"Sono mesi che L'Aquila è sommersa da nuvole di polemiche inutili e dannose su eventi culturali importanti, ma non centrali per la rinascita della città, dalla Perdonanza al Festival degli incontri fino alla Festa della Montagna. Sono manifestazioni costose, che possono essere utili e qualificanti se gestite in modo partecipato e lungimirante, ma diventano inutili e laceranti se gestite con spirito di parte o con intento politico, com'è avvenuto, senza un progetto serio di promozione culturale e turistica della città. E così, trascorsa l'estate fra feste e polemiche, la città si risveglia con gli stessi problemi di prima e senza aver notato alcun beneficio prodotto dalle ingenti somme, oltre un milione e mezzo, spese per le iniziative culturali, che non hanno visto coinvolte le Istituzioni locali né hanno dato un positivo ritorno di immagine".
L'affondo è del consigliere comunale Lelio De Santis (Idv/Cambiare insieme).
"I problemi decisivi per la rinascita piena della città sono noti a tutti e richiederebbero di essere considerati prioritari nell'agenda amministrativa della giunta comunale, che ha occupato molto tempo prezioso nelle sterili e strumentali dispute estive", le parole del consigliere d'opposizione.
In particolare, "la ricostruzione delle scuole e la ricostruzione delle sedi comunali non possono aspettare ancora, la gestione del progetto Case e del suo milionario indebitamento non può essere trascurato, così come rimangono senza risposta alcuni problemi da me sollevati da tempo con apposite interrogazioni, che riguardano gli appalti del Parco urbano di Piazza d'Armi, la bonifica di San Giuliano, lo stop a nuovi Centri commerciali, le proroghe ingiustificate di appalti di servizi che penalizzano il personale. Insomma, ricordo a me prima che al Sindaco che amministrare significa fare e dare risposte ai cittadini, significa ascoltare e condividere soluzioni, significa dare fiducia e prospettiva di futuro ai giovani: onestamente, in questi oltre due anni di Giunta Biondi, non credo che ci siamo riusciti! E'ora di cambiare passo e marcia".