare rispetto al percorso di fusione avviato tra AMA e TUA, mai ufficialmente interrotto ma di cui non si parla più da tempo. "Altro che rilancio dell'azienda della mobilità aquilana, la Mannetti per tutto questo tempo ha mentito al consiglio comunale, ai lavoratori e quindi all'intera città, raccontando una favola che non trova riscontro alcuno con la realtà. Un atteggiamento intollerabile il suo, che intendiamo stigmatizzare con una mozione di censura che depositeremo già la prossima settimana e che ci auguriamo anche i consiglieri di maggioranza vogliano sostenere insieme a noi".

Nient'affatto casuale il richiamo alle forze di centrodestra: sulla vicenda AMA, infatti, si è consumata una pubblica spaccatura tra la Lega, che esprime l'amministratore unico Gianmarco Berardi, e l'assessore Mannetti finita nel mirino, d'altra parte, del gruppo di Forza Italia guidato da Giorgio De Matteis; insomma, la mozione potrebbe creare altre fibrillazioni in seno al centrodestra. 

Ultima modifica il Domenica, 01 Settembre 2019 20:42

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