Martedì, 11 Marzo 2014 17:36

Piano industriale CTGS, la commissione rimanda l'approvazione. Dubbi anche dalla maggioranza

di 

E' la prima sbavatura del piano Cialente-Aielli sul Centro Turistico Gran Sasso.

L'Ufficio speciale della ricostruzione diretto da Paolo Aielli ha trasferito, 9 dei 15milioni destinati al Centro turistico del Gran Sasso nelle Casse del Comune, sulla base di un Piano industriale, approvato dalla Giunta, ma che sulla strada del Consiglio si è bloccato oggi in prima commissione.

Il presidente Giustino Masciocco (Sel), l'ha interrotta senza nemmeno annunciarne una nuova convocazione: "Chiederò al Presidente del Consiglio Benedetti - ha concluso tirando le somme dopo una discussione durata più di un'ora - di convocare l'Ufficio di Presidenza. Sarà quell'ufficio a dirmi se fare un altra commissione in cui però venga qualcuno del Ctgs, altrimenti così non si va avanti". Più tardi un nuovo appuntamento è stato aggiornato al 17 marzo.

Alla commissione infatti era stato invitato il Presidente del Ctgs Umberto Beomonte Zobel che però non si è presantato, mentre il Sindaco Massimo Cialente era impegnato in Tribunale.

A pesare sono stati i dubbi che il Business plan ha lasciato ai consiglieri di minoranza e di maggioranza (in particolare Pierluigi Mancini ed il Vice Presidente del Consiglio Ermanno Giorgi entrambi dell'Api) e quindi l'impossibilità di avere davanti chi lo ha scritto, per discutere e chiarire. Lo stesso capogruppo del Pd Maurizio Capri, sul Piano, non è apparso convinto.

Insomma la commissione vuole vederci meglio in quanto alcune previsioni, sul numero dei visitatori previsti e conseguenti ricavi, una volta rimesso in funzione l'arroccamento di Monte Cristo, "non sono argomentabili e presi ancora dal vecchio piano d'area" .

Su tutte però, l'incognita maggiore sollevata, è stata l'indifferenza mostrata finora dalla società facente capo al ministero dello Sviluppo economico Invitalia, mentre il Piano industriale si basa sulla sua entrata. Domani Cialente sarà a Roma e qualcosa su quel fronte potrebbe muoversi. Staremo a vedere.

"Mi vergogno - ha detto nel su intervento Pielruigi Mancini -di inseguire ancora chi per ben due volte, in altrettanti bandi, si è dimostrata disinteressata nonostante fosse chiaro che era l'interlocutore privilegiato".

A Spingersi oltre il Consigliere di Appello per L'Aquila Ettore Di Cesare:" Questo è un Piano impreciso fatto tanto per far vedere che lo si è fatto e permettere allo Stato di stanziare i fondi".
Secondo il Consigliere di Appello il business plan sottenderebbe la stessa logica del Piano di Ricostruzione e del Cronoprogramma "provvedimenti risultati inutili".
Contesto - ha aggiunto inoltre Di Cesare - che ci affidiamo ad Invitalia quando le altre iniziative turistiche che ha intrapreso non sono andate affatto bene. Siamo costretti a farlo perché lo Stato ci da i soldi ma ci commissaria e non vorrei che si facesse rientrare un Comola dalla finestra".

Il Consigliere di Appello per L'Aquila si riferisce all'avvocato genovese Alessandro Comola, uomo di Invitalia messo a capo del Ctgs e rimosso pochi mesi dopo nel dicembre del 2012, per la clamorosa mancata apertura degli impianti a dicembre.
Proprio in quel mese però stava diventando operativo come direttore dell'Uffico speciale della Ricostruzione, Paolo Aielli che dal 2010 a luglio 2012 ha lavorato nel Gruppo Finmeccanica come amministratore delegato dell' Elsag Datamat, Selex Communications e Selex Elsag.

Coi fondi per la ricostruzione, grosse operazioni sul territorio senza di lui non si fanno: è il "piccolo" commissariamento previsto dalla legge Barca per controllare la ricostruzione più direttamente da Roma.

"Chi gestisce i soldi è lo stesso soggetto che li eroga" taglia breve l'ex candidato Sindaco Pierluigi Propersi, architetto e Consigliere di minoranza.

A tutto questo va ad aggiungersi il fatto che del milione e mezzo di debito fuori bilancio deliberato dal Comune per il Ctgs, è stato stanziato solo il 25%, "in attesa del Piano industriale" dicono i dirigenti, "perché non ci sono i soldi" ipotizza qualche consigliere.

"Eppure la delibera parlava di erogare tutti i sodi per la capitalizzazione" contesta Raffaele Daniele dell'Udc, che aggiunge che ad oggi ci sono pendenti 40 creditori ingiuntivi nei confonti del Ctgs".

Una buona notizia per il Gran Sasso sembra arrivare invece dallo sforzo delle associazioni che hanno ufficializzato l'incontro per parlare del loro progetto di rilancio della montagna "Gran Sasso anno zero". Si terrà il prossimo 15 marzo presso l'auditorio del Parco e servirà a "mettere insieme idee e progetti per la valorizzazione delle innumerevoli possibilità di sviluppo che il Gran Sasso offre, in relazione alle attività legate alla montagna, durante l'estate e l'inverno".

I fondi questa volta ci sono e forse, idee concrete e ed energie per realizzarle, questo territorio ne ha.

 

Ultima modifica il Lunedì, 17 Marzo 2014 20:29

Articoli correlati (da tag)

Chiudi