Giovedì, 19 Settembre 2019 14:26

Marsilio traccia il bilancio dei primi 180 giorni di governo. Critici PD e M5S

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"Saremo una Regione che deciderà, non rimarremo fermi né marginali: l'Abruzzo ha la forza per crescere e tornare forte".

Così il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, aprendo questa mattina la conferenza stampa, a Pescara, nella sala Favetta del Museo delle Genti d'Abruzzo, in occasione della quale ha illustrato l'attività svolta dal suo governo nei primi 180 giorni.

Presenti in sala gli stakeholder e i rappresentanti delle categorie datoriali e professionali. "Abbiamo molto da fare, ci siamo occupati dei problemi dei cittadini abruzzesi da subito, sempre presenti nonostante le emergenze e le criticità che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione regionale - ha incalzato il Presidente Marsilio - rivendico i fondi reperiti per le infrastrutture, la ricostruzione e soprattutto per la tutela dell'ambiente".

"Possiamo dire oggi che per la prima volta l'Abruzzo è tornato al centro delle politiche nazionali", ha aggiunto il governatore; "in questo senso vorrei ricordare per esempio i 120 milioni stanziati dal Governo per risolvere la problematica della sicurezza idrica del Gran Sasso, sono soldi che abbiamo negoziato e portato noi in Abruzzo, facendo sentire al Governo la voce di un territorio che per troppo tempo è stato abbandonato anche a causa di una classe dirigente abruzzese così inconsistente da non trovare rappresentanza nemmeno nel Governo che esprimono i loro stessi partiti".

E sulla ricostruzione, ha proseguito Marsilio, "stiamo moltiplicando il lavoro e il personale a disposizione degli uffici e, già oggi, la produttività dell'Ufficio della Ricostruzione che gestisce direttamente la Regione Abruzzo è quattro, cinque volte superiore a quella che abbiamo trovato, grazie anche al fatto che abbiamo stanziato fondi nostri e non atteso soltanto che il Governo ci riconoscesse quello che era dovuto e che ancora non è arrivato nella misura davvero sufficiente". La ricostruzione "è come una foresta che cresce, fa poco rumore, ancora non si vede, ma presto toccheremo con mano gli effetti di provvedimenti che hanno moltiplicato il numero di pratiche licenziate aumentando il numero di unità di personale a disposizione degli uffici; nelle prossime settimane - ha svelato Marsilio - faremo un passo avanti ulteriore, appena decretato con successo dopo aver condotto una trattativa che ha fatto crescere la quota parte del personale riservato all'Abruzzo e vedremo anche un risultato molto concreto e molto fattivo sulla opera di ricostruzione materiale delle nostre città".

I ritardi - ha ribadito il governatore - "sono dovuti a chi ha amministrato prima di noi ed oggi fa il professore: hanno lasciato un ufficio completamente fermo, con numeri ridicoli, visto che si facevano meno di 9 pratiche al mese, e oggi se ne fanno almeno 30 quasi con lo stesso personale: vuol dire che c'è stato un problema di organizzazione e sensibilità che abbiamo risolto, invertendo così la marcia".

Ha aggiunto Marsilio: "Abbiamo rivitalizzato, inoltre, la macchina amministrativa e avviata l'istituzione dell'Agenzia per la protezione civile regionale. Io voglio decidere, e lo farò con determinazione".

L'evento è stato aperto dal Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, che ha rimarcato come il coordinamento positivo che si è instaurato tra esecutivo e Assemblea legislativa rappresenti l'arma vincente di questa amministrazione. Sono seguiti gli interventi del vicepresidente Emanuele Imprudente, che ha ricordato come l'Abruzzo sia "intriso di emergenze, dall'agricoltura alla gestione dei parchi e riserve regionali, settori che hanno bisogno di forte attenzione", gli assessori Nicola Campitelli ("abbiamo ottenuto lo snellimento delle procedere amministrative e lo considero un risultato importante per le nostre imprese e per il futuro del tessuto economico"), Mauro Febbo ("stiamo affrontando con determinazione le tante vertenze che hanno colpito la nostra regione, ora spazio a interventi strutturali, come l'attivazione dei contratti di sviluppo e di innovazione dove sono previste risorse economiche, e la rimodulazione della Zes: noi ci siamo, a differenza dei precedenti amministratori") e Piero Fioretti ("tuteleremo il sistema scolastico abruzzese: vogliamo salvare le eccellenze del territorio, e penso alla scuola d'arte Grue di Castelli, è l'emblema del nostro artigianato").

L'assessore al bilancio, Guido Quintino Liris, ha illustrato il lavoro svolto durante i primi 180 giorni per "il riallineamento contabile del bilancio regionale che, in primis, consentirà di assumere nuovo personale dopo i pensionamenti generati da 'quota 100'". L'assessore alla sanità, Nicoletta Verì, ha ricordato invece l'impegno profuso per la "riorganizzazione della rete sanitaria, l'approvazione del nuovo fabbisogno del personale nella Asl, a seguito del quale potranno essere assunti 1755 nuove unità, tra medici e personale infermieristico, così da ridurre le liste di attesa e migliorare i servizi".

L'ultimo intervento è toccato al Sottosegretario alla Presidente della Giunta regionale, Umberto D'Annuntiis, che ha rivendicato - slide alla mano - il lavoro svolto per concretizzare i fondi per la viabilità, che la precedente maggioranza aveva solo annunciato. Nuovi interventi sono previsti per le infrastrutture e per il trasporto pubblico locale".

Paolucci (Pd): "Giunta ferma: faccio fatica a parlare del bilancio di 180 giorni di governo"

Negativo il giudizio sull'azione dell'esecutito regionale del gruppo consiliare PD che, stamane, ha tenuto una conferenza stampa.

Al tavolo, il segretario regionale Michele Fina e i consiglieri regionali Dino Pepe e Silvio Paolucci. In particolare, il capogruppo dei democratici Paolucci ha parlato di una "giunta ferma, e lo dico sinceramente: faccio fatica a parlare di bilancio di 180 giorni del governo regionale perché noi riteniamo che in questi sei mesi l'argomento di discussione sia stato solo quello relativo alle nomine, a partire dalla Sanità aumentando il compenso base dei direttori di 40mila euro".

Per la prima volta dopo oltre dieci anni, ha aggiunto Paolucci, "la Regione è senza uno strumento di programmazione per la Sanità e questo preoccupa, considerando anche che c'è uno stallo totale su fronte delle assunzioni. I 1157 annunciati per tre anni - ha spiegato l'ex assessore regionale - sono ricambio per pensioni o aggiuntivi? Quanti poi effettivamente entreranno?".

Sui Trasporti, invece, "abbiamo avuto tagli per 3 milioni di chilometri, con concorsi bloccati e 300 bus in fermo tecnico. Ricordo che la società Cerella rischia il default, e che è a rischio soprattutto l'affidamento in house a Tua. Senza considerare il rischio sanzioni per il mancato espletamento delle gare per servizi di trasporto non svolti dall'azienda unica del trasporto regionale".

Di positivo c'è che sulle risorse del Masterplan tanto criticate al tempo, "rispetto a noi che avevamo concesso anticipazioni del 10% loro lo hanno fatto al 50% favorendo gli interventi. Va però detto che avviene perché, al contrario di quando arrivai io nel 2014 all'assessorato al Bilancio e dovetti chiedere un anticipo di 140 milioni di euro, ne ho lasciati 480 in cassa frutto del lavoro fatto. Vorremmo sapere pero quali sono le risorse aggiuntive, e non quelle del Masterplan, che hanno portato all'Abruzzo", ha concluso Paolucci.

Marcozzi (M5S): "Da prima gli abruzzesi a prima le poltrone in 6 mesi"

"I grandi risultati portati a casa dalla Giunta Marsilio si possono riassumere in quei provvedimenti che raccontano più cose di mille conferenze stampa. L'aumento dello stipendio ai dirigenti della Asl, l'aumento dello stipendio al direttore dell'Arit, la surroga pronta anche per il Sottosegretario. Marsilio è arrivato in Abruzzo per spiegarci come sei mesi siano più che sufficienti per passare dallo slogan propagandistico 'Prima gli abruzzesi', alla realtà effettiva che è 'Prima le poltrone'".

Così Sara Marcozzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale. "Il MoVimento 5 Stelle, al contrario del centrodestra, ha ben chiare quali siano le priorità della nostra Regione e continua a portare avanti le proprie battaglie nell'esclusivo interesse dei cittadini. A partire da una sanità che funzioni realmente, con l'urgente assunzione di medici e la riduzione delle liste d'attesa, finora rimaste promesse su carta; passando poi verso un reale sviluppo economico della nostra regione, possibile solo ascoltando le richieste delle aziende e cercando di avere una visione di quello che dovrà essere l'Abruzzo da qui ai prossimi 50 anni, non alla prossima campagna elettorale".

"Abbiamo aspettato fin troppo e finora di fatti concreti non se ne vedono. Marsilio la smetta di rifugiarsi dietro a conferenze stampa fiume e, piuttosto, accetti il confronto in Consiglio Regionale. Se è così convinto di ciò che ha realizzato da quando si è trasferito da Roma in Abruzzo, non c'è motivo per continuare a scappare". 

Ultima modifica il Giovedì, 19 Settembre 2019 19:35

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